Abbruciature in agricoltura: la soluzione con una modifica della legge regionale
"Una pratica ordinaria finalizzata alla prevenzione degli incendi"
L’Assemblea legislativa regionale, con deliberazione legislativa approvata nella seduta dello scorso 11 marzo 2014, ha introdotto alcune modifiche importanti alla legge forestale regionale n. 6 del 23 febbraio 2005.
All’interno del provvedimento si prevedono in particolare importanti novità per quanto riguarda la possibilità di bruciare materiale vegetale derivante da colture erbacee ed arboree (potature) e dalla distruzione di erbe infestanti, rovi e simili. Nello specifico la nuova deliberazione introduce il concetto che l’abbruciamento di questo materiale deve considerarsi “come pratica ordinaria finalizzata alla prevenzione degli incendi o metodo di controllo agronomico di fitopatie, di fitofagie o di infestanti vegetali”.
Si tratta dunque di un’interpretazione importante, una soluzione ad un problema, quello delle abbruciature in agricoltura, molto sentito nel nostro territorio e fino ad ora vietate dalla normativa vigente.
“Ringrazio tutto il consiglio regionale – ha dichiarato il Sindaco Mangialardi – ed in particolare i consiglieri Enzo Giancarli e Fabio Badiali che si sono spesi con impegno per l’introduzione di una modifica molto attesa da molti degli operatori agricoli del nostro territorio, venendo incontro ad una esigenza molto sentita con un provvedimento che mi auguro possa rimanere valido a lungo”.
Questa importante modifica entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione (prevista per il 27 marzo 2014). Già nel fine settimana sarà dunque possibile, fermo restando le distanze indicate dai commi 2 e 6 della legge forestale regionale in vigore, bruciare sterpaglie, potature e materiale agricolo secondo quanto stabilito dal nuovo comma 6 bis.
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