Lotta interna al PD Marche: i comitati pro Renzi messi da parte dopo le primarie
Senigallia Adesso lamenta: "Usati come comitati elettorali e poi messi da parte"
Proprio mentre Matteo Renzi e il governo da lui presieduto raggiungono un importante obiettivo, quello di riformare le Province, confermando che il programma presentato solo poche settimana fa è pienamente realizzabile, nonostante le resistenze, anche di una parte del suo partito, nel PD delle Marche si è aperto in questi giorni un accesso dibattito, alla luce dei risultati del recente congresso regionale.
E’ più che evidente, infatti, scorrendo i nomi che compongono la segreteria e degli organi direttivi regionali, che il Partito Democratico marchigiano si pone in direzione nettamente contraria alle istanze di rinnovamento e di cambiamento espresse con decisione dal popolo delle primarie solo qualche mese fa. Dimostrazione eclatante di ciò è la netta marginalizzazione delle associazioni e dei comitati ADESSO che hanno giocato, nei territori, un ruolo fondamentale nel percorso congressuale e che, ora, si trovano messi da parte.
Un segno, questo, che il PD delle Marche non solo rimane sordo ad ogni processo di rinnovamento, ma resta anche impermeabile a tutta quella platea di simpatizzanti che, sulla scia delle idee e della personalità di Matteo Renzi, si sono avvicinate al partito con lo strumento delle primarie ed ora si trovano respinti indietro da coloro che, è evidente, hanno cavalcato il rinnovamento solo con lo scopo di sopravvivere politicamente, salvo poi tornare a occupare i posti chiave, quelli dai quali si prendono le decisioni per il futuro delle nostre città e della nostra regione.
Forse ai “gattopardi” nostrani non è chiaro che non si può usare la platea dei simpatizzanti e il mondo delle associazioni come semplici “comitati elettorali”, “rottamandoli” quando non servono più, salvo, poi, “richiamarli in servizio” alla prossima tornata elettorale.
A loro non è chiara, probabilmente, la necessità di farsi da parte, aprire le porte al futuro, e non attraverso delle semplici operazioni di facciata, volte più all’opportunismo che a reale volontà di confronto ed elaborazione politica.
L’Associazione Senigallia ADESSO! si unisce, dunque, al disagio espresso dagli amici di San Benedetto ADESSO nel denunciare questa deriva conservatrice del PD delle Marche e chiede al neosegretario Francesco Comi, sostenuto con fiducia dalla nostra associazione, di aprire un tavolo di confronto con le associazioni marchigiane al fine di coinvolgere queste energie nei processi decisionali, dando voce ad una platea ben più ampia di quella degli iscritti e dei circoli, spalancando le porte del partito alla società e alle sue istanze.
Il cambiamento del nostro Paese parte anche e soprattutto dai territori, soprattutto nella nostra regione, le Marche, chiamata il prossimo anno a prendere decisioni importanti riguardo al proprio futuro.
da Gennaro Campanile
presidente associazione Senigallia ADESSO
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