“Sell in May and go away” (vendi a Maggio e scappa via), così recita un famoso proverbio che in poche parole analizza quello che è uno dei mesi borsistici più difficili dell’anno. Nel mese di Maggio sono infatti frequenti  periodi negativi per il mercato e le statistiche stesse sembrano confermare il detto popolare.

Ma anche la statistica annuale sembra confermare le previsioni pessimistiche.

Infatti gli ultimi “terremoti” finanziari si sono riscontrati negli anni 2000 (come ricordavamo nell’articolo “Il Nasdaq fa paura torna l’incubo delle dot-com”) e 2007 anni in cui le crisi furono causate da per un inversione di “trend” dopo un prolungato “rally”. Il fatto che ora siano passati altri sette anni e che la situazione finanziaria assomigli molto al 2000 e al 2007 fa pensare.

La cosa incredibile è che in entrambi i casi a precipitare sono stati settori che trascinavano il mercato e che, senza un apparente motivazione sono stati ripudiati dagli investitori che prima tanto li avevano amati.

Da segnalare, negli ultimi giorni la delusione di Google che ha registrato utili inferiori alle attese a causa degli scarsi guadagni ottenuti tramite i ricavi pubblicitari.