“Robe da pazzi” su FB: provvedimento disciplinare per un dipendente comunale
L’uomo avrebbe commentato con queste parole un articolo sull’operato dell’amministrazione senigalliese
“Robe da pazzi”. Sarebbe questo il commento postato su di un noto social network, costato un provvedimento disciplinare ad un dipendente comunale senigalliese, che ora rischia la sospensione dal suo posto di lavoro.
La frase incriminata risalirebbe ad alcune settimane fa anche se il provvedimento è stato avviato solo in questi giorni. Il commento sarebbe rimasto a dir poco indigesto all’amministrazione senigalliese: lo stesso primo cittadino Maurizio Mangialardi, durante l’ultimo consiglio comunale, avrebbe definito la frase ‘un comportamento non semplicemente critico, ma denigratorio nei riguardi dell’operato comunale e quindi non accettabile‘.
Aveva fatto molto discutere negli scorsi giorni il nuovo regolamento adottato e poi, subito rimodificato, riguardo la presunta ‘norma bavaglio’ che obbligava i dipendenti comunali ad osservare scrupolosamente il divieto d’ufficio, non divulgando alcuna informazione inerente all’attività lavorativa.
Il regolamento è stato poi modificato con l’aggiunta della nuova clausola proposta dal Coordinatore Civico Paradisi ed approvata recentissimamente, che nello specifico recita: “Salvo il diritto, fuori dall’orario di lavoro, di esprimere anche in forma critica, il proprio pensiero in relazione all’operato del comune”. Il concetto è quindi: Si alla critica, no all’offesa.
Resta da vedere se l’amministrazione, nonostante sia stata non poco irritata dall’esternazione del suo dipendente, decida di soprassedere o meno sull’episodio.
Siamo al gulag in una nazione che si definisce democratica
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