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A Senigallia un convegno sulla fisarmonica

Un evento speciale curato da Confartigianato nell'ambito di Contemporary Jukebox

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fisarmonica

La fisarmonica è una grande protagonista della musica d’avanguardia. Le sue infinite sfaccettature armoniche la rendono duttile ed eclettica. Proiettata al futuro, è anche uno strumento dalla grande storia che ha giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo economico e culturale del nostro territorio. Una tradizione che oggi continua in nuove forme e sarà celebrata a Senigallia da un evento speciale del Contemporary Jukebox, rassegna multimediale di musica contemporanea ideata dal compositore Paolo Tarsi con la collaborazione della Confartigianato e il patrocinio del Comune di Senigallia e della Regione Marche.


Giovedì 13 marzo, ore 18, alla Mediateca della Biblioteca Antonelliana, si terrà l’incontro “La fisarmonica, strumento dalle mille anime musicali e risorsa del nostro territorio. Evoluzione economica e artistica di uno strumento ‘nostro'”, un convegno a cura della Confartigianato che avrà come relatore Paolo Picchio.

L’approfondimento proposto dalla Confartigianato intende aprire uno spaccato sul contributo che il distretto della fisarmonica ha offerto al territorio in oltre 150 anni di storia dello strumento. La fabbricazione di strumenti musicali da sempre rappresenta una punta di eccellenza, oltre che una delle più alte espressioni dell’artigianato artistico, simbolo del made in Italy nel mondo – dichiara Paolo Picchio, Responsabile provinciale Confartigianato Internazionalizzazione – Sono circa 16.000 le fisarmoniche fabbricate ogni anno e quasi il 95 % di queste è destinato ai mercati esteri, in particolare per gli stati dell’Unione Europea, Russia, Giappone, ma anche Paesi Arabi, Sudamericani e Cina“.

Dalla intelligenza creativa dei primi laboratori della fisarmonica è nato un distretto economico fiorente e sono cresciute sul territorio molte piccole e medie imprese che nel corso del tempo hanno conosciuto un processo di evoluzione produttiva.

Nel corso dell’incontro di giovedì inoltre, mediante l’ascolto di brani, presenteremo le molteplici vesti artistiche che la fisarmonica ha incarnato nel corso della sua storia.

L’appuntamento del 13 marzo al Contemporary Jukebox – dichiara Giacomo Cicconi Massi, Segretario Confartigianato Senigallia –  vuole onorare la storia della fisarmonica nel contesto di un festival artistico, e proporre una riflessione sul manifatturiero e sulla produttività artigiana locale. Da questo bagaglio di manualità e tradizione, puntando sulle eccellenze e sull’innovazione, si può ripartire. Vogliamo lanciare un messaggio positivo alle imprese che resistono e continuano a lavorare anche in questi tempi difficili“.

Commenti
Solo un commento
leofax 2014-03-12 16:15:42
Senza voler polemizzare ma solo precisare, a metà degli anni 50, anche a Senigallia era presente
una fabbrica di fisarmoniche in viale Bonopera 27, ora 55, ed il titolare era mio padre
Corrado Conti deceduto nel 58. Nel 1955 brevettò la “Fisaviola” ovvero la “cavata”
degli strumenti ad arco nel suono di una nuova fisarmonica,
con l’abolizione delle vecchie valvole di pelle e della doppia linguetta.
“Uno strumento di cui furono entusiasti i due virtuosi internazionali,
Gorni Kramer e Wolmer Beltrami, e del quale possiedo in casa ancora due modelli
di formato diverso perfettamente funzionanti”.
Uno di questi è presente presso il museo della fisarmonica a Castelfidardo.
Lo strumento veniva esportato negli Usa, Russia, Europa e America Latina.
Nello specifico, ecco i titoli dei brevetti:
Data registrazione 22 gennaio 55, Titolare Corrado Conti a Senigallia (Ancona)
Oggetto: Dispositivo applicabile alle fisarmoniche per produrre solo aria compressa
onde eliminare le pellette nelle normali voci e la seconda linguetta funzionante
ad aria aspirata. Con completivo.
Il secondo brevetto è datato 17 marzo 55 con oggetto:
Registro applicabile alla fisarmonica per la diminuzione del volume dei suoni
dei bassi, rispetto a quelli del canto e viceversa.
Fonte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Archivio Centrale dello Stato.
Leonardo Maria Conti
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