“Mercantini” Senigallia e il teatro come palestra di vita
Il percoso educativo attraverso la recitazione, per sorridere e riflettere insieme
“Il teatro è l’attiva riflessione dell’uomo su sé stesso“. E’ una definizione di Novalis, che in modo estremamente sintetico e chiaro racchiude il valore educativo del teatro. Riflettere attivamente, in modo concreto e dinamico su sé stessi è la ricetta base per una vita relazionale serena.
L’elemento fondamentale dell’affermazione è l’aggettivo “attiva” che accompagna il sostantivo “riflessione”: se la riflessione fosse passiva si andrebbe verso una chiusura a riccio, verso un ripiegamento su sé stessi, premessa di un’esistenza asociale e isolata.
La riflessione attiva invece è paragonabile al moto della medusa che si stringe e raccoglie i tentacoli per poi allungarsi e muoversi liberamente nell’acqua. Per rimanere in quest’immagine, il teatro è il mare in cui chi recita si esprime con tutti i suoi tentacoli, voce, sguardo, corpo e con semplicità va verso il pubblico, si apre con coraggio all’esterno, ricevendo l’applauso e il fischio, accogliendo il silenzio dell’attenzione e il brusio dell’indifferenza, passando dal buio delle quinte alla luce del palco. Il teatro dunque educa in modo sublime, è palestra di vita dove ci si allena all’ascolto, al dialogo, a misurarsi con la diversità con un solo attrezzo, sé stessi.
La scuola “Mercantini” ha ben compreso tutto ciò e grazie alla dedizione e alla passione di alcune professoresse, Carbini, Ratini, Belligni, Principetti, diversi alunni delle classi prime e terze hanno potuto compiere un percorso teatrale durante l’anno scolastico e realizzare due lavori teatrali: “Una giornata con il mio Don Chisciotte” e “Come Romeo come Giulietta“.
Coraggio, avventura, libertà, sogno, passione, paura, amore, odio: questi i temi su cui i ragazzi hanno riflettuto e lavorato per interpretare due testi classici, ricercando in essi punti di contatto con la loro vita e la loro esperienza. Gli spettacoli sono stati presentati a tutti gli alunni dell’Istituto al teatro “La Fenice“, nell’ambito della rassegna “Terre marine“, martedì 27 maggio.
Un grazie straordinario ai ragazzi e alle insegnanti che al termine di ogni anno scolastico ci regalano una mattina di scuola insolita, che ci fanno pensare, sorridere e piangere, che ci mostrano un modo diverso di stare a scuola, di insegnare e di studiare. Poi, seduti in platea, possiamo scoprire il volto diverso di un compagno o di un alunno… e allora il teatro educa anche se non siamo attori, ma semplici spettatori comodamente seduti nelle poltrone.
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