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Bilancio positivo per la prima edizione del festival Contemporary Jukebox

Schiavoni: "Grande successo e qualità per la manifestazione di Senigallia"

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Un momento della prima edizione di Contemporary Jukebox

Si è chiuso con un successo di pubblico, l’entusiasmo dell’amministrazione e grande qualità la prima edizione di “Contemporary Jukebox, Largo all’avanguardia”, festival multimediale di musica contemporanea aperto alle contaminazioni con le altre arti, grazie anche a una serie di proiezioni cinematografiche e a due importanti mostre, dedicate a Fluxus e alla Poesia Visiva, allestite presso il Palazzo del Duca.

Dalla regione e da quelle contigue, in molti hanno raggiunto Senigallia per partecipare alla neonata creatura targata Paolo Tarsi. Durante gli otto giorni del festival – patrocinato dalla Regione Marche e dal Comune della città costiera, e che si è svolto in collaborazione con il Musinf e con la Confartigianato di Senigallia – la cittadina adriatica è stata visitata dai tanti appassionati di musica e arte contemporanea che si sono lasciati affascinare dai nomi in programma.

E a subire il fascino della manifestazione non è stato solo il popolo della musica e dell’arte ma anche i media. Da D Repubblica a Radio Cuore, da Affari Italiani a Radio Arancia Network, dall’Avanti ad Artribune, passando per il Giornale della Musica e il Corriere Musicale. E poi la stampa locale, che dall’online al cartaceo ha dedicato al festival una vetrina importante sul territorio, con addirittura due uscite su tutto il territorio regionale.

Davvero significativa l’affluenza durante il concerto-progetto su John Cage a cura di Paolo Tarsi e i Fauve! Gegen a Rhino, così come nelle serate seguenti con Roberto Paci Dalò, Enrico Gabrielli/Der Maurer e Sebastiano De Gennaro, mentre il chitarrista di Francoforte Flavio Virzì ha presentato pagine dei compositori spettrali Tristan Murail e Fausto Romitelli accanto a brani di Jacob TV e a una prima esecuzione assoluta del brano “Their Bodies” del compositore inglese Anthony Donovan.

Tanti i luoghi suggestivi della città toccati dal festival e portati all’attenzione dei visitatori: dalla Rotonda all’auditorium San Rocco e alla Chiesa dei Cancelli, dalla Piccola Fenice alla Biblioteca Antonelliana. Entusiasmo manifestato anche dagli esercenti del centro storico, coinvolti direttamente e ben felici di accogliere i visitatori accorsi e tutte quelle nuove iniziative in grado di ridare vigore agli esercizi commerciali, specie in tempi di crisi come questo.

“Sono molto soddisfatto e contento e parlo a nome di tutta l’amministrazione – dichiara Stefano Schiavoni, Assessore alla Cultura – e spero che questa prima edizione del festival possa continuare sviluppando la progettualità che ha già dimostrato”. Schiavoni esprime il suo apprezzamento anche nei termini della multimedialità che il festival ha saputo proporre.

“Dalla musica, all’arte contemporanea, alla fotografia e alla convegnistica. Quella di Tarsi è senza dubbio una proposta molto intelligente che ha saputo mettere insieme musica di alta qualità e arte, riproponendo l’effervescenza culturale degli anni ’60 in cui il movimento Fluxus è nato e in cui arti e musica sembravano dialogare costantemente. Abbiamo una consapevolezza incompleta della cultura del ‘900 – puntualizza Schiavoni – e Contemporary Jukebox, in questa prima edizione, ha svolto una ricerca e una lettura di tutte quelle aree generalmente poco approfondite”.

Un bilancio più che positivo di cui si spera si tenga conto per riconfermare il festival il prossimo anno.

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