Nasce a Senigallia il presidio di Libera
Sabato 5 il battesimo all'auditorium San Rocco; sarà intitolato ad Attilio Romanò, vittima della camorra
Nasce anche a Senigallia il presidio di “Libera, Associazioni nomi e numeri contro le mafie“, la rete creata da don Luigi Ciotti che oggi conta oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per diffondere la cultura della legalità, la giustizia e la solidarietà.
Sabato 5 aprile si terrà il “battesimo”, ovvero il “rito” (opposto a quello mafioso) di iniziazione del gruppo senigalliese che sottoscriverà simbolicamente il “patto” con un’iniziativa pubblica alle ore 17:30 all’auditorium San Rocco. Nell’occasione il presidio – come da regolamento – verrà intitolato a una vittima della mafia e precisamente ad Attilio Romanò, il 29enne napoletano ucciso dalla camorra mentre lavorava presso un negozio di telefonia di Secondigliano (NA) per scambio di persona il 24 gennaio 2005.
Al presidio – che si chiama così perché simbolicamente vorrebbe rappresentare una sentinella della legalità, come spiega don Paolo Gasperini – sono già iscritte una trentina di persone e nove associazioni del territorio senigalliese e vedrà l’adesione anche del Comune di Senigallia.
Il legame senigalliese è forte e non solo simbolico: oltre alla diffusione territoriale “garantita” grazie ai singoli, in città si svolge da anni, durante il Caterraduno, l’asta della legalità a favore di Libera, a cui partecipa sempre il fondatore don Ciotti. Inoltre nel palazzo del Municipio è affissa, a fianco all’entrata dell’aula consiliare – come ricorda l’assessore Paola Curzi – la valigetta della Legalità, ovvero la ventiquattore di Mario chiesa usata per l’inchiesta ‘Tangentopoli’ acquisita proprio durante l’asta di Caterpillar da un gruppo di cittadini e imprenditori senigalliesi.
Un legame forte che verrà sancito definitivamente con la nascita del presidio “Attilio Romanò” che si va ad affiancare nelle Marche ai già attivi gruppi di Ancona, Fermo, Ascoli Piceno, Pesaro e soprattutto Jesi.
Dopo l’inaugurazione, l’attività del presidio senigalliese (che si potrà contattare all’indirizzo mail pres.senigallia@libera.it e su Facebook) inizierà subito volgendo l’attenzione alle scuole, come preannunciato da Paola Stracciari, referente Arci: dato che la formazione e l’informazione sono due dei campi in cui si investono maggiori risorse, il 7 aprile alcuni studenti verranno portati a conoscere una realtà prima fortemente legata alla mafia, a Cupramontana, e ora “liberata” dopo il sequestro dell’area.
“C’è un terreno fertile a Senigallia – ha dichiarato Silvano Paradisi della Banca del Tempo cittadina – dove i singoli sono riusciti a costruire una rete locale e a portare in città quella sinergia che serve per contrastare le mafie e diffondere la cultura della legalità. Ed è un passo necessario dato che nessuna regione, tantomeno le Marche dato l’altro caso di Isola del Piano, sono immuni dalle associazioni mafiose“.
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