Dopo un week-end di duro lavoro, prende forma la ripartenza di Senigallia
L'impegno di oltre mille volontari decisivo per sgomberare le aree alluvionate - FOTO
Sono stati due giorni decisivi, così come sottolineati dal gruppo SOS Emergenza Alluvione Senigallia e dall’Amministrazione Comunale, quelli di sabato 10 e domenica 11 maggio per Senigallia e per le operazioni di pulizia nelle zone della città colpite dall’alluvione del 3 maggio.
Lo sono stati perchè, sebbene durante la settimana successiva all’inondazione si sia subito attivata la macchina dei soccorsi e della solidarietà, nel fine settimana questa eco si è ancora di più amplificata nel fine settimana, con centinaia di volontari che sono arrivati a Senigallia ancora più numerosi dei giorni precedenti.
Il risultato sono vie più pulite, quelle della zona del Piano Regolatore, attorno alla Chiesa del Portone, da via Baroccio alle Saline, ma anche dei borghi Molino e Bicchia. Strade più sgombre da fango, rifiuti e detriti. Tutto grazie all’opera davvero grande di oltre 1.000 volontari, coordinati dalla Caritas, ma anche organizzati in gruppi spontanei di aiuti agli alluvionati.
Volontari che si sono affiancati alla Protezione Civile, ai mezzi pesanti messi a disposizione da Società Autostrade, da aziende del territorio e da privati, per un risultato che ci fa essere fieri delle persone che vivono nella nostra Senigallia, nei territori vicini e anche in quelli più lontani, perchè sappiamo di gruppi giunti da tutte le Marche e da tutta Italia.
Non siamo certo nella condizione di pensare che l’emergenza sia finita, perchè ci sono ancora 58 sfollati che devono tornare nelle loro abitazioni, oltre 2.600 case che hanno subìto danni, a cui vanno sommate tutti i veicoli da buttare. Ci sono le imprese del territorio che devono ripartire e in molti casi affrontare una stagione estiva più che alle porte. C’è il Governo che deve riconoscere a Senigallia e alle Marche lo stato di emergenza per destinare fondi agli alluvionati, una misura che sarà essenziale per il territorio.
C’è tanto da fare, ma le premesse che si sono manifestate ci fanno pensare che Senigallia ce la farà eccome!
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