Stop al mercurio nei denti
Il blogger ByoBlu parla di una problematica poco conosciuta nel nostro paese
La sindrome del cappellaio matto prende il nome da eventi che risalgono all’800: gli operai che lavoravano nelle fabbriche di cappelli impazzivano a causa dell’immersione delle pelli animali in una soluzione di nitrato di mercurio. Dopo il plutonio, infatti, il mercurio è l’elemento chimico più tossico, e a molti di noi è stato impiantato nei denti.
L’Organizzazione mondiale della Sanità ricorda come le otturazioni siano la causa maggiore di assunzione di mercurio nella popolazione. In bocca transitano bibite gassate, acidi alimentari, sali e liquidi alcolici che causano un continuo rilascio in basse dosi di mercurio.
Stop al mercurio nei denti. Anche gli alimenti assunti ad alte temperature causano il rilascio di vapori di mercurio, come dimostra il video più sotto. Alla tossicità del mercurio sono correlati numerosi sintomi, tra cui la depressione, l’emicrania, la perdita di memoria, le gengiviti, l’Alzheimer, il Parkinson, l’autismo, la stanchezza cronica. Per questo motivo alcune nazioni come la Danimarca, la Finlandia e la Svezia da tempo hanno abolito l’uso dell’amalgama.
Il Dr. David Kennedy, dell’Accademia Internazionale di Medicina Orale e Tossicologia già da tempo ha dimostrato che a 37°C le otturazioni emettono un vapore a base di mercurio altamente tossico.
In Italia c’è una scarsa presa di coscienza del problema, innanzitutto perché sono pochi gli odontoiatri che sconsigliano l’amalgama a base di mercurio e, secondariamente, perché lo stesso Ministero della Salute non fa alcun tipo di informazione.
Qui una petizione per dire stop al mercurio dentale:
//firmiamo.it/stopalmercuriodentale
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