Montignano, pneumatici smaltiti male: scatta la denuncia -FOTO
"Sono ancora in corso ulteriori indagini sull'attività di esportazione"
Nelle settimane scorse il personale del Comando Stazione Forestale di Ancona, coadiuvato da tecnici dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente delle Marche – ARPAM, Servizio Rifiuti e Suolo, e della Provincia di Ancona, Controlli Ambientali, ha denunciato V. A., cinquantenne rappresentante legale, e S. V., settantaduenne consigliere delegato di una ditta di recupero pneumatici fuori uso, entrambi di Pesaro, per l’inosservanza delle prescrizioni contenute o richiamate nell’autorizzazione rilasciata dalla Provincia di Ancona per l’impianto per la “messa in riserva” ed il “recupero” di rifiuti non pericolosi ubicato a Montignano di Senigallia (AN).
Infatti, a seguito di una denuncia, in cui si evidenziava una situazione di degrado nella sede operativa senigalliese dell’impresa di Fano (PU), gli accertatori si sono recati presso la ditta che svolge, in base ad un’autorizzazione dell’aprile 2013, un’attività di gestione di rifiuti speciali non pericolosi (pneumatici fuori uso e paraurti) per la produzione di granuli di plastica e di gomma. Da tale attività di recupero derivano anche materie prime e quantitativi di rifiuti speciali non pericolosi quali ferro, “tela” e “ciabattato”.
Durante tale verifica è emerso che la ditta ha depositato i pneumatici fuori uso in aree non previste nel progetto approvato e allegato all’autorizzazione. Inoltre, diversi quantitativi di “ciabattato” sono stati posizionati al di fuori delle superfici autorizzate, mentre si è riscontrato un ingente stoccaggio di “cippato” e “granulato” nelle adiacenze del capannone, lato Nord – Nord Ovest, e non al suo interno, nelle aree deputate.
Anche il ferro all’interno del deposito, come verificato dalle annotazioni nei registri di carico e scarico e da una stima delle “big bags” presenti, è risultato superiore ai quantitativi previsti nel progetto approvato (43 tonnellate). Infine, nell’area interna del capannone, riservata al deposito della “tela”, la maggior parte degli spazi è risultata occupata dal “granulato” di gomma.
“Sono ancora in corso” ha aggiunto il Comandante Provinciale del Corpo forestale dello Stato di Ancona,”ulteriori indagini sull’attività di esportazione transfrontaliera del ciabattato, per la quale si relazionerà all’Autorità Giudiziaria in caso emergano ipotesi di ulteriori violazioni della normativa di settore“.
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