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Centri civici a Senigallia: Curzi, “forma di partecipazione alla cosa pubblica”

Il Consiglio comunale del 16 aprile ha approvato l'istituzione e il regolamento di 10 nuovi centri

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L'Assessore Paola Curzi

Il Consiglio comunale dello scorso 16 aprile ha approvato l’istituzione dei Centri civici ed ha adottato il relativo regolamento.

Si tratta sicuramente di un risultato importante per il territorio, ottenuto seguendo un percorso lungo e impegnativo che ha tenuto conto anche delle mutate condizioni economiche e sociali che sono intervenute da quando la discussione è stata avviata.

L’eliminazione delle Circoscrizioni infatti, avvenuta nell’ottica di una razionalizzazione della spesa pubblica e definita da una legge del 2009, ha evidenziato la necessità di ricostituire comunque quel principio di sussidiarietà deputato alle circoscrizioni quali organismi di decentramento amministrativo ma soprattutto di partecipazione dei cittadini. Un tema – quello della partecipazione – che l’amministrazione ha messo al centro del suo programma sin dal suo insediamento e che ha sviluppato anche attraverso i tanti incontri della “Città di tutti” che si svolgono a cadenza regolare con i residenti dei diversi quartieri.

L’istituzione dei centri civici ha tenuto conto delle profonde trasformazioni intervenute in questi anni nel territorio comunale: crescita urbanistica, aumento della frammentazione sociale, processi migratori nazionali e internazionali, con l’aumento delle situazioni di esclusione e/o di autoesclusione dallo spazio pubblico. Per questo diventa ancora più importante, alla luce dell’eliminazione delle circoscrizioni, l’istituzione di buone pratiche riconducibili alla democrazia partecipativa per garantire un più stretto rapporto tra istituzioni e comunità locale, perché i cittadini possano entrare sempre più nel vivo dei processi decisionali.

Il nuovo regolamento dei Centri civici suddivide la città in aree culturalmente e storicamente vicine con un preciso piano di governo del territorio ed individua così 10 centri civici. L’obiettivo, nel lungo periodo, sarà quello di trasformare il quartiere in un laboratorio urbano sostenibile, ascoltando le necessità di chi lo abita, riflettendo su come affrontare e proporre soluzioni attuabili. I Centri civici si confronteranno dunque su temi che riguardano la propria area urbana, come interventi di riqualificazione e manutenzione, e sullo sviluppo di nuove idee. Inoltre, cittadini e associazioni, possono proporre osservazioni entro 60 giorni dall’approvazione del regolamento stesso cosi che la creazione di questo nuovo modello di partecipazione e gestione della cosa pubblica possa essere più condivisa possibile sin dall’avvio del suo percorso.

I Centri civici – ha sottolineato l’assessore alla partecipazione Paola Curzisaranno i luoghi principe della partecipazione, che avverrà  attraverso  discussioni  sui bisogni del territorio,  coinvolgendo tutti  i soggetti che  vi risiedono affinché possano comunque confrontarsi, conoscersi, trovare punti di accordo e soluzioni condivise. Con questo regolamento vorremmo stimolare i 10 centri civici a partecipare per esempio su temi che riguardano la trasformazione di una piazza, la decorazione di edifici semi-abbandonati, il potenziamento degli orti di quartiere, oltre a sviluppare idee su come prendersi cura collettivamente della piantumazione di marciapiedi e aiuole, attivare lo sportello di consulenze eco, workshop che insegnano come riparare biciclette, rimettere a nuovo mobili, recuperare e riutilizzare quanto si pensava non servisse più, valorizzando anche il baratto come forma di scambio equo, solidale e sostenibile. Ecco, queste potrebbero essere buone pratiche per una migliore gestione del territorio affidata ai cittadini: in fondo la città è di chi la vive e tanto vale provare a viverla al meglio cominciando appunto dai propri vicini“.

Ringrazio la I commissione, – ha concluso l’assessore Curzi –  il Presidente e tutti i commissari che hanno partecipato attivamente in questo lungo iter che ha portato all’approvazione del regolamento. Un ringraziamento speciale va anche agli attuali Presidenti dei centri sociali che con impegno e ammirevole spirito di dedizione hanno saputo tenere unito il territorio di rispettiva competenza nonostante l’eliminazione delle Circoscrizioni“.

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