La Città Futura, Ex Sacelit: “Visione resiliente di rilancio economico e turistico”
"Il Tar ha concesso il via libera ai lavori confermando l’operato dell’Amministrazione per l’interesse pubblico"
La Sentenza del Tar che ha negato la sospensiva, concedendo così il via libera ai lavori di sistemazione dell’area ex-Sacelit, conferma l’operato dell’Amministrazione per l’interesse pubblico della città.
Per la riviera nord vorrà dire, con la legittimità dell’escussione della prima fideiussione, una messa in sicurezza dell’area con l’abbattimento della ciminiera della Sacelit – a seguito d’ordinanza –, riqualificazione dell’area con la realizzazione provvisoria di un parcheggio per 400 posti auto a servizio del centro storico e del lungomare nord, e infine l’apertura del nuovo sottopasso di via Mamiani.
Tutti elementi che in sinergia strategica con il nostro porto turistico, bandiera blu d’Europa per gli approdi turistici, danno enorme valore alla nostra economia e capacità attrattiva alla nostra città. Protagonisti di questa porzione strategica di territorio della città sono inoltre le attività e gli imprenditori turistici-commerciali del lungomare, primi operatori d’accoglienza per il turista e vera propria offerta turistica.
Considerando la legittimità della riscossione anche della seconda polizza fideiussoria, la realizzazione di un’opera pubblica come quella di un ponte di collegamento tra i due moli sarebbe un fatto di rilevante bellezza e utilità per il nostro porto turistico.
Questo quadro conferma la visione vincente dell’Amministrazione nell’operare in maniera resiliente di fronte alla crisi economica degli ultimi anni, ovvero quella capacità politica, sempre più necessaria, dei sistemi urbani moderni di avviare processi di transizione e trasformazione, adattandosi così agli effetti locali del cambiamento sociale e economico della globalizzazione, sviluppando flessibilità di risposta e opportunità di rilancio del sistema e di riqualificazione urbana.
di Stefano Canti
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Ex Sacelit
e non ha dato problemi a nessuno. Non comprendo proprio, il voler eliminare una testimonianza del passato e punto di riferimento per tanti cittadini. Si potevano trovare altri mezzi per valorizzarla a fini turistici ed invece, via tutto. Altro esempio, è stata la vecchia Fenice, e si è costruita sulle sue ceneri, quello sgorbio urbanistico, per non dire "pollaio" dell'attuale. Di questo passo, chissà se i nostri pronipoti si troveranno in un futuro senza la Rocca Roveresca!!!!
Leonardo Maria Conti
Zero investimenti=zero turismo=zero futuro
#riesceasalvarvisololojamboreefinchèdura!
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