Senigallia, 4 maggio: il ‘day after’ l’alluvione – FOTO
Strade e case sommerse da fango e detriti: impossibile quantificare i danni
Fango, detriti, locali allagati e danni inquantificabili. Così si è presenta Senigallia oggi 4 maggio, il giorno dopo alluvione che l’ha colpita. La città ha subito danni a macchia di leopardo: le zone che risultano più colpite sono quelle adiacenti alla Chiesa del Portone, le vie limitrofe a Piazza Diaz, via Rosmini e via Mercantini. Ovunque si vedono cataste di detriti, mobili e oggetti personali accatastati fuori dalle case.
Foto Lorenzo Ceccarelli
Le vie parallele a Piazza Diaz alle 11.00 della giornata odierna si presentavano ancora ricoperte d’acqua. I mezzi della protezione civile, della forestale cercano con idrovore e pompe di liberare le case ancora allagate. Ovunque gruppi di persone si stanno organizzano con pale e scope per cercare di salvare il salvabile e liberare le abitazioni dal fango.
Altra zona pesantemente martoriata dall’esondazione del Misa è quella adiacente al Palapanzini: via Rosmini è ancora lastricata di fango e acqua. “Nel giro di 15 minuti abbiamo visto l’acqua arrivare dalla rotatoria dell’autostrada: in pochi minuti ha raggiunto il metro e mezzo al piano terra: siamo scappati dalla finestra per cercare di metterci in salvo.” Questa una delle tantissime testimonianze dei nuclei familiari più colpiti.
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