“Arriva la Pasqua, Senigallia si apra alla speranza”
Gli auguri del Vescovo Orlandoni: "cooperare tutti per il bene comune"
Non è facile parlare di speranza e augurare una Buona Pasqua nelle difficoltà di un tempo di crisi e di mancanza di orizzonti affidabili come quello che stiamo vivendo.
Eppure c’è un grido di gioia e di stupore che ha percorso le strade di Gerusalemme e non può restare inascoltato: Cristo è risorto! La risurrezione di Gesù è l’unica e fondata ragione per dire ad ogni credente e ad ogni uomo e donna di buona volontà: Coraggio!
Colui che è stato crocifisso è risorto. Ciò significa che l’amore di Dio è più forte del male e della stessa morte, la nostra vita può essere trasformata, le zone di deserto presenti nel vissuto quotidiano possono fiorire.
Il presente e il futuro non ci devono spaventare. Papa Francesco ci ripete che di fronte alle prove della vita non dobbiamo lasciarci rubare la speranza. Piuttosto dobbiamo impegnarci a vivere come “risorti” per essere costruttori e messaggeri di speranza.
La Pasqua è un esodo: è il passaggio dalla morte alla vita, dalle tenebre alla luce, dalla schiavitù del male alla libertà del bene, dall’individualismo egoistico alla solidarietà, dal conflitto alla pace.
E’ un esodo che tutti siamo chiamati a compiere, dentro di noi e insieme agli altri, per un’esistenza serena, piena di senso e feconda.
Anche la nostra città e i paesi del nostro territorio hanno bisogno di aprirsi alla speranza pasquale che giunge dal Cristo Risorto: speranza per ritrovare la fiducia; speranza per cooperare tutti, ciascuno per la propria parte, alla realizzazione del bene comune; speranza per unire le forze e dare lavoro e fiducia particolarmente ai giovani; speranza per vincere la paura e accogliere fraternamente il diverso, l’immigrato, l’emarginato, chiunque si trovi in situazione di disagio e difficoltà.
La speranza fondata sul Risorto è pure un forte sprone alle nostre comunità ecclesiali ad avere coraggio, ad aprirsi sempre più all’amore di Dio e dei fratelli per realizzare, anche alla luce del Sinodo diocesano, una Chiesa che sia veramente “un cuor solo e un’anima sola”, una comunità unita e allo stesso tempo impegnata a portare a tutti, fino alle “periferie geografiche ed esistenziali”, di cui parla Papa Francesco, il messaggio di gioia del Vangelo.
A tutti, cristiani della diocesi e uomini e donne di buona volontà residenti nel nostro territorio, auguro di cuore una Buona Pasqua.
Giuseppe Orlandoni, Vescovo
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