L’alluvione a Senigallia vista dai Vigili del Fuoco: oltre mille interventi – VIDEO
Il comandante provinciale Manzella: "Profusi oltre a quanto richiesto, un ringraziamento speciale"
381 uomini dei Vigili del fuoco provenienti dalle Marche e da altre sei regioni italiane, che hanno operato con un centinaio di mezzi per effettuare più di mille interventi e salvare letteralmente la vita a decine e decine di persone in tutta Senigallia, in condizioni di pericolo in primis anche per gli operatori stessi e con una sede allagata da un metro e mezzo d’acqua.
E’ questa l’estrema sintesi dell’alluvione, che ha colpito il senigalliese e i dintorni, vista con gli occhi degli uomini del 115. Ed è questa la loro versione dell’evento, come hanno tenuto a ribadire nel corso di una conferenza stampa, presso lo stesso distaccamento senigalliese sulla s.p. Arceviese completamente risistemato e ripulito a pochi giorni dagli allagamenti.
“In dieci giorni la città è ritornata in piedi” ha esordito il comandante provinciale dei VVFF Claudio Manzella “e così anche il distaccamento senigalliese nonostante il continuo operare. Il nostro è stato un supporto alla popolazione iniziato già con gli eventi di Osimo e Chiaravalle, ma mentre lì la situazione andava migliorando già dall’alba, nel senigalliese succedeva il contrario e così gli uomini sono stati dirottati verso la valmisa prima e verso la costa poi“.
Una serie di interventi che ha permesso di salvare letteralmente dall’affogamento diverse persone: emblematico il salvataggio, raccontato dal sommozzatore Giuseppe Marinelli, effettuato lungo l’Arceviese, dove una donna era rimasta intrappolata in un locale interrato in cui la pressione dell’acqua impediva l’apertura delle porte.
“Stavamo effettuando il soccorso porta a porta – racconta il sommozzatore dei Vigili del fuoco – quando ci hanno indirizzato verso un civico dove una signora era rimasta intrappolata. Presa dal panico, la figlia non ci aveva indicato alcuna finestra per cui per prima cosa è stata tentato lo sfondamento di un muro per poter far defluire l’acqua che teneva la porta sotto pressione. Dopo aver capito che c’era un’altra strada, siamo riusciti a tagliare una grata e a salvare la donna che, nonostante fosse salita su un mobile, aveva l’acqua già allo sterno. Un altro po’ e sarebbe morta“.
Uomini e mezzi dei Vigili del Fuoco sono stati impegnati dalle prime ore del mattino nel soccorso alle persone: “centinaia di richieste di intervento contemporaneamente – ha dichiarato il dirigente in servizio Gabriele Fantini, che ha coordinato i soccorsi – : quando la situazione è andata peggiorando, la vita delle persone è diventata la priorità rispetto a tutti quegli interventi che riguardavano le cantine e i seminterrati“.
Grazie all’impegno di unità provenienti da Marche, Emilia Romagna, Umbria, Toscana, Abruzzo, Lazio e Veneto, e al raddoppio di personale (tra turno smontante e quello montante) si è riusciti a garantire interventi rapidi ed efficaci, nonostante il black out comunicativo, a 6700 persone su 7700 residenti delle zone interessate dall’evento.
“E’ stato difficile – ha continuato il caposquadra dei sommozzatori Gatti – persino decidere chi soccorrere per primo tante erano le situazioni gravi che avevamo davanti agli occhi“.
“Il personale ha dato più di quanto richiesto – ha dichiarato il comandante Manzella – a loro voglio esprimere un ringraziamento speciale sia per la professionalità, sia per l’impegno profuso, perché sono stati decisivi nel salvare vite umane oltre che nel prestare soccorso di tutti i generi alla popolazione“.
Allegati
Scarica e guarda il report dei Vigili del Fuoco (pdf – 2,53 MB)
Guarda il VIDEO dei Vigili del Fuoco
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