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Lettera aperta a quelli del Komitato “Biscotti” di Senigallia – FOTO

Domenica 9 marzo, "Un pranzo tira l'altro" ha raccolto fondi per finanziare le scuole Arcobaleno e Rodari

Un pranzo tira l'altro. Raccolta fondi per le scuole a Senigallia

Inizio a scrivere questo post nel cuore di questa notte insonne,  e a dirla tutta non so dove mi porterà.
E’ stata una giornata fantastica.
Parlo della festa della nostra scuola, il grande pranzo che abbiamo deciso di denominare, “Un pranzo tira l’altro” naturale prosecuzione dell’iniziativa creata nel 2008 da Matteo Alessandroni e denominata “Un biscotto tira l’altro”.

Quella appena trascorsa è una di quelle giornate che capitano raramente in questo periodo.

Sono tempi duri questi che stiamo vivendo, lo sapete tutti.

Tempi diffidenti, difficili, pesanti.

Non è facile trovare, nemmeno nella vita di tutti giorni o in contesti professionali, gruppi come quello che si è reso protagonista di questo progetto e che tra di noi abbiamo deciso di chiamare, in omaggio anche al passato, Komitato Biscotti.

Il Komitato è in piedi da qualche anno, questo è vero, ma quest’anno ha dato il meglio ed è esploso fragorosamente come quei fuochi d’artificio che rischiarano le notti senigalliesi di fine Agosto.

Molti di noi si conoscono da tanto tempo, altri da poche settimane ma ieri dopo il “pranzo”, quando tutti sono usciti a prendere il meritatissimo e convinto applauso della sala avevano le lacrime agli occhi e le braccia al attorno al collo del nuovo amico e compagno di lavoro.

Si l’abbiamo fatto per la Scuola, perché in questi tempi bastardi e senza gloria che stiamo vivendo anche la carta igienica diventa un lusso, ma noi, anche se questo in molti ambiti è criticato, vogliamo dare ai nostri ragazzi una scuola allo stesso livello di quella che abbiamo frequentato noi e quelli prima di noi, una scuola che fornisca tutto il materiale didattico e le strutture che servono per garantire un livello di istruzione adeguato e dignitoso.

Per fare questo però sono necessari fondi che gli enti pubblici non riescono a garantire e allora ci siamo messi in gioco noi genitori dando il possibile e in certi casi anche l’impossibile.

E l’abbiamo fatto con gioia. E l’abbiamo fatto per questo proprio per questo.

E  l’abbiamo fatto anche per i nostri splendidi figli.

Tutti.

Tutti i nostri splendidi figli che ieri hanno gioiosamente invaso gli spazi che gli impagabili proprietari del Finis Africae ci hanno messo GRATUITAMENTE  a disposizione e sono stati “disinnescati” dalla MERAVIGLIOSA brigata di quelli di Animazione-in-Azione che avevano in mano un candelotto di dinamite che però non è scoppiato.

L’unica cosa che è scoppiata è stata la gioia dei ragazzi e la loro voglia di divertirsi: BRAVI BRAVI BRAVI A QUELLI DI Animazione-In-Azione.

Un pranzo tira l'altro. Raccolta fondi per le scuole a SenigalliaUn pranzo tira l'altro. Raccolta fondi per le scuole a SenigalliaAnimazione a Un pranzo tira l'altro

Si l’abbiamo fatto per la scuola e per i nostri figli, ma l’abbiamo fatto anche per noi perché il nostro tempo è questo e non un altro e il nostro tempo lo abbiamo messo in campo assieme alle nostre professionalità per costruire questa cosa grande così grande da essere irripetibile, lo sappiamo già.

Che non è mica il copritermosifone o la palestra comunque importanti…

Questa cosa grande è la voglia dello chef Matteo di mettere insieme i tasselli per fare in modo che gli errori siano limitati al minimo fisiologico, la sua passione infinita per il suo lavoro e gli occhi che brillano quando ha nella mano la ciotola di farina o il rasagnolo per insegnare al bambino come si stende una sfoglia.

Questa cosa grande sono gli occhi azzurri e lucidi dello chef Fabio che non ha nemmeno figli o nipoti che frequentano la scuola, ma non si è tirato indietro con la sua professionalità o la sua dolcezza nei confronti dei giovani cuochi della prima elementare e dell’ultimo anno d’asilo.

Questa cosa grande è l’energia contagiosa, la voglia di fare, la spinta a fare gruppo e a valorizzare le professionalità di tutti di Paola Chiola,  supportata dall’umorismo tipicamente senigalliese del buon Renzo che non centra niente coi Promessi Sposi o forse si.

Questa cosa grande è Loretta è la sua vitalità inesauribile e le sue settecento parole al minuto (molte delle quali in francese la plonge, tableau ecc ecc…) ma mai dette a casaccio. Una grande professionista. Una grande organizzatrice e una persona che definire sveglia e scattante è riduttivo.

Questa cosa grande sono i gelati di Iuri uno di quelli che parla poco, ma agisce molto. Un altro di quelli che non sa cosa vuol dire tirarsi indietro.

Questa cosa grande è l’allegria di Michela e Sonia due bei pilastri della cucina e del gruppo. Sempre pronte a ridere e a scherzare, ma anche a rimboccarsi le maniche quando c’è da lavorare.

Questa cosa grande è il maestro Ugo, il gigante buono che si adatta a fare tutto con il sorriso sulle labbra e la voglia di esserci per dare una mano.

Sala, bar, cucina… E’ un jolly di grande valore e uno che fa gruppo, uno che quando è la fine potresti anche pensare e chiederti:  ma chi glielo fa fare?

Questa cosa grande è Lucia la nostra capoclasse che conosco da 25 anni e non è certo una scoperta per me.

Anche lei senza tante enfasi fa un lavoro oscuro di amministrazione e coordinamento esattamente come quello che fa per la nostra classe.

C’è gente che ha minacciato di darsi fuoco qualora non si fosse ricandidata come capoclasse. Non parliamo poi della rivelazione Fabrizio Mosca il di lei marito che mi dicono voglia spodestare dalla guida della cucina lo chef dei chef Matteo Alessandroni.

Questa cosa grande è l’esuberanza travolgente della strana (ma mica poi tanto) coppia Andrea Gordini-Laura Sasso… uno schianto.

Mentre lui fa finta di lavorare, lei sta pian piano venendo fuori come la nuova Cristina D’Avena/Heather Parisi e intanto si disimpegna nelle più varie mansioni con un sorriso eterno stampato sul volto.

Questa cosa grande è Gianni Corleoni con le sue fulminanti battute e i suoi esilaranti aneddoti senigalliesi. Un grande anche lui.

Questa cosa grande sono tutte le maestre Simonetta in primis perché in fondo anche loro, tutto ciò che fanno per il Komitato, lo fanno fuori dall’orario di lavoro e a titolo completamente gratuito.

Questa cosa grande l’avete capito è il Komitato stesso e la bella amicizia e armonia che si sta creando.

Spettacolo e balli a Un pranzo tira l'altro a SenigalliaFoto di gruppo per il Komitato BiscottiFoto di gruppo per il Komitato Biscotti

Gli abbracci e le strette di mano di ieri ne sono la prova.

E le “recensioni” e i “feedback” di fine festa sono un termometro che non sbaglia.

Tutti abbiamo messo in campo le nostre professionalità, o i nostri hobbies.

Per quanto mi riguarda mi sono divertito tantissimo anche se in confronto ad altri ho fatto un centesimo di ciò che hanno fatto altri.

Mi sono divertito nel fare quel che mi piace di più ovvero la “comunicazione“.

Facendo le foto e il video sono entrato “dentro” l’evento e l’anima dei bambini, degli insegnanti e dei volontari come non sarebbe altrimenti stato possibile.

Per molti di quei bambini, come Gabriele o Giovanni quest’esperienza può essere stato un giorno indimenticabile piantato in mezzo a giorni difficili, e io se fosse per me questi giorni indimenticabili li spargerei a mani piene.

Perché anche questi bambini con handicap più o meno lievi sono una ricchezza per i nostri figli.

Perché come diceva il Maestro Manzi“Non siamo tutti uguali, l’importante è non arrendersi” e Gabriele o Giovanni che conosco più degli altri insegnano ai nostri figli che anche se non siamo tutti uguali e non partiamo tutti dallo stesso punto di partenza bisogna sempre guardare avanti che tanto ci sarà sempre un amico che ti darà una mano.

E andando avanti abbiamo trovato, questo bel Komitato i cui componenti magari non diventeranno amici per la vita, e si rivedranno forse tra qualche mese, ma di certo da oggi in poi saranno ricordati come il Komitato Biscotti che ha organizzato Un pranzo tira l’altro nel 2014 e 15 e 16 e 17…. e anche quando Arianna e Viola e Emma e Gian Marco e Roberto e Mario e Giovanni e Giada e Sofia ecc ecc si saranno sposati e avranno avuto figli magari organizzeranno ancora per i loro bimbi un pranzo o un biscotto che tira l’altro.

Perché un Komitato come il nostro, dovrà diventare sempre di più l’anima del nostro quartiere e delle nostre scuole.
L’anima. Perché senza anima tutto è morto. Come dice la parola “inanimato” e noi l’anima ce l’abbiamo messa, insieme al cuore e a tanta testa.

Perché una comunità avrà sempre bisogno di un Komitato come il nostro per diventare un fiore, un arbusto o una albero con radici inestirpabili all’interno di questo quartiere o di questa città che amiamo molto.

Grazie a tutti insomma, anche a tutti quelli che non ho nominato per ragioni di spazio.
Grazie inoltre a tutte le autorità intervenute, il nostro sindaco Maurizio Mangialardi, il sindaco di Ostra Vetere Luca Memè,  il nostro ViceSindaco Maurizio Memè ma più di ogni altro a colui che per primo ha dato fiducia al nostro chef quando tutto è iniziato sei anni fa…
Grazie quindi a Mario Cavallari, il  “preside” sempre presente alle nostre iniziative, anche lui con poche parole, con gli occhi lucidi e con il cuore pieno di gioia.
Grazie davvero per questa esperienza per me indimenticabile.

Il Sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi a Un pranzo tira l'altroFoto di gruppo per il Komitato BiscottiTodos Locos, Roberta Live e Gabriele Carbonari a Un pranzo tira l'altro

Simone Quilly Tranquilli a nome anche di Consuelo, Arianna e Viola

Nota di Redazione
Contrariamente a quanto pubblicato erroneamente, rettifichiamo l’autore delle foto: si tratta di Paolo Fornaroli

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