La grave situazione per le imprese colpite dall’alluvione a Senigallia e dintorni
Il GIO chiede una commissione d'inchiesta sui ritardi nei soccorsi e sui mancati avvisi
L’alluvione della scorsa settimana (3 maggio 2014, ndr) che ha colpito una parte del territorio delle Valli del Misa e Nevola sta mettendo in evidenza che saranno ancora una volta gli imprenditori a subire il danno economico: oltre alle perdite, infatti, il danno inciderà sui costi nel lungo periodo.
Inoltre, alcune aziende, già in difficoltà per la crisi economica, saranno costrette alla chiusura.
Oltre alla città di Senigallia l’alluvione ha colpito anche molte aziende nei Comuni di Trecastelli, Ostra, Ostra Vetere, in particolare la Zona di Casine di Ostra e le aziende della ZIPA.
Di fronte alla gravità della situazione, come GIO (Associazione Imprenditori Valli Misa e Nevola) chiediamo alla magistratura che venga istituita una commissione di inchiesta formata da esperti provenienti da fuori Regione. Una “commissione di esperti” che, oltre ad individuare eventuali responsabilità delle istituzioni e degli altri organi preposti alla salvaguardia del territorio e dei cittadini, sarà utile anche per chi dovrà progettare il riassetto del territorio e suggerire eventuali interventi urgenti a difesa delle zone abitate e delle aree produttive.
Nel caso specifico se avessero avvisato in anticipo la popolazione, almeno nella zona da Borgo Bicchia a Senigallia, i danni sarebbero stati molto inferiori in quanto il pericolo era evidente fin dalle prime ore del mattino, da quanto stava accadendo lungo le vallate dell’entroterra.
Per quanto riguarda i soccorsi, sono in molti a puntare il dito sulla protezione civile in ritardo nei soccorsi e quasi assente nelle campagne e nei paesi dell’entroterra.
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