Senigallia, anche il lungomare è pronto per la stagione estiva dopo l’alluvione
Il sindaco Mangialardi: "Tutti al lavoro per risistemare la città, un grandissimo risultato"
Il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi torna ad accendere i riflettori dei media sullo stato della città dopo l’alluvione del 3 maggio scorso che ha allagato diverse zone anche dell’entroterra.
Dopo aver fatto ‘visita’ alla zona di Borgo Bicchia durante le operazioni di sgombero e pulizia e dopo aver fatto ripulire quella del piano regolatore, sabato 17 maggio è stato evidenziato lo stato del litorale senigalliese, tra poche settimane nuovamente protagonista della stagione turistica regionale e nazionale.
“Ognuno di noi ha fatto la sua parte, cittadini, volontari, forze dell’ordine e istituzioni, in molti casi senza sosta – ha dichiarato Maurizio Mangialardi – e la città ha reagito al meglio di come poteva tanto che in 240 ore la situazione era completamente rivoluzionata. Ripulita la città ma ferita dentro, perché delle tre vittime non ce ne scordiamo“.
Ma il sindaco del comune di Senigallia, accompagnato dai rappresentanti delle associazioni di categoria sia del settore commerciale/artigianale che del turistico, ha voluto anche puntare il dito contro i media nazionali che avrebbero fatto passare solo immagini “negative” della città senza documentare invece la reazione, forte, della città grazie alle tante anime impegnate.
“Non ci piangiamo addosso perché vogliamo ripartire e lo stiamo già facendo – afferma il primo cittadino –, un grandissimo risultato se ci rendiamo conto di quanta acqua è stata riversata sulle nostre case e strade, spazzando via ricordi e affetti e producendo 6000 tonnellate di rifiuti che già sono stati ritirati. Un grandissimo risultato“.
Ora la ripartenza anche in vista della stagione turistica alle porte. Anche negli stabilimenti balneari interessati dall’evento alluvionale del 3 maggio ci si è rimboccati le maniche tanto che con sole due settimane di ritardo sulla ‘tabella di marcia’ in molti stanno piantando gli ombrelloni mentre molti altri lo avevano già effettuato. Discorso a parte per alcuni albergatori e esercizi commerciali più danneggiati dalla piena del fiume Misa che ha spinto l’acqua fino alla fine del lungomare Dante Alighieri. Di alcuni si parla solo di chiusura, non di ripartenza.
Revocata invece l’ordinanza per il divieto di balneazione nelle acque senigalliese che il Comune aveva emesso l’8 maggio: le analisi di laboratorio condotte dall’Arpam hanno infatti dato esito favorevole, permettendo quindi i primi bagni, complice una bella giornata assolata.
“Danni ingenti – affermano alcuni titolari e rappresentanti cittadini – per praticamente tutte le attività ma ora che abbiamo risistemato, siamo pronti a ripartire, senza che la stagione sia compromessa“. “Un segnale della città per la città e per il resto della regione e d’Italia – dichiara Enrico Rimini, albergatore e presidente della V Commissione (turismo) –: la ripresa c’è, mentre son poche le disdette. La situazione d’emergenza è stata risolta“.
“Serve ora che, oltre a tutte le iniziative benefiche, il governo faccia la sua parte riconoscendo lo stato di emergenza e dando concretezza alle parole spese per Senigallia” conclude il sindaco Mangialardi.
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