PPE-PdL Senigallia: “Il Garante bacchetta il Comune sull’imposta della pubblicità”
"Abbiamo richiesto una convocazione urgente per poter discutere ed approfondire il problema"
Abbiamo richiesto una convocazione urgente della Commissione Bilancio e Tributi del Comune di Senigallia per poter discutere ed approfondire il grave problema dell’imposta sulla pubblicità nella nostra città.
Un problema serio e reale, in quanto sussistono molti dubbi sull’applicazione da parte dell’Ufficio Tributi del Comune di questa tassa, che deve essere imposta solo per le insegne e le scritte fino ad una determinata dimensione e che invece nel territorio della nostra città verrebbe interpretato in maniera molto estensiva, con ciò provocando un inutile esborso di danaro per gli operatori economici, in particolare i commercianti.
Dopo la reiterata comunicazione del Garante del Contribuente, che ha nuovamente bocciato la linea interpretativa ed applicativa del Comune di Senigallia definendo addirittura “intento persecutorio” quello posto in essere dagli uffici comunali, abbiamo ritenuto che la gravità della vicenda abbia assunto un grado tale da scomodare la commissione, assieme all’Assessore Paci ed al dirigente del settore Finanze del Comune.
I cittadini non possono essere considerati polli da spennare e le leggi debbono essere interpretate, non solo guardando l’interesse di ingrassare le casse comunali, ma comprendere che dietro ad ogni contribuente, c’è un cittadino che lavora, produce e molto spesso fatica ad arrivare alla fine del mese e quindi, anche innanzi ad un parere autorevole come quello del Garante del Contribuente delle Marche, l’amministrazione in autotutela dovrebbe rivedere la propria posizione ed annullare gli accertamenti effettuati.
da Alessandro Cicconi Massi e Gabriele Cameruccio
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