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Alluvione: il sindaco di Senigallia scrive al Presidente del Consiglio

Mangialardi a Renzi: "ora tocca a voi". Le proposte dell'amministrazione

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Renzi abbraccia Mangialardi dopo l'alluvione del 3 maggio 2014

Il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi sull’alluvione che lo scorso 3 maggio ha colpito Senigallia, causando tre morti e danni ingenti per buona parte della popolazione.


Mangialardi ricorda che “l’alluvione è stata per tutta la città, sia quella colpita che quella che si è salvata, un dolore fortissimo ed una sofferenza acuta“, ma sottolinea però che “Senigallia si è rimboccata le maniche, e senza piangersi addosso ha dimostrato grande capacità di reazione“.

Ora però, tocca a voi – precisa il sindaco – . Al governo nazionale chiediamo pertanto di tradurre la vicinanza dimostrata in questi terribili giorni in provvedimenti concreti“: alcune proposte dell’amministrazione sono indicate nella lettera, dove sono elencati pure i numeri delle richieste di risarcimento e dei danni.

 

LA LETTERA DI MANGIALARDI A RENZI
Senigallia, 16 maggio 2014

“Lo scorso 3 maggio la città di Senigallia è stata colpita da un fenomeno alluvionale imprevedibile e di eccezionale portata per concentrazione ed intensità, nel quale hanno perso la vita tre persone.
Lei stesso si è potuto rendere direttamente conto della dimensione del fenomeno e della sofferenza delle persone, essendo venuto a Senigallia il giorno successivo alla tragedia. E’ stata una presenza importante per noi attraverso la quale abbiamo percepito chiaramente la solidarietà e l’attenzione Sua e dell’esecutivo da Lei presieduto.Abbiamo sentito la stessa vicinanza da parte del governo nazionale nei riguardi della nostra comunità locale ferita anche nei giorni successivi, grazie alla presenza nei luoghi colpiti dall’alluvione dei ministri Galletti, Martina e Lorenzin.

Proprio oggi abbiamo terminato la raccolta delle segnalazioni dei danni subiti da parte dei cittadini e delle attività produttive, acquisendo la documentazione che rappresenta il presupposto per la richiesta formulata dalla Regione  della dichiarazione dello stato d’emergenza per Senigallia.
Il quadro della ricognizione dei danni, stimati con grande serietà e senso di responsabilità dai cittadini, testimonia in maniera eloquente la violenza e l’estensione del fenomeno calamitoso che si è abbattuto su Senigallia.
Tuttavia nessun numero, nessun prospetto potranno mai rappresentare anche solo una piccola parte del dolore collettivo patito, nessuna cifra potrà restituire ai propri cari le vittime o raccontare l’angoscia ed il senso di smarrimento di migliaia di persone alle quali l’acqua del fiume ha portato via, assieme alle case  e alle auto, gli  oggetti legati agli affetti più cari,  i ricordi le e le certezze conquistate lungo l’arco di un’intera esistenza. Gran parte delle nostre aziende produttive e delle nostre strutture ricettive e commerciali sono state messe in ginocchio.
L’alluvione è stata per tutta la città, sia quella colpita che quella che si è salvata, un dolore fortissimo ed una sofferenza acuta.
Eppure, come spesso accade alla nostra gente nei momenti più duri e difficili, Senigallia tutta insieme ha saputo dimostrare una volta di più una capacità di reazione eccezionale.

Il Comune ha coordinato le azioni di soccorso e di risistemazione dei luoghi con una programmazione che ha affidato a ciascun soggetto coinvolto nelle operazioni di aiuto una chiara delimitazione del proprio ambito d’intervento.
Tutti insieme ci siamo rimboccati le maniche e ci siamo messi al lavoro 24 ore su 24 senza mai piangerci addosso. Istituzioni, cittadini danneggiati, volontari (i meravigliosi giovani “angeli del fango”) hanno saputo condurre le operazioni di soccorso alle persone colpite con straordinaria efficacia.
Il risultato è stato raggiunto in tempi eccezionalmente brevi: oggi infatti, a meno di due settimane dall’alluvione, la sistemazione delle vie, la rimozione dei rifiuti e la pulizia delle strade sono giunte a compimento.
Il modo con il quale  tutti insieme, pubblico e privato, abbiamo affrontato questi lavori di coordinamento dei soccorsi e ripristino dei luoghi dimostra come sia possibile in Italia affrontare l’emergenza con efficacia, impegno, coesione e senso di responsabilità.
La nostra parte l’abbiamo svolta fino in fondo.

Ricordo le belle parole da Lei pronunciate nella nostra sala consiliare, il giorno dopo l’alluvione. “Conoscendo la laboriosità e la forza della gente di Senigallia- ci ha detto- sono certo che la città sarà in grado di riprendersi e di tornare alla normalità già a partire dall’inizio della stagione turistica”.
Ecco, è proprio questo ciò che vorremmo fare: ristorare i danni patiti dalle famiglie e dalle attività produttive ed accogliere nel migliore dei modi i nostri affezionati turisti.
Abbiamo creato le condizioni per raggiungere questi obiettivi, ma a questo punto tutto dipende da voi.
Al governo nazionale chiediamo pertanto di tradurre la vicinanza dimostrata in questi terribili giorni in provvedimenti concreti: dichiarazione dello stato d’emergenza relativa all’alluvione di Senigallia, stanziamento di risorse economiche adeguate per il risarcimento dei danni subiti dal patrimonio pubblico, esecuzione delle opere di contrasto al dissesto idrogeologico nel nostro territorio, risarcimento per i danni subiti dai cittadini,  da una struttura sanitaria molto importante “Villa Silvia” e dalle attività produttive (immobili, macchinari e scorte), agevolazioni fiscali per i cittadini colpiti, misure per il rilancio del nostro turismo.

Allegata a questa lettera troverà una scheda con tutti i temi e le misure concrete da noi proposte per sostenere Senigallia.
Analoga richiesta, per le attribuzioni di Sua competenza, abbiamo formulato nei confronti della Regione Marche, nella consapevolezza che solo uno sforzo coordinato e congiunto delle Istituzioni sovraordinate potrà consentire  una vera ripresa.
Ci aiuti Signor Presidente, perché Senigallia non merita di essere lasciata sola.

Dimostri questo governo che l’Italia può gestire al meglio le emergenze e può essere più forte dei rischi di lentezze o opacità che si annidano in situazioni come queste e che hanno caratterizzato alcune esperienza passate.
La aspettiamo ancora a Senigallia signor Presidente, e sono certo che questa volta sarà non per rendersi conto delle  ferite del nostro territorio, ma piuttosto per goderne appieno delle bellezze e per condividere con la nostra splendida gente la gioia per una serenità ritrovata”.

Maurizio Mangialardi

DOCUMENTO CONTENENTE PROPOSTE DI MISURE CONCRETE DA ADOTTARE DA PARTE DEL GOVERNO A SOSTEGNO DELLA POPOLAZIONE E DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE E AGRICOLE DI SENIGALLIA E DEL SUO TERRITORIO

Ricognizione dei danni:

Domande di riconoscimento danni subiti                          5.000

Importo totale richiesto                                       180 milioni (suddivisi come segue)

–    134 milioni privati cittadini
–    46 milioni attività produttive

Interventi per mitigazione situazioni di rischio                  3,625 milioni

Interventi stimati per ripristino patrimonio pubblico          8,325 milioni

Residenti coinvolti                                                                  7727

Abitazioni colpite                                                                     9707

•    Si richiede che la delibera del consiglio dei Ministri con cui, ai sensi dell’art. 5, c. 1, della L. 225/1992, viene dichiarato lo stato di emergenza e sono individuate le risorse finanziarie destinate ai primi interventi di emergenza, sia adottata il prima possibile. Questo comune e gli altri organismi coinvolti, stanno a tal fine adempiendo, con la massima celerità possibile, a quanto di propria competenza (rapporto di evento e prima quantificazione dei danni subiti).

•    Si richiede l’innalzamento del  limite per la concessione delle anticipazioni di cassa da parte del tesoriere. Tale limite è fissato attualmente dal Tuel nella misura di 3/12 delle entrate accertate ai primi 3 titoli di entrata nel penultimo esercizio. Per il Comune di Senigallia si tratta di una somma pari a circa 12 milioni che non sarà sufficiente per fronteggiare le carenze di liquidità conseguenti alle spese urgenti necessarie per fronteggiare l’emergenza.

•    Si richiede che venga adottato un atto avente forza di legge con cui vengano differiti i termini per i versamenti tributari limitatamente alle zone del territorio colpite dall’alluvione.

•    Le norme di finanza pubblica (Patto di stabilità) prevedono l’esclusione dal saldo di competenza mista delle sole spese finanziate con risorse statali, anche se trasferite per il tramite delle regioni. Invece le spese per gli interventi realizzati direttamente dai comuni (con risorse proprie o a valere su donazioni di terzi), in relazione ad eventi calamitosi in seguito ai quali è stato deliberato lo stato di emergenza possono essere escluse dal saldo finanziario rilevante ai fini della verifica del rispetto del Patto tramite legge. Si chiede pertanto che venga varato un apposito provvedimento normativo o che venga inserito in un provvedimento già in itinere l’ esclusione dal saldo di competenza mista delle spese che questo comune sosterrà con proprie risorse di bilancio o grazie a donazioni di terzi.

•    Detrazione fiscale per interventi edilizi ed acquisti di mobili e grandi elettrodomestici interessanti gli immobili colpiti dagli eventi calamitosi iniziati il 02 maggio 2014.

A seguito dell’alluvione iniziata il 02 maggio 2014 si sono riscontrati danni a numerosissimi immobili adibiti a civile abitazione o ad attività produttiva, le cui opere di ripristino sono riconducibili per gran parte alla categoria d’intervento dell’ordinaria manutenzione che nel regime ordinario non fruisce dell’agevolazione fiscale (detrazioni Irpef) disciplinata dal D.P.R. 917/86.

Come si legge ne “L’Agenzia Informa  – Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali – agg.to febbraio 2014”, recenti disposizioni normative hanno esteso l’agevolazione fiscale anche “… Omissis… agli interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza”, ed inoltre “… Omissis… Per fruire della detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici è indispensabile che la data di inizio lavori sia anteriore a quella in cui sono sostenute le spese.”.

La suddetta previsione, tuttavia, in questa situazione di emergenza è di difficile applicazione, in quanto lo stato d’emergenza viene dichiarato con delibera del Consiglio dei Ministri che, ad oggi, non è stata ancora emanata e i cittadini e le attività produttive colpiti dalla calamità iniziata il 02.05.2014 hanno bisogno di procedere sia con i lavori di manutenzione ordinaria, sia con l’acquisto dei mobili e dei grandi elettrodomestici. Solo in questo modo i cittadini potranno ritornare a vivere nelle loro abitazioni e le attività produttive potranno riprendere la loro operatività.

È necessario pertanto che l’agevolazione fiscale (detrazione IRPEF) prevista per gli interventi di manutenzione ordinaria e per gli acquisti di mobili e grandi elettrodomestici possa essere riconosciuta anche per le spese che a tale titolo sono e saranno sostenute dai cittadini e dalle attività produttive prima della dichiarazione dello stato d’emergenza da parte del Consiglio dei Ministri. Non solo; è necessario che la suddetta detrazione IRPEF possa essere riconosciuta anche per gli acquisti di mobili e grandi elettrodomestici effettuati prima della comunicazione della data di inizio dei lavori.

•    Patto regionale verticale incentivato – anno 2014.
L’art. 1, commi da 122 a 126 della Legge 24 dicembre 2012, n. 228, così come modificato dall’art. 1 bis, c. 1, lettera a) del D.L. n. 35 del 2013 e dalla legge di stabilità 2014, disciplina il patto regionale verticale incentivato, il quale consente alle regioni a statuto ordinario di cedere spazi finanziari a favore degli enti locali per favorire il pagamento di obbligazioni di parte capitale. La scadenza per l’invio del riparto da parte delle regioni al Ministero dell’Economia e delle finanze è da quest’anno anticipata al 15 marzo.
A seguito della suddetta previsione, con deliberazione n. 299 del 11.03.2014, la Giunta regionale ha assegnato gli spazi finanziari ai comuni marchigiani mettendo a disposizione per questi ultimi euro 28.125.042,30 di spazi finanziari totali (al Comune di Senigallia sono stati assegnati euro 219.528,56).
Si chiede, pertanto, che possano essere riaperti i termini per la verticalizzazione del patto di stabilità, così da permettere alla Regione Marche di rivedere, alla luce degli ingenti danni provocati dalla calamità naturale nel territorio senigalliese, l’assegnazione stabilita con la predetta deliberazione, ovvero di prevedere ulteriore capacità di spesa da ripartire tra i comuni marchigiani colpiti dall’alluvione.

•    Ammortizzatori sociali
In relazione agli ammortizzatori sociali in deroga è sicuramente apprezzabile il fatto che, con l’avviso del 08 maggio u.s.  sia stata estesa “alle imprese operanti nelle aree produttive ubicate nei territori colpiti dall’alluvione  la possibilità di ricorrere allo strumento della CIG  in deroga con possibilità di  sospendere i lavoratori fino al 30 giugno 2014, applicando le disposizioni contenute nell’intesa istituzionale del 31 marzo 2014”. Rispetto a ciò resta forte la preoccupazione per i tempi di erogazione della prestazione che ci risulta siano molto lunghi anche a causa del fatto che non si è ancora conclusa l’erogazione del trattamento per le pratiche di sospensione EBAM-INPS relative all’anno 2013 che comporta il blocco delle autorizzazioni per l’anno 2014. Rivolgiamo quindi un appello al Ministero per risolvere le questioni aperte e garantire la disponibilità di risorse, minime, per le pratiche di sospensione e per consentire rapidamente il finanziamento e le conseguenti autorizzazioni al pagamento delle prestazioni dell’anno 2014 e in particolare, magari attraverso la creazione di un canale preferenziale, quelle delle nostre imprese colpite dall’evento calamitoso.

•    Ambiente
– Si propone l’adozione di un atto che disponga l’accellerazione dei tempi e la semplificazione delle procedure amministrative per interventi di contrasto del dissesto idrogeologico nel territorio alluvionato, allo scopo di utilizzare in tal modo in maniera efficace e tempestiva le risorse;
– Si propone l’adozione di un atto da parte del governo per incrementare le risorse statali allo scopo di finanziare gli interventi previsti nell’accordo quadro sottoscritto qualche anno fa dalla Regione Marche con il Ministero dell’Ambiente per proteggere il bacino idrografico. Grazie a questo  finanziamento sarà possibile operare con urgenza per la realizzazione delle vasche d’espansione nel fiume Misa, opera indispensabile per mettere in sicurezza il territorio di Senigallia

•    Per quanto riguarda gli agricoltori danneggiati dall’alluvione si richiede di:
– anticipare il pagamento della PAC;
– procedere al pagamento immediato della PAC 2013 a quelle aziende che per     problemi non sono state ancora pagate;
– dare priorità negli aiuti alle aziende ortofrutticole;
– posticipare il pagamento rate mutui e contributi inps;
– fare un accordo con gli agricoltori per pulizia fossi demaniali e fiumi.

Maurizio Mangialardi

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