LUAS: Opera italiana dell’Ottocento
L'appuntamento è per il 18 marzo dalle ore 16.30 alle ore 18.30
Appuntamento con il corso Il sapore della musica a cura di Simonetta Fraboni compreso nell’anno accademico 2013/2014 della Libera Università per Adulti Senigallia. Martedì 18 marzo dalle ore 16.30 alle ore 18.30 presso l’aula magna dell’I.P.S.I.A. “B. Padovano”, Paolo Perretti terrà una lezione dal titolo “Percorsi storico-letterari ed estetici nell’opera italiana dell’Ottocento“, parlando del teatro Musicale nell’ottocento e delle implicazioni storico-letterarie che lo contraddistinsero.
L’Ottocento, in Italia, è stato soprattutto il secolo del melodramma, l’espressione più diffusa e popolare di spettacolo teatrale che fonde sulle scene poesia, musica e azione drammaturgica. Perciò, attraverso l’opera, sono passate inevitabilmente le tensioni sociali e le istanze artistico-estetiche che caratterizzarono la storia e la cultura del XIX secolo, dal romanticismo, al verismo, al decadentismo. Saranno citati esempi da opere, più o meno conosciute, di Rossini, Verdi e Puccini con particolare attenzione a Cavalleria Rusticana di Mascagni e all’”opera verista”.
Paolo Peretti è nato a Mogliano (MC) e risiede a Sant’Elpidio a Mare (FM). Ha fatto studi classici, è laureato in Giurisprudenza e diplomato in paleografia e filologia musicale. E’ titolare di una cattedra di storia della musica presso il conservatorio “Pergolesi” di Fermo.
Da molti anni si dedica attivamente alla ricerca storico-musicologica, specie sulle fonti musicali marchigiane, settore nel quale ha elaborato originali contributi concretizzatisi in interventi a numerosi convegni e circa 150 pubblicazioni scientifiche (tra monografie e articoli su riviste, miscellanee di studi e atti di convegni) che spaziano dal Medioevo al Novecento.
È uno dei maggiori esperti di storia organaria marchigiana, collabora con varie riviste e con il “Dizionario biografico degli italiani” della Treccani, per cui ha scritto una decina di ‘voci’ di interesse musicale. Sulla base delle sue trascrizioni e revisioni critiche, sono state riproposte al pubblico musiche dimenticate. Per la sua intensa attività scientifica, è stato nominato socio della Deputazione di Storia Patria per le Marche.
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