“Il mio marzo”, mostra fotografica delle donne di Senigallia
Dal 8 al 29 marzo 2014 le donne protagoniste con i loro scatti di una mostra sulle problematiche femminili
Nell’ambito delle iniziative dedicate alle donne il Consiglio delle Donne organizza una mostra fotografica dal titolo “Il mio marzo“. Si tratta di una particolare esposizione a cui possono partecipare nel corso dell’intero mese tutte le donne che vorranno contribuire alla riflessione su alcune problematiche femminili.
I temi scelti sono quelli cari a tre artiste attive fin dagli anni Settanta sui temi al femminile: Shirin Neshat che affronta la condizione della donna iraniana, Vanessa Beecroft che denuncia i disturbi alimentari femminili causati dal desiderio di piacere ed infine Marina Abramovic che mostra il dolore fisico e psicologico a cui le donne sono sottoposte.
Le tre artiste saranno poi messe a confronto in un incontro dal titolo “Arte a parte: tre artiste contemporanee a confronto“, previsto per domenica 30 marzo ore 17,00 all’Auditorium San Rocco, a cura della Prof.ssa Anna Pia Giansanti.
In quell’occasione tutti i lavori pervenuti durante il mese di marzo saranno esposti al pubblico in una mostra arricchita da istallazioni di poesie dell’associazione culturale nel Verso Giusto – Senigallia Poesie.
Per partecipare all’evento è sufficiente inviare le fotografie all’indirizzo info@photomood.it oppure consegnarle direttamente, in formato 20×30, presso lo studio PhotoMood in piazza Saffi. L’esposizione delle fotografie pervenute sarà curata dalla fotografa Francesca Ferrati. Per dare maggiore risalto all’iniziativa durante tutto il mese di marzo, dal 8 al 29, le fotografie saranno esposte in alcuni dei luoghi più significativi della nostra città.
Per maggiori informazioni sulle modalità di presentazione delle fotografie, contattare: consigliodelledonne.senigallia@gmail.com oppure info@photomood.it Di seguito una sintesi delle tematiche artistiche di Shirin Neshat, Vanessa Beecroft e Marina Abramovic, per approfondire il tema delle fotografie da presentare.
Shirin Neshat è un’iraniana educata in occidente che ha potuto per questo guardare con obiettività alla condizione femminile nell’Islam. Con la sua ricca produzione artistica (fotografie, documentari e film) ha evidenziato le contraddizioni vissute dalle donne iraniane, costrette dai loro uomini al silenzio, alla non partecipazione sociale e politica, ma, contemporaneamente, militanti armate per devozione al proprio dio. Sono nate così immagini provocatorie che mettono in discussione la religione, il fondamentalismo e il ruolo delle donne nel Medio Oriente.
Vanessa Beecroft affronta invece un tema tutto occidentale, quello dell’anoressia. Anoressica nell’adolescenza, ha dedicato gran parte della sua attività artistica a fotografie e performances che parlano delle ossessioni femminili legate alla bellezza fisica. Il suo messaggio è chiaro: si riferisce alla costante preoccupazione dell’universo femminile di piacere, di raggiungere un’immagine di sé, imposta dai media, a costo di ogni sacrificio. Questo può portare all’omologazione e alla privazione di identità ma può anche giungere a drammatiche conseguenze come la paura di invecchiare e l’anoressia.
Marina Abramovic, una delle esponenti più note della Body Art, ha scelto il proprio corpo come oggetto della sua arte, mettendosi in gioco e indagando i confini estremi della resistenza fisica e psichica, naturalmente scandalizzando e facendo discutere. Questo per dimostrare a sé e agli altri quanto una donna sia in grado di sopportare il dolore e come possa riuscire, se lo vuole, a superare tutte le paure. Il suo immolarsi alla violenza e al dolore è stato un immolarsi per tutte le donne che subiscono sofferenze fisiche o psicologiche all’interno del nucleo familiare o nella collettività.
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!