Il periodo d’oro del basket senigalliese, partito nei primi anni 2000 con l’ascesa della Barzetti (ora Goldengas) dalla serie C2 alla B1, ha visto calcare il parquet del PalaPanzini fior di giocatori, non solo nelle squadre avversarie ma nella stessa formazione biancorossa.

Tra questi, l’indimenticato Andrea Cinciarini, playmaker pesarese di 28 anni, figlio e fratello d’arte (il padre Franco allenò a Senigallia negli anni ’90), che proprio nella Goldengas nel 2005-06 giocò – diciannovenne – il primo vero campionato da protagonista nella terza serie nazionale.

Il giocatore nativo di Cattolica al PalaPanzini lasciò il segno, contribuendo a una salvezza memorabile prima di giocare a Pistoia, Montegranaro, Pavia e Cantù.

Ma è nelle ultime due stagioni a Reggio Emilia che il play ha definitivamente completato la sua maturazione, giocando da protagonista i campionati europei 2013 con la nazionale italiana e aggiudicandosi ora – la notizia è di queste ore – il premio come miglior cestista italiano della serie A, assegnato dai giornalisti della Gazzetta dello Sport.

Con 12.5 punti di media, il primo posto nella classifica degli assist, e un rendimento molto continuo, ha battuto elementi del calibro di Daniel Hackett.

Poche settimane fa Cinciarini era stato votato anche come miglior giocatore dell’EuroChallenge, la coppa europea vinta proprio dalla sua attuale società, Reggio Emilia.