Intervista al neo Sindaco di Ostra Andrea Storoni
“Vogliamo costruire qualcosa di importante e per farlo mi aspetto un lavoro corale e collettivo”
Primo giorno da Sindaco trascorso per Andrea Storoni che, dopo un appassionate testa a testa con il Primo cittadino uscente Massimo Olivetti, ha sovvertito il pronostico riportando il Centrosinistra al governo del Comune. Il giovane esponente della Lista Vivere Ostra è stato eletto Sindaco di Ostra con il 51,58% delle preferenze, dopo uno scrutinio che ha visto partire in testa il Progetto Ostra di Massimo Olivetti, che è stato man mano avvicinato e poi superato dall‘outsider.
Questa l’intervista di Storoni, rilasciata a SenigalliaNotizie.it a meno di 24 ore dalla vittoria.
… Primo giorno da Sindaco di Ostra: vi aspettavate questa vittoria ?
Sapevamo che sicuramente non partivamo da favoriti e che la strada sarebbe stata in salita per diverse motivazioni. In primis, la diffidenza verso un gruppo anagraficamente giovane. Già dai primi incontri avevamo avuto una buona adesione in termini di partecipanti, segno che c’era quanto meno curiosità intorno al nostro progetto; abbiamo iniziato a capire che avevamo concrete possibilità dopo il ‘secondo giro’ di incontri dove l’affluenza dei partecipanti è continuata a crescere a dimostrazione che stavamo proponendo qualcosa che poteva essere valido.
Che significato attribuite a questo successo?
Una vittoria significativa che è figlia anche del particolare ‘momento storico’ che stiamo attraversando. La ‘svolta giovane’ è sicuramente il primo segno ed il più evidente ma sarebbe superficiale fermarsi a questo. Le capacità e soprattutto la volontà di fare non sono per forza contigue all’età: ad avere fatto la differenza credo sia stata la nostra presenza sul territorio; tanti ragazzi che hanno preso parte a questo progetto rappresentano associazioni e realtà profondamente radicate nel territorio. Questo ci ha permesso di pianificare un ‘progetto collettivo’ dove non solo chi faceva parte della lista ha potuto dare il suo contributo in termini di idee, proposte e sforzi.
Allargando il discorso alle elezioni Europee o anche al trend generale delle amministrative che ha visto intraprendere una svolta pro Renzi, quale idea si è fatto riguardo queste elezioni?
Sicuramente un risultato che rispecchia questo particolare momento storico, sociale e politico anche se ho visto una certa discontinuità tra il nostro risultato e quello nazionale: seguendo fin dall’inizio lo spoglio e le proiezioni delle Europee ho visto risultati che credo non abbiano rispecchiato a pieno l’andamento di tutte le amministrative. D’altronde è difficile fare un raffronto: in una realtà come la nostra, spesso, quando si vota non sempre lo si fa in base alla propria fede politica. La scelta della ‘persona’ gioca un ruolo importante.
Quali sono le priorità nella vostra agenda politica ora e da cosa volete distaccarvi rispetto alla vecchia amministrazione?
Innanzitutto proseguire con la filosofia della collaborazione e della condivisione: ‘ascoltare’, è stata questa una delle chiavi di volta della nostra campagna; chiedere quali sono le esigenze quotidiane, cercare insieme delle soluzioni e delle strade percorribili. Ad esempio dall’esperienza dell’alluvione ci sono arrivati diversi suggerimenti, valutazioni e considerazioni che saranno i punti di partenza per creare delle strategie preventive. Vogliamo costruire qualcosa di importante e per farlo mi aspetto un lavoro corale e collettivo dove dovranno dare il loro apporto tutti. Ora, tra le impellenze più immediate c’è l’approvazione di bilancio… le cose da fare sicuramente non mancheranno.
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