Ritrae se stessa e gli altri ad occhi chiusi. Nell’autoritratto tiene in mano, con ironia, ma forse anche con speranza un libro, intitolato “Le fiabe del giorno”. Così agli occhi chiusi riesce ad accompagnare un intenso e sognante sorriso. Nell’itinerario espositivo all’Expo-ex, accuratamente studiato, ad ogni fotografia allega l’esposizione di un oggetto reale.

Sarà perché gli scatti hanno una loro poesia, sarà perché le stampe sono belle ed accurate, ma Silvia Simonetti, classe 1993, all’inaugurazione della mostra, ufficializzata dalla presenza dell’assessore alla cultura, Stefano Schiavoni, ci ha messo veramente poco a conquistare la simpatia dei fotografi senigalliesi, che, sia sul piano della tecnica, sia su quello dei contenuti non sono soliti fare sconti proprio a nessuno.

All’Expo-ex l’atmosfera dell’inaugurazione è pure interessante perché è quella di un approfondito incontro con l’autore. Fotografe e fotografi prima girano la mostra poi parlano con l’autrice. Di seguito si scambiano le impressioni tra loro. Le prime ad annuire con convinzione sono le fotografe Anna Mencaroni , Patrizia Lo Conte e Stefania Ronchini. L’esame dell’altra metà del cielo è passato a pieni voti. Poi arrivano Marco Mandolini, Walter Ferro, Alberto Polonara, Alfonso Napolitano. Anche loro vengono convinti dalla consistenza dell’itinerario espositivo e dalla qualità delle stampe.

Infine Marco Mandolini e AlbertoPolonara si seggono, in piena sintonia con la giovane autrice a commentare immagini e funzionamenti delle macchine fotografiche. Nel depliant di presentazione della mostra, che resterà aperta fino al 28 aprile, c’è uno scritto di Alberto Bortoluzzi.

Silvia Smonetti ha sperimentato sia la tecnica analogica sia quella digitale. Nel 2010 ha conosciuto il fotografo Stefano Topuntoli e ha iniziato a frequentare il corso di comunicazione fotografica all’Istituto Rosa Luxembourg di Milano e si è poi iscritta al liceo artistico. Nel 2011 ha esposto alla Biblioteca civica di Luino.Nel 2012 ha frequentato il workshop diretto da Stefano Perèz Tonella a Varese per l’uso di strumenti digitali nella rielaborazione fotografica.
Nel 2013 ha esposto all’Auditorium di Maccagno e nel 2014 alla Biblioteca comunale di Laveno.