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Senigallia, ecco la prima ora del Consiglio Comunale del 6 marzo

La cronaca di sessantacinque minuti tra interrogazioni, interpellanze, risposte e repliche

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consiglio comunale a Senigallia di giovedì 21 novembre, aula consiliare

Il primo a cui viene concessa la parola è SARDELLA al quale è caro il problema dell’erosione costiera. Un problema noto in vari tratti del nostro litorale e che ha subito però una fortissima e preoccupante accelerazione nel corso degli ultimi anni anche a Senigallia.

Fenomeno che comporta, a partire dalla zona sud verso nord, una maggiore ghiaificazione della sabbia. L’Amministrazione Comunale può far poco contro la forza della natura, anche se ci sono strumenti di studio per capire come si può agire nel futuro per frenare questi problemi. E chiede che cosa faccia l’Amministrazione unitamente alle altre istituzioni come Provincia e Regione per fronteggiare questo fenomeno.

Risponde CERESONI: “Il tema posto dall’interrogazione scritta con richiesta di risposta in forma orale dal Consigliere Sardella credo che ponga un tema di tipo strategico in ambito ambientale paesaggistico ed anche in ambito di modello di città che fonda gran parte della sua economia sul turismo ed anche sul turismo balneare. Ovviamente a livello metodologico parlare di erosione della costa richiede un approccio di Area Vasta in quanto il mare erode e deposita secondo logiche proprio del principio di causalità tali per cui ciò che si realizza in un certo punto della costa del mare Adriatico produce poi effetti a caduta nelle zone adiacenti. Quindi la necessità che come Amministrazione comunale, Consigliere e la ringrazio per l’interrogazione, perchè è una questione veramente strategica che preoccuparsi e occuparsi soprattutto, il tema come Amministratore Comunale lo abbiamo posto e lo stiamo ponendo ormai da anni, perchè è un fenomeno costante, continuo ovviamente la questione del cambiamento climatico e quindi degli inverni più rigorosi a volte anche più aspri che determinano fenomeni erosivi sicuramente più puramente accentuati, lo stiamo appunto monitorando da anni e da anni stiamo collaborando con la Regione affinchè il Piano Antierosione, sia intanto un Piano Regionale, che poi deve aprirsi all’Area Vasta del Medio Alto Adriatico. Perchè altrimenti, come dire, non si arriverebbe da nessuna parte. Il mare vive di un’azione assolutamente ecologica in equilibrio. Tanto gli togli al mare e tanto il mare riprende, secondo il principio di causa-effetto. Ed allora il ragionamento è quello di fare scelte strategiche di Area Vasta per prevenire e soprattutto programmare come mantenere la costa del nostro paese e la costa quindi della nostra Regione (NdR: e qui un break per permettere l’annuncio a Radio Duomo Senigallia onde avvertire i suoi ascoltatori che la programmazione prevista verrà spostata alle ore 21 per permettere il collegamento con l’aula comunale. Quindi il collegamento cadrà definitivamente a quest’ora.)… il nostro bene spiaggia è quella dei ripascimenti. Ripascimenti che ovviamente sono opere che hanno una loro invasività, una invasività mitigabile ridotta e che richiedono però anche una consistente opera di finanziamento da parte della Regione Marche che annualmente destina per la nostra città un cospicuo, diciamo una cospicua quantità di fondi ed anche lo stesso comune di Senigallia che sta facendo altrettanto. In questa sede Consigliere le posso assicurare che questa pratica concertata con l’Ente Comunale della Regione Marche e anche condivisa da parte dell’Assessore Vicesindaco Maurizio Memè con gli operatori di spiaggia, ma io credo condivisa con la città, perchè le spiaggie sono un bene di tutti non solo di chi vive l’impresa, ma vive a Senigallia in quanto cittadino, è un tavolo continuo, un tavolo di lavoro continuo che assicurerà per la prossima stagione il ripristino delle zone oggetto di erosione e quindi, come dire, la manutenzione del bene a cui lei faceva riferimento, che è un bene inestimabile. Chiaramente però noi dobbiamo avere, come dire, una logica solo tattica, ma una visione strategica che è quella dell’Area Vasta che è quella di chiedere alla Regione Marche con l’ausilio degli organi competenti, io credo che le nostre Università siano i luoghi in cui la conoscenza si applica al caso concreto e che torni utile all’Università stessa, perchè mette il patrimonio dei saperi a disposizione delle Comunità, ma che tornano utili anche alle Comunità, perchè utilizza il patrimonio dei saperi di proprietà pubblica, in quanto l’Università ancora oggi sono patrimonio pubblico a disposizione della Comunità Locale. E proprio su questo frangente abbiamo messo in campo quest’anno una piccola sperimentazione significativa, grazie anche alla collaborazione dell’ing. Alessandro Mancinelli dell’Università di Ancona, come il deposito di barriere su terraferma composte da sacchi contenenti sabbia, sacchi biodegradabili i cui effetti ad oggi che possiamo giudicare ovviamente in modo assolutamente ancora insufficiente perchè abbiamo un solo anno di azione, ma che hanno svolto un ruolo significativo in termini di protezione dell’arenile in modo non invasivo rispetto all’erosione del mare. E la stessa cosa sta producendo per ciò che riguarda gli effetti di evitare il deposito di sassi e quindi evitare la trasformazione della nostra sabbia ben nota come la cosidetta sabbia di velluto in spiaggia di sassi. Chiudo Consigliere. Il tema ovviamente esce e travalica la possibilità di rispondere in un unica seduta come questa. Voglio però rassicurarlo che il tema nella nostra agenda urbana è un tema di grande interesse, un tema che richiede impegno quotidiano che stiamo portando. La logica deve essere una logica strategica di Area Vasta, perchè se pensiamo ancora, come qualche comune pensa, di proteggere la propria spiaggia, senza pensare al principio di causa-effetto che il mare, forse la natura più ecologica al mondo, tanto prende tanto da, io credo che non andiamo da nessuna parte. Ovviamente il nostro Sindaco, anche come Presidente ANCI, io credo che andrà supportato e sostenuto in questa azione di studio di tutta la costa adriatica e quindi di tutela, anche della nostra spiaggia. Chiudo Presidente, dicendo questo che io credo che dobbiamo attenerci ad un principio mantenere e preservare la spiaggia dove c’è e non pensare di poter creare la spiaggia dove non esiste. Io credo che questo sia un principio di tutela dell’ambiente, di tutela degli equilibri e credo che sia anche il modo migliore per affrontare questo tema che lei mi ha posto.
Per Sardella la Risposta è sufficientemente esauriente.

Il secondo a cui viene concesso di parlare è FIORE. L’argomento sollevato e posto a Campanile, con questa interpellanza è quello relativo al ritrovamento sulla spiaggia, di quattro pietre risalenti, sembra, al periodo pre-moderno. Ed il suo interesse verte nel fatto di conoscere se sulla vicenda ci siano stati uteriori sviluppi e se si intendono approfondire ulteriori ricerche sul littorale e nell’evedntualità,in che modo.
La parola quindi a CAMPANILE per la risposta: “Grazie Consigliere Fiore per questa interrogazione che chiaramente anche per la particolare, che non è nemmeno di mia competenza, ma essendo stato colui che lo ha segnalato grazie ad una segnalazione di un cittadino senigalliese, Francesco Buontempi, che passeggiando sulla battigia in questi giorni come fanno tanti cittadini senigalliesi, mi ha segnalato che all’altezza dell’Hotel Ritz ai bagni 95 c’erano lungo la battigia tre pietre lavorate, un 90% erano coperte dalla sabbia, quindi, che sono riaffiorate dopo le mareggiate che ci sono state. Appena mi ha chiamato sono andato a vedere personalmente, anche perchè questo mi piace anche a me camminare lungo la spiaggia ed ho notato anch’io che effettivamente era una pietra sicuramente, non erano delle pietre di cemento, ma una pietra antica e quindi ho fatto una telefonata chiaramente alla Soprintendenza segnalando questa situazione di queste tre pietre che erano presenti e che riaffioravano lungo la battigia. Il giorno dopo sono subito intervenuti hanno verificato e hanno chiesto di rimuovere queste tre grandi pietre per capire di cosa si trattavano. Sono state rimosse subito dopo qualche giorno grazie alla ditta Franceschini che cura la manutenzione del nostro arenile, sono stati rimossi tra l’altro con dei mezzi, perchè sono pietre molto pesanti e sono anche molto grandi e dalle verifiche che sono state fatte dalla Soprintendenza e dai nostri, in particolar modo a Senigallia viene seguita la partita dall’archeologa, dottoressa Ciuccarelli funzionario della Soprintendenza, che segue anche il nostro Comune. Sono state le prime verifiche, alle prime verifiche è emerso che sono dei manufatti in pietra lavorati a mano con dei scalpelli. Sono risalenti sicuramente ad un’epoca pre-moderna, quindi prima dell’avvento delle macchine, quindi della produzione industriale, della rivoluzione industriale, presentano anche delle nicchie quindi sono lavorate e sembrano quindi delle pietre provenienti da Istra e non quindi pietre locali. E dopo queste prime tre pietre che sono state emerse e dopo che anche la Stampa ha risaltato diciamo di questa curiosità e magari sono state messe anche delle foto anche sulla Rete, anche su Facebook sono arrivate altre segnalazioni. Dopo due giorni un’altra segnalazione ci ha indicato una nuova pietra lavorata che abbiamo trovato dopo la verifica con la Soprintendenza più avanti, all’altezza delle Ex colonie dell’Enel. Stessa manifattura, questa pietra era completamente, non era nascosta diciamo, come le altre che erano al 90% sotto la sabbia, questa era già fuori tra l’altro era diciamo anche stata utilizzata molto probabilmente, perchè c’erano delle colorate e quindi queste pietre sono state ora prese. Le prime tre pietre sono e proprio oggi ritiravano l’altra, sono state portate nel sito archeologico della nostra città e chiaramente ora stanno verificando e stanno facendo delle ricerche, Chiaramente al momento non ci si può sbilanciare e quindi c’è una verifica attenta da parte della Soprintendenza e c’è anche questa disponibilità comunque da parte della Soprintendenza a metterle a disposizione della Città e soprattutto a pensare dove poterle mettere per valorizzarle. Sono dei basamenti, sono delle colonne diciamo quindi sono anche belle da poter in un percorso come abbiamo noi penso la Senigallia sotterranea, possono sicuramente essere valorizzate rendendo questo percorso sempre più bello. Quindi questo è ci saranno le verifiche e vi aggiorneremo su quello che realmente sono.
Nella replica, Fiore conferma la sua completa soddisfazione nel contenuto della risposta.

A questo punto il presidente Monachesi concede la parola a MANCINI che rivolge la sua interpellanza all’Amministrazione riguardo al problema dell’Ex Arena Italia. Il consiglio di ascoltare i promotori della raccolta di firme contro il progetto (NdR: oltre 400 firme) nonchè una proposta da fare: quella di trovare altre strade più trasparenti per discutere quelle osservazioni che attualmente vengono discusse solo dalla Giunta. Portarle in Commissione in Consiglio ed una volta elaborate e discusse e solo allora, portate in Giunta.
A rispondergli a nome dell’Amministrazione è di nuovo CERESONI: “Intanto saluto il Consigliere Mancini che, non lo dico come elemento distruttivo, però voglio portarlo a conoscenza di una questione. L’assessorato all’Urbanistica e quindi l’Assessore Ceresoni, che sarei io, rispetta appieno il ruolo del Consiglio tant’è che nell’ultima Variante, in Consiglio Comunale ha redatto, scritto, modificato, condiviso con venti incontri ufficiali per un totale di trecento incontri contati, da me, le osservazioni ad una variante di competenza di consiglio. Le dico questo Mancini, perchè io credo che l’ordinamento istituzionale vada rispettato, ognuno in questa città si candida a governare, a tentare di governare, a volte si può finire all’opposizione, è capitato anche a me, a volte si finisce a governare e quindi oneri e onore del Governo secondo l’ordinamento. Per cui non credo che si possano mettere in campo con procedimenti amministrativi che potrebbero inficiare la correttezza di una decisione che io credo vada assunta dall’organo che la legge prevede la Giunta Comunale. Detto questo le do però la disponibilità che la proposta di controdeduzione vagliata dalla Giunta Comunale venga in Commissione dopo che sia stata redatta per discuterne, conoscerne il senso, confrontarsi, capire, diciamo, come dire, i temi che il Consiglio vuole porre e dico anche che ho un’esigenza personale, perchè ho incontrato intanto ieri sera il Comitato. Quindi abbiamo fatto sull’Arena Italia già venti incontri, perchè i cittadini vengono e c’è disponibilità mia ad essere trasparente, ho letto di tutto e di più. Su Facebook ho letto che l’Assessore Ceresoni sarebbe un procacciatore d’affari. Ho letto che sarei in combutta con Beatrice Brignone per fare dell’Arena Italia la nuova cava d’oro per la famiglia Brignone. Ho letto che i furbetti della Giunta deciderebbero di notte le cont…, ho letto tutto tant’è che narro Consigliere anche una vicenda personale. Mia Moglie leggendo questo m’ha detto ma non ti fa dispiacere tutto quello che ti scrivono? Io l’ho guardata e le ho detto, ma tu che mi vivi vicino pensi che quello che è scritto è vero? Ci siamo messi a ridere abbiam visto i carri di Carnevale che passavano. Allora è una mia esigenza venire in Commissione per rispondere a tutte quelle illazioni, quelle falsità di quella terra buttata addosso a chi sta facendo il proprio dovere. Perchè se il dibattito è che il progetto non piace, sono disponibile e quelle sono le parole del Sindaco, a modificare il progetto, perchè la Comunità locale l’abbiamo ascoltata, ci vogliamo lavorare, ma la “Piazza” consultata in un confronto pacato, trasparente dove chi amministra fa una proposta. La proposta viene verificata, ci sono le Osservazioni, prenderemo tutto in esame disponibili a modificare il progetto, perchè il tema unico è il tema del paesaggio urbano che può migliorare. Quello è l’unico tema. La Speculazione, la Cementificazione, l’Affarismo il Nepotismo, la falsa Trasparenza, sono tutte questioni, che siccome ho raccolto tutto, come dire, ne parlo, ma tra l’altro, stiamo raccogliendo tutti e quanti i dati, perchè credo che ad ognuno vada data la propria risposta. E siccome ieri sera ho incontrato i rappresentanti del Comitato, che tra l’altro non sono neppure un Comitato sono sei cittadini come si sono definiti loro, ho dato la stessa disponibilità agli stessi portandoli sui temi che sono gli unici temi veri. C’è una preoccupazione legittima sul tema del paesaggio urbano di un centro antico e di quello siamo disponibili a parlande, che vuol dire parliamo di architettura, parliamo di altezze, parliamo di volumi. Ovviamente in commissione verrò, ma verrò di mia spont… anzi formalizzo a verbale al Presidente che come la Giunta ha valutato le controdeduzioni, le porterò in Commissione sapendo Consigliere che alla fine il tempo è galantuomo, alla fine il tempo è galantuomo su tutte le situazioni, perchè e chiudo, il 16 Giugno del 2004 feci un piano che era il piano di riordino della sosta e traffico del Centro Antico. Per due settimane non sono uscito più di casa. Oggi guardo il Centro Antico di Senigallia e grazie a quel piano che difesi allora, come oggi, Senigallia è molto migliorata. Eco allora come dire disponibilità al confronto, rigetto tutte le critiche strumentali e risponderò punto a punto sulle stesse e verremo in Commissione, si, certamente do questa disponibilità con la proposta di controdeduzione anche per accogliere, ovviamente so che anche i partiti, i gruppi consiliari, faranno delle osservazioni, per accogliere un confronto, un contributo costruttivo. Ovviamente con chi vuole essere costruttivo.
Alchè Mancini risponde: “Io penso Assessore che lei abbia risposto ad un’altra interpellanza e non alla mia. Insomma ha tirato fuori tutta una serie di questioni da Facebook che sinceramente non mi riguardano. Insomma io le ho portato una questione, insomma, che era una questione e no io ho chiesto un parere e su questo lei diciamo non mi ha risposto in modo soddisfacente insomma. Probabilmente, così, si trova in una sistuazione in cui deve cogliere tutte le occasioni per difendersi dalle critiche che le vengono mosse, ma ecco io ho parlato di procedura e siccome una delle competenze del Consiglio è quella di essere consultato. Però io ho chiesto un’altra cosa cioè non che voi in separata sede decidete e poi ci venite ad illustrare le vostre decisioni. Ho detto di convocare la Commissione Consiliare competente in modo che questa poi possa orientare le vostre scelte, dopodichè la decisione di Giunta la prenderete voi. però ci deve essere un impegno di tipo politico e istituzionale per cui ciò che si discute in Commissione per voi diventa una base importante di confronto e anche in qualche maniera che venga anche rispettata questa impressione. Su questo mi pare c’è da parte sua una mezza disponibilità. Perchè vedete in questi giorni, anche opportunamente, per carità, viene portato sempre d’esempio del palazzetto costruito in via Baroccio, però io ci tengo a sottolineare il fatto che lì quando si è discussa, diciamo, diversi ambiti connessi al Centro Storico, su quel palazzetto su quell’intevento si è discusso in Commissione. E quando la proposta è arrivata in Commissione è arrivata la proposta di uguagliare l’altezza di quel palazzo ai due palazzi anni sessanta che già c’erano. In Commissione la proposta è stata modificata, perchè è subentrato il principio che in quel palazzo dovesse essere di tre piani al pari dei palazzi più vecchi che erano dall’altra parte di via Baroccio per inserirlo nell’ambiente storico, non nell’ambiente snaturato dagli interventi degli anni sessanta. Però quello è un intervento che alla fine è andato bene rispetto al quale il Consiglio ha dato il suo contributo e la Giunta ha accettato il contributo del Consiglio. Invece contemporaneamente c’è stato un altro intervento in via Podesti dove le altezze non sono state uguagliate alle palazzine anni trenta o anni venti di via Podesti, ma l’altezza è stata uguagliata a quello obbrobrio che da quasi verso piazza Diaz e diciamo di sei piani. Però nel secondo caso l’intervento è stato un intervento essendo un accordo di programma, tutto deciso in Giunta ed il Consiglio non è stato coinvolto per niente. Allora il coinvolgimento del Consiglio, il coinvolgimento del Consiglio?, aprire le porte e discutere con gli altri che nulla vieta che venga fato, fa bene, fa bene alla Città, fa bene anche disposti, diciamo, anche alle soluzioni che si trovano. Questo vorrei farvi capire! Grazie.

La parola, per un nuova interpellanza viene data a REBECCHINI che vorrebbe rivolgerla all’assessore Memè, ma vista la sua assenza viene indirizzata nuovamente a Ceresoni. Il tema dell’interpellanza verte sulle vasche di espansione sul fiume Misa in considerazione dei danni che i fossi del Granchio e Sambuco hanno recentissimamente causato allagamenti e danni alle case adiacenti. E si chiede e chiede che cosa sarebbe avvenuto se ci fossero stati gli argini in cemento di contenimento delle vasche. Alla luce di questi fatti chiede se si è pensato di prendere in esame dei correttivi del progetto già votato per impedire che si creino ulteriori danni.
Questa la risposta di CERESONI: “Dispiace dover rimarcare al Consigliere la competenza di Rebecchini credo in modo strumentale e lo dico perchè riconosco l’intelligenza del Consigliere, quindi posso pensare è solo la strumentalità della documentazione lo porti a ridefinire la competenza del Consiglio Comunale di Senigallia, ma di qualsiasi consiglio comunale, nella progettazione di un’opera pubblica di competenza della Provincia di Ancona. Come le ricordavo, Consigliere, e spero che ripetere aiuti quanto meno come dire, a, a capirsi pur avendo posizioni diverse, il tema posto dal gruppo di cittadini e da altri consiglieri comunali è stato trasmesso all’organo competente che oggi sta redigendo il progetto esecutivo dell’opera intesa come “Vasca di Esondazione del fiume Misa”. Quindi se la domanda è se avete pensato di modificare il progetto, io mi giro dietro e spero che l’ing. Sbriscia di Ancona ora le risponda, perchè il quesito va posto a quest’organo che sta effettuando la progettazione dell’opera dei lavori pubblici. Quello che posso fare Consigliere è di trasmettere, e lo faremo, quindi chiedo alla Presidenza del Consiglio di trasmettere l’interpellanza con una nota scritta alla Provincia di Ancona, quindi al Presidente della Provincia, alla Patrizia Casagrande ed all’ing. Massimo Sbriscia che è responsabile del procedimento amministrativo per reiterare questa richiesta, che prendo molto sul serio, Consigliere, ma che credo dovrà essere valutata da i soggetti che stanno analizzando questo progetto. Soggetti che stanno analizzando questo progetto che sono l’Autorità di Bacino e l’Organo competente, appunto, della Provincia di Ancona. Non ho motivo di credere sbagliata la preoccupazione dei cittadini. C’è una preoccupazione e noi ci dobbiamo occupare di questa preoccupazione e quindi trasmettiamo questa nota ulteriormente all’organo che sta redigendo il progetto per verificare se questa preoccupazione è fondata e merita una modifica del progetto o se è una preoccupazione di un timore, di una paura, che però dagli studi che accompagnano il progetto non ha motivo di essere. Io credo che dobbiamo essere seri nel prendere in considerazione ciò che è fondato ed altrettanto seri nel dare risposte di non fondatezza di ciò che ci viene posto. Quindi Consigliere prendiamo la sua interpellanza e con un a nota Presidente, della Presidenza del Consiglio se vuole la firmiamo insieme trasmettiamo questa preoccupazione raccolta dal Consigliere Rebecchini da alcuni cittadini della comunità locale di Brugnetto in modo tale che la Provincia ci possa rispondere se questa preoccupazione è fondata e quindi merita quella revisione del progetto o meno. Io le chiedo Consigliere di conoscere se possibile in questa sua replica di soddisfazione o meno la sua posizione circa la realizzazione delle vasche di espansione, perchè ancora ad oggi dopo trent’anni di dibattiti non ho compreso se favorevole o contrario. Ovviamente se vorrà dirlo altrimenti rimarrò con il dubbio, ma non fa assolutamente nulla.
Pronta la replica di Rebecchini: “Allora comincio da l’ultima cosa che ha detto. Evidentemente non è stato molto attento alla mia interrogazione. Assessore io ho detto va benissimo, è doverosa questa, era doverosa farla questa vasca, è doveroso farlo questa vasca di espansione, anzi ho detto sono passati moltissimi anni e non si può addebitare la colpa ai cittadini che hanno presentato osservazioni o quant’altro. No perchè evidentemente chi ha governato non ha saputo governare e costruire le vasche di espansione. Detto questo però di fronte ad alcune evidenze tra virgolette evidenziate dai cittadini, evidenze fatte da alcuni cittadini non si può chiudere gli occhi, perchè i cittadini e quindi qui torniamo al vecchio discorso sulla competenza. Dice la competenza è della Provincia, d’accordo. Però un Comune è obbligato secondo me di fronte e davanti a dei danni possibili a danni quasi evidenti già allo stato attuale, perchè questi cittadini dicono, guardate – mi hanno mandato anche delle foro – cosa ha provocato questa pioggia, seppur limitata, se ci fossero stati dei muri di contenimento, gli argini di contenimento per la vasca, sicuramente sarebbe stato peggio, perchè quell’acqua non avrebbe trovato sfogo verso la campagna. Allora, io dico, Assessore, capisco che la competenza è della Provincia, ma è doveroso per un Comune, non solo, ed io lo ringrazio che prende la nota e la trasmette alla Provincia, e questo lo ringrazio, però io penso sia anche doveroso accertarsi di persona, visto che nel Comune ci sono anche dei tecnici, no, per andare a verificare che quanto è successo e così rendersi conto se effettivamente quanto è successo può provocare danni con ulteriore costruzione prevista. Ecco io da una parte lo ringrazio perchè trasmette la nota però mi adopererei di verificare anche di persona perchè anche se la competenza è della Provincia dei fatti che accadono sul territorio comunale è doveroso per un Comune accertarsi dei danni. Grazie”.

Anche l’interrogazione di PERGOLESI, autorizzato a questo punto a parlare, verte sul tema di cui hanno appena dibattuto Rebecchini-Ceresoni: Le vasche di Espansione a cui aggiunge la richiesta di conoscere se ci sono stati sviluppi nuovi e la eventuale tempistica, dopo l’incontro che si è avuto con alcuni agricoltori del posto. Perchè l’Agricoltura ha dei tempi ben precisi e se ci sono sviluppi, sarebbe quanto meno utile conoscere la tempistica dei lavori che la Provincia andrà eventualmente a fare. Altro tema caldo i risarcimenti che la Provincia intende concedere e se il Comune potrebbe fare da interlocutore tra i due per trovare un punto d’intesa, un punto d’accordo.
CERESONI non fa attendere la sua risposta: “Dunque, intanto ho sentito che alcuni definiscono la pioggia di martedì scorso come una pioggia. Allora martedì scorso da nota della Protezione Civile di ambito comunale può essere definita appunto come una cosìdetta bomba d’acqua. Quindi è stata una pioggia a carattere eccezionale, rispetto alla quale dobbiamo attrezzarci e ringrazio, come per altro ringrazio anche gli altri consiglieri precedenti che hanno interpellato sulle varie questioni, il Consigliere Pergolesi, perchè ci dà la possibilità di rifocalizzare il tutto sullo stato dell’arte di questa annosa procedura di realizzazione delle vasche di espansione del fiume Misa. La provincia di Ancona ad oggi in collaborazione con le autorità di bacino ha risolto il tema del rifacimento o meno del ponte di collegamento tra la strada Corinaldese e la strada Arceviese. In quanto se ricordate bene nella valutazione di impatto ambientale erano previste prescrizioni che avrebbero richiesto rispetto al ponte di Bettolelle, così detto ponte di Bettolelle, il rifacimento con opere pubbliche molto onerose. A fronte di una valutazione congiunta l’Autorità di Bacino Provinciale hanno trovato soluzioni tecniche che non conoscono, perchè come dire, all’Assessore si può chiedere tutto, ma non di essere geologo, ingegnere, architetto, stagnino, allora l’assessore ha una competenza derivante da un lavoro che fa, da una laurea che ha preso, studia la materia del governo del territorio, ma se andassi sul posto a vedere io credo che il mio parere possa quello di un uomo di media intelligenza, mediamente colto su questi ambiti e di nessuna utilità nella necessaria perizia che bisogna avere sui progetti d’ingegneria idraulica che hanno una complessità tale, ed appunto ci sono tecnici che hanno studiato per questo. Lo dico, quindi, Consigliere Pergolesi per dirle che conclusa questa fase che è alle battute finali la Provincia di Ancona ha quantificato nella necessità di avere altri circa quattrocentomila € da parte dell’Autorità di Bacino per farsi carico e degli indennizzi e delle opere da espropriare. Dopodichè potrà concludersi il procedimento di redazione del progetto esecutivo con la messa in appalto delle opere e oggi è stimabile, ma parla un soggetto che non governa il procedimento amministrativo e quindi parlo di stima, e come tale mi posso sbagliare, ma le informazioni che ho mi portano a stimare che le opere potranno iniziare nel biennio 2016-2017. Questo Consigliere ad oggi è lo stato dell’arte ovviamente se non ci sono intoppi di varia natura tra ricorsi e problemi tecnici e quant’altro. Prendo atto invece con positività l’espressione favorevole che il Consigliere Rebecchini, forse per mia distrazione non avevo compreso in altre battute e che ha fatto rispetto alla realizzazione dell’opera, che credo sia un’opera molto migliorata. Consigliere Pergolesi negli ultimi anni, grazie ad un lavoro di chi ha governato la Provincia negli ultimi otto anni, quando da un’opera progettata dall’allora Aquater, molto invasiva, molto impattante con opere di antropizzazioni enormi si è tornati ad un’opera che utilizza già diciamo situazioni presenti a livello ambientale per regimare le acque in caso di situazioni di criticità. Di questo io sono molto contento perchè noi siamo chiamati a migliorare la situazione portandola come dire al massimo delle possibilità pensando che i progetti perfetti esistono, noi dobbiamo fare i progetti possibili e intendendo per possibili i progetti migliori alle condizioni date. Io credo che ad oggi possiamo concludere che quest’ulteriore postilla che il Consigliere Rebecchini pone alla Provincia, che se sarà fondata, ed io credo che non ci sia motivo dalla Provincia di rigettarla, questo progetto come un progetto notevolmente migliorato anche se non ancora perfetto, perfettibile come ogni opera che l’uomo realizza.
Pergolesi si dichiara soddisfatto.

A questo punto della seduta la parola viene concessa a RIMINI che con la sua interpellanza rivolta a Campanile punta il dito sul tema della raccolta e l’eliminazione delle “fresche frasche”, le potature e l’erba tagliata nelle nostre campagne. Chiede all’Amministrazione di verificare se poter dare la possibilità di studiare una deroga, con tanti punti ben precisati, per fare in modo che questa problematica venga superata tornando a riutilizzare il fuoco di queste sterpaglie. E se si, in quali tempi.
E CAMPANILE è pronto ne dare la risposta: “Ringrazio il Consigliere Rimini per questa interrogazione che segnala chiaramente che è una problematica ed una criticità che c’è. Nella gestione dei rifiuti se la vogliamo chiamare così, la potatura di campagna di sterpaglie e soprattutto di potature di oliveti. La vedo dura rispetto a dare una occhiata a o segnalare se possibile a bruciare come si dice accadeva una volta, con il fuoco le sterpaglie o queste potature di alberi, perchè anche per le nuove normative legate alla CO2 quindi, che addirittura proibiscono addirittura di accendere dei camini o dei forni, pensiamo noi se possiamo in qualche modo riaprire o rivedere questa ipotesi quindi rispetto a questo non credo ecco ci sia delle possibilità. Anche perchè poi dopo vengono anche toccate molte normative e non solo quelle legate alla sicurezza. Ma anche quindi legate al tema della qualità dell’aria. Quindi al tema delle CO2. Mentre invece il ragionamento che si sta facendo su delle grandi diciamo compostiere a cielo aperto, quindi verificare se delle sterpaglie diciamo si potrebbe anche creare del concime natuarale attraverso dei progetti, che tra l’altro si stanno portando avanti in tutta Italia, no, anche rispetto al recupero di questo materiale ed al suo riutilizzo, credo che, credo che si possa magari pensare di far rimanere queste sterpaglie in alcune zone che possono poi dopo essere attraverso una tecnica ecco diciamo macerate. Io comunque segnalerò nuovamente questa situazione. In questo momento abbiamo un Centro Autorizzato che è quello di Sant’Angelo dove le ditte autorizzate possono conferire le potature chiaramente sia pubbliche che private. Quindi il centro a disposizione è chiaro che anche attraverso delle convenzioni che noi facciamo, anche i prezzi diciamo sono accessibili, sono convenzionati, quindi diciamo che chi fa questo lavoro di potatura ha delle convenzioni con il Comune di Senigallia, quindi con il Centro di Sant’Angelo e quindi, comunque stiamo cercando di capire anche seguendo, no, questi nuovi formulari di identificazione dei rifiuti che chiaramente vengono sempre aggiornati dalle direttive europee per capire se alcuni progetti anche interessanti possano in questo contesto dare delle risposte e delle soluzioni migliori rispetto a quelle che ora oggi ci sono ed hanno chiaramente delle criticità.
Nella replica Rimini tiene a sottolineare: “per ribadire che questa è una esigenza che deve a mio avviso trovare una soluzione perchè in alcune città è stato fatto non so in che maniera ed in base a quale normativa. Anche perchè si è vero che vi è la possibilità di poter portare le potature nei centri di raccolta tra cui uno è quello inerente alla ex discarica di Sant’Angelo e che i prezzi sono modici ed alcune volte ininfluenti ma il vero problema è quello del trasporto che in alcuni casi diviene veramente fuori della portata, fuori della possibilità economica dello stesso ne poter adempiere all’eliminazione di queste che sono cose che fino a poco tempo fa venivano come sempre stato eliminate in maniera accendendo il fuoco…. Credo che un impegno venga trovato e portato avanti”.

L’ultima interrogazione è quella della BUCARI a cui sta a cuore di conoscere gli aggiornamenti sulle evoluzioni del Mobility Game e pone la sua richiesta anche lei a Campanile.
Pronto a rispondere nuovamente CAMPANILE: “Volevo ringraziare anch’io il Consigliere Bucari per questa interrogazione perchè mi dà modo di diciamo di comunicare il nuovo Mobility Game nona edizione che partirà il 17 di marzo. Abbiamo un incontro con i dirigenti scolastici previsto per il 12 marzo per appunto lanciare anche in maniera degna questo progetto che come lei ha detto è un progetto molto importante ad alto valore educativo e didattico che coinvolge tutti gli Istituti Comprensivi della città di Senigallia delle scuole primarie alle scuole secondarie di primo grado. E’ un progetto che ha proprio questo obiettivo la riduzione dell’utilizzo dell’auto privata, un appuntamento come dice lei, oramai consolidato e vuole incoraggiare anche i nostri cittadini a utilizzare mezzi di trasporto alternativi alle auto. Quindi avevamo pensato di rilanciarlo in maniera forte attraverso anche delle novità e quindi stiamo aggiornando tutti i percorsi che per anni sono stati utilizzati dai ragazzi per il percorso casa-scuola, percorsi aggiornati e stiamo rivedendo tutte le paline dove chiaramente i ragazzi si ritrovano per partire per questo tragitto. Stiamo anche rivedendo la grafica per rilanciarlo un pochino e poi abbiamo deciso quest’anno alcune novità. Due molto importanti, ritengo. Una è la carta del Mobility Game che vedrà quest’anno la firma di questi impegni che l’Amministrazione Comunale si prende, ma non solo l’Amministrazione Comunale, ma anche le scuole si prenderanno quindi i dirigenti scolastici che si prenderanno appunto l’impegno di sostenere e promuovere questo giuco all’interno dei propri Istituti comprensivi quindi attivandosi nel coinvolgere tutte le classi, nel coinvolgere tutti gli insegnanti e lei sa quanto è importante essere un’insegnante che in qualche modo può avere un ruolo strategico da protagonista per i nostri ragazzi. Coinvolgere l’intero colleggio di Istituto, verificare il rispetto del regolamento generale perchè voi sapete che il Mobility Game dà anche dei premi che possono essere anche utilizzati per la scuola per l’acquisto di tante cose, verificare il rispetto della tempistica dell’invio chiaramente dei dati mensili. Poi ci sono gli impegni anche da parte del volontario che ogni anno si mette a disposizione di tanti volontari che si mettono a disposizione e che li ringrazio anche per quest’anno e che faranno il pedibus guidato e impegna anche l’Amministrazione Comunale appunto a sostenere il progetto per il mantenimento sia del punto di vista economico ma anche da un punto di vista strutturale. Quindi partiremo rilanciando questo progetto e poi inserendo l’altra novità, che credo sia anche questo un dato molto importante legato un po’ anche all’educazione che noi vogliamo impartire ai nostri ragazzi, ma poi spesso ci troviamo attraverso questi progetti a trovare i problemi proprio con gli adulti. Quindi lanceremo la “Multa Morale”. Quindi daremo la possibilità ai volontari insieme ai ragazzi ed insieme alle insegnanti, mi auguro come sempre fa ci darà una mano a proporre queste multe morali,e per chi non si comporta bene una multa morale con scritto appunto “Zero in Condotta” a tutte quelle persone ed a quei genitori che parcheggiano spesso in spazi riservati ai pedoni e quindi la frase che va inserita all’interno di questa multa morale ” E noi dove passiamo?”. Credo che queste multe morali saranno più efficaci a volte dei richiami che i nostri volontari spesso fanno, ma a volte vengono anche purtroppo anche insultati, spesso non vengono riconosciuti da tutti come anche se svolgono un ruolo di volontariato come un ruolo anche legato alla sicurezza. Quindi inseriamo queste due novità soprattutto cerchiamo di impegnare davvero i dirigenti scolastici perchè credo che loro debbano soprattutto loro far passare questo progetto che tra l’altro ormai è conosciuto, ma sicuramente è servito un po’ di rilancio un po’ di tempo per ripartire e renderlo sempre più interessante.
Al che la Bucari replica dicendosi del tutto soddisfatta.

Il consiglio poi proseguirà con quanto previsto come da OdG.

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