Il Comitato Alluvionati Borgo Bicchia vuole vederci chiaro sull’alluvione di Senigallia
Incontro col sindaco Mangialardi e l'avv. Canafoglia per capire le cause e risolvere problemi futuri
Lo scorso 29 maggio è stata una giornata densa di impegni per il Comitato Alluvionati di Borgo Bicchia con ben due incontri: nel pomeriggio, con il sindaco Maurizio Mangialardi e la sera, con l’avvocato Corrado Canafoglia.
“Noi abitiamo qui, vogliamo continuare ad abitare qui, e soprattutto vogliamo farlo in sicurezza per noi, per i nostri figli ed i nostri nipoti”. Con queste parole Ivano Sbrollini ha aperto l’incontro dei membri del comitato con il sindaco Maurizio Mangialardi. Dopo un riepilogo iniziale degli avvenimenti delle prime ore del 3 maggio scorso dalla prospettiva del primo cittadino, il Comitato ha chiesto di essere informato sulle cause che hanno portato alla rottura dell’argine di Borgo Bicchia, verificatosi in un tratto dritto e quindi piuttosto insolito.
Spinosa la questione della gestione dell’emergenza: il sindaco e tutta l’amministrazione hanno sostenuto e, nel possibile, dimostrato, come abbiano attuato nei loro limiti il Piano di Emergenza per le Aree a Rischio Idrogeologico. Tale Piano si è rivelato dunque, anche se ben strutturato, ricco di criticità e di punti da chiarire e migliorare. Restano da verificare, al contrario, le effettive azioni di monitoraggio a vista che, in situazioni di emergenza, ricadono sull’Autorità Provinciale di Protezione Civile, come descritto nella fase di “Preallarme” del Piano di Emergenza.
Tra i tanti argomenti trattati durante le 3 ore di durata dell’incontro, anche la questione degli sconti sugli elettrodomestici, la problematica dei fossi da ripulire e le questioni legate ad igiene e la sanità con la lettura di un comunicato del dott. Fiorenzuolo dell’ASUR (già ospite del comitato la scorsa settimana).
Il comitato ha espresso il desiderio di interfacciarsi con le istituzioni che si stanno adoperando per la messa in sicurezza del fiume per ricevere aggiornamenti periodici sullo stato dei lavori perché, come spiega Roberto Rossetti, “ciò che è stato fatto al momento è soltanto un rattoppamento”.
La parola è passata poi a Federica Franceschini che ha detto: “Capiamo che sia giusto che il turismo abbia ripreso il via al meglio, ma è necessario sottolineare che l’emergenza non è finita e non finirà finché la gente non riuscirà a tornare a vivere nelle proprie case. Non dimentichiamoci delle persone che non hanno più niente, perché ce ne sono tante”.
Al termine dell’incontro il sindaco ha dichiarato: “Questa disgrazia deve servire per rimettere in fila le cose. Ci stiamo muovendo con la costituzione di un gruppo tecnico per convincere il ministero a orientare delle risorse (anche europee) per una manutenzione adeguata e una riprogettazione dell’alveo del fiume e siamo disponibili ad aiutarvi con incontri periodici con dei tecnici”.
Dopo un piccola pausa è iniziato anche l’incontro con l’avvocato Corrado Canafoglia che, assistito da alcuni colleghi, ha illustrato agli intervenuti la sua volontà di costituire un comitato per accertare cause e responsabilità del triste evento del 3 maggio scorso. L’avvocato ha sottolineato l’apoliticità ed il titolo completamente gratuito dell’iniziativa, che ha già riscosso un gran numero di adesioni a seguito della conferenza stampa avvenuta all’hotel Le Querce mercoledì scorso.
Il suo progetto si concentrerà sulla formazione di un tavolo tecnico con le istituzioni e sulla raccolta del maggior numero possibile di documenti e testimonianze che forniscano abbastanza materiale da poter fare chiarezza sull’accaduto ed arrivare eventualmente ad individuare dei responsabili ed ottenere così un risarcimento per le famiglie.
In sala erano presenti residenti delle varie frazioni di Vallone, Cannella e Borgo Molino e residenti di via Capanna e via Cavalieri di Vittorio Veneto.
Il comitato ringrazia il sindaco Maurizio Mangialardi, l’avvocato Corrado Canafoglia e tutti i partecipanti ad entrambi gli incontri e si augura che da questi nasca una collaborazione che aiuti tutti gli abitanti dei comuni attraversati dal fiume Misa a poter di nuovo dormire sonni tranquilli.
da Comitato Alluvionati di Borgo Bicchia
suddita-610- non doma.
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