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Marche, disoccupazione sopra il 12%. Crescono ancora le richieste di indennità

Il primo trimestre 2014 fa già registrare un +62% di domande per l'aspi

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Se per il lavoro il 2013 è stato un anno drammatico, con una disoccupazione che nelle Marche ha raggiunto il 12,4%, il 2014 è iniziato nel peggiore dei modi.

Nel primo trimestre dell’anno, alle ore di cassa integrazione richieste, prepotentemente salite a 13,9 milioni, equivalenti al mancato lavoro di 28.000 persone a tempo pieno, si sommano i numeri ancora più drammatici di coloro che un lavoro lo hanno già perso.

Da gennaio a marzo 2014 sono già pervenute all’INPS 26.200 richieste di indennità di ASPI (assicurazione sociale per l’impiego che ha sostituito l’indennità di disoccupazione), disoccupazione e mobilità. Si tratta in particolare di 19.500 domande di ASPI e domande residue di indennità di disoccupazione ordinaria, ben 7.400 in più rispetto all’anno scorso (+62,0%). L’incremento ha interessato l’intero territorio marchigiano ed è stato particolarmente significativo nelle zone di Ancona, Fermo, Tolentino, Urbino e Jesi.

A queste si aggiungono oltre 4.900 domande di Mini ASPI (900 nel 2013, ma il dato non è raffrontabile tra le due annualità), la misura che ha parzialmente sostituito l’indennità di disoccupazione a requisiti ridotti.

Ai numeri di coloro che perdono il lavoro a causa di licenziamenti individuali o per la scadenza del termine del contratto, si aggiungono quelli di coloro che sono stati licenziati a seguito di licenziamenti collettivi secondo la Legge 223/91: hanno richiesto l’indennità di mobilità oltre 1.800 lavoratori e lavoratrici, in calo rispetto al 2013 ma comunque superiori al 2012.

Questi numeri descrivono un sistema produttivo in forte difficoltà e massacrato dagli effetti della crisi; numeri che ci parlano della condizione ormai insostenibile per migliaia di lavoratori e lavoratici – dichiara Daniela Barbaresi della Segreteria della CGIL Marche –. Numeri destinati a peggiorare ulteriormente se il Governo non provvede tempestivamente a rifinanziare gli ammortizzatori in deroga; infatti, il mancato o tardivo finanziamento della cassa integrazione in deroga potrebbe determinare un ulteriore aggravamento della disoccupazione che nella nostra regione ha raggiunto livelli record”.

da Cgil Marche

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