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Alluvione Senigallia, la Regione chiede lo stato di emergenza

Spacca: "Lo scenario è quello di una situazione fronteggiabile solo con mezzi e poteri straordinari"

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Senigallia sott'acqua per l'alluvione del 3 maggio 2014

Il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca nella mattinata di lunedì 5 maggio ha inviato al presidente del Consiglio Matteo Renzi la richiesta ufficiale dello stato di emergenza, in relazione ai danni provocati dall’eccezionale ondata di maltempo del2 maggio nelle Marche.

Di seguito il testo integrale della lettera:
Facendo seguito alle comunicazioni inoltrate dalla sala operativa regionale a sala Italia e come ampiamente constatato nella visita effettuata ieri (domenica 4 maggio, n.d.r.), il territorio marchigiano dal 2 maggio è interessato da una straordinaria condizione di maltempo (precipitazioni intensissime e localizzate, mareggiate e vento) che ha provocato esondazioni in parecchi corsi d’acqua, allagamenti in aree urbane ed extraurbane, franosità, interruzioni stradali e ferroviarie soprattutto nella porzione collinare e costiera del territorio. La zona maggiormente colpita è stata quella di Senigallia e delle località limitrofe, con interruzione nella erogazione dei servizi elettrici e telefonici e vasti allagamenti del territorio urbano, che tra l’altro hanno interessato anche la sede del locale distaccamento dei Vigili del Fuoco.

Nel resto della regionecontinua Gian Mario Spacca – una particolare attenzione va rivolta ad un movimento franoso nel Comune di Arquata del Tronto che ha interrotto la strada statale Salaria che collega il sud delle Marche con il Lazio. Le precipitazioni intensissime e localizzate dei giorni scorsi, le mareggiate e il forte vento hanno provocato esondazioni in parecchi corsi d’acqua, allagamenti in aree urbane ed extraurbane e interruzioni stradali e ferroviarie soprattutto sulla costa e nelle zone collinari. Molte sono le attività produttive fortemente danneggiate. Le Province, i Comuni, l’Anas, le Ferrovie dello Stato, l’Enel e le varie società che gestiscono l’erogazione dei servizi pubblici stanno impiegando tutto il proprio personale e le risorse a disposizione per ripristinare nel minor tempo possibile condizioni minimali di funzionalità territoriale anche in vista della imminente stagione turistica estiva, ma un quadro articolato del danneggiamento complessivo potrà essere effettuato solo nei prossimi giorni ad emergenza consolidata. Lo scenario che si è ormai definito è sicuramente quello di una situazione fronteggiabile solo con mezzi e poteri straordinari e pertanto chiedo la dichiarazione dello stato di emergenza ai sensi dell’art.5 della Legge 225 del 1992″.

“Faccio riserva – conclude il presidente della Regione –  non appena possibile, di inviare il rapporto di evento e tutta la documentazione necessaria, come stabilito dalla specifica direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 ottobre 2012, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 5 febbraio 2013. Colgo l’occasione per porgere un particolare ringraziamento per la costante collaborazione fornita in questi giorni dalla Protezione civile nazionale e dalla Protezione civile regionale“.

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