Sei anni di iniziative in tempo di crisi, sei anni di fiera ad anticipare tutti gli eventi della stagione turistica. Questo il dato principale di “Un Foro per Pasqua“, la manifestazione che Confartigianato promuove per sabato 19, domenica 20 e lunedì 21 aprile al Foro Annonario di Senigallia per animare il centro storico durante il ponte di pasqua e pasquetta.

Una sesta edizione con alcune novità e alcune conferme: per la gran parte degli elementi si tratta appunto di un ritorno (stile “squadra che vince…”), come la tipologia di prodotti tipici, di artigianato artistico e di oggettistica del piccolo commercio. Ma per molte realtà si tratta di una nuova esperienza che vede camminare assieme al Comune e alla Confartigianato tanti volti dell’associazionismo e del volontariato senigalliese e non solo.

Dalle ore 16 di sabato 19 aprile (ma un’anteprima è prevista con un flash-mob venerdì 18 alle 10:30 sotto il palazzo comunale) fino alle 22 e poi dalle 9 alle 22 di domenica 20 e lunedì 21 aprile il Foro Annonario si animerà dunque di bancarelle di vari prodotti da degustare, toccare, indossare.
Ma anche la pescheria diventerà sede di un’esposizione: si, perché torna la seconda edizione di un progetto sperimentale, quel “@ rivestiti di cultura” che trae spunto dal Rinascimento per cercare di stimolare con perfomances, installazioni, lettere e letture artistiche le persone a uscire da una crisi che investe non solo il settore economico, ma anche quello culturale. E tutto questo grazie a Laura Coppa, direttore artistico di Ar[t]cevia, alle associazioni Nelversogiusto, Rione Porto, La Tela, Ancos, Pro Loco, Remel e Sena Nova, al cinema Gabbiano, Alis non tarsis, Circolo di Iniziativa Culturale e alla Consulta del Volontariato.

Insomma una collaborazione tra più enti e realtà, sotto la regia di Confartigianato, che vuole presentare ai turisti del periodo pasquale e ai residenti un0 spaccato di ciò che il territorio ha da offrire: dai prodotti enogastronomici fino al cibo per la mente in un percorso che può risvegliare le sensibilità e dare un senso di “rinascimento moderno”.