Intervista a Marcello Liverani, neo candidato a sindaco di Senigallia
Alle prossime elezioni comunali del 2015 si presenterà alla guida della lista Nuova Senigallia - VIDEO
Ai pazienti lettori che hanno appena iniziato a scorrere la cronaca del mio incontro con Marcello Liverani, vorrei suggerire, di iniziare la consultazione dal fondo della pagina. Più precisamente con l’ascolto del video. Questo perché è da lì che poi comincia il tutto.
Intanto sarebbe interessante sapere se questa campagna elettorale rientrerà o meno, nel Guinness dei primati, considerando quanto tempo prima dei consueti due, tre mesi, questa è partita invece con oltre dodici mesi di anticipo. E devo dire neppure tanto in sordina. Evidentemente Marcello Liverani non riusciva più a trattenerla e gli è scappata facendo scoppiare, per tempo, questa nuova “guerra” per la conquista della nuova poltrona da Sindaco per il quinquennio che verrà. Per il momento però mi sembra si sia arroccato nella famosa fortezza del “Deserto dei Tartari”.
All’orizzonte nulla di nuovo o tante cose vecchie che oramai sono talmente entrate a far parte del panorama comunale, che solo un occhio critico o presunto tale, come quello di Marcello Liverani, è in grado di trovare, estrapolarle, renderle pubbliche e magari anticipandocene qualche soluzione per quel consenso in più, che potrebbe decretare il vincitore ed il vinto di questa tenzone politica.
Al momento l’unico “nemico” che, mancando ancora altri concorrenti per quell’unica sedia, è, nel bene e nel male, come sempre, l’Amministrazione Comunale.
Ed ecco il contenuto di circa due ore di una conversazione (che ci si creda o meno) assolutamente non preparata. In fase di stesura, ho sintetizzato solo le mie domande:
L – Permettimi Franco, prima di iniziare l’intervista, di rivolgere un sincero e caloroso ringraziamento alla Netservice in toto, per l’egregio lavoro svolto nella creazione del mio “sito” (www.marcelloliverani.it). Devo dire che ho ricevuto molti complimenti da parte di coloro che vi sono entrati come visitatori. Complimenti che non mi appartengono e che quindi mi sento in dovere di girare ai ragazzi di SenigalliaNotizie.it. Infatti sono loro che si sono adoperati alla completa concretizzazione di ogni cosa, con un’immensa certosina pazienza per realizzare quanto io avevo loro, solo minimamente accennato. Veramente tutti giovani professionalmente preparati di cui il binomio Winter-Mariselli, meritorio anch’esso della gestione di cotanto team, può andare solo che fiero. Di nuovo un grazie a tutti.
G – Dopo i tuoi ringraziamenti, riprendiamo la chiacchierata, la parola intervista non mi piace, con un piccolo rimprovero che però ti devo fare. Tu mi hai rubato il “mestiere” che esercitavo nella rubrica “Diversamente Giovani“: la voce del cittadino “protestante”. Non ritieni che siano argomenti troppo leggeri da lasciare al cittadino della strada e non argomento da Candidato Sindaco? A me ogni volta che sollevavo la domanda rispondevano che non ci sono soldi!! E lì, quelle rare volte che rispondevano, terminava tutto. Io mi sono allora arreso. Anche perché non concorrevo per un posto “in cielo”, ma tu?
L – Se tu hai avuto modo di leggere qualche cosa del programma che abbiamo messo on-line avrai visto che abbiamo 5 priorità. Te le dico proprio nell’ordine: Turismo, Urbanistica, Viabilità, Edilizia Popolare e Sicurezza.
Nell’ordine il Turismo, perché il turismo? Noi pensiamo, poi verremo smentiti oppure no, che il rilancio di una città come Senigallia, passi dal Turismo! Quindi abbiamo in essere un progetto di turismo, che se dico abnorme, qualcuno si può mettere a ridere, perfetto, quando lo leggerete capirete il perché. Non si tratta solamente di fare turismo perché porto quell’evento lì, no il progetto sul turismo riguarda la città, riguarda l’Urbanistica, quindi c’entrano i parcheggi, c’entra la viabilità, c’entrano i servizi che è anche quello di portare i cani in spiaggia. Faccio un esempio: c’entrano gli eventi, c’entra di avere dei posti dove fare gli eventi che Senigallia non ha perché fanno solo delle cose all’aperto quindi sfruttabili per due mesi e mezzo tre, ma poi l’inverno? Manifestazioni, grossi concerti, non abbiamo se non quel cubo di Rubrik che io uso chiamarlo così che è La Fenice che non mi piace e niente più. Quindi abbiamo anche in essere questa cosa qui, ma principalmente abbiamo a Senigallia un Target che Senigallia che in 70 anni non ha mai avuto per quanto riguarda il turismo. Io usavo una battuta fin da quando ero ragazzo – che cosa vuole fare Senigallia da grande? Che cosa deciderà di fare ? – Non ha ancora deciso. E’ un turismo, per carità, che so che hanno approvato delle manifestazioni per questa estate, belle sicuramente, però sono piccoli faretti accesi, non messi in un progetto globale. Senigallia deve riuscire a campare di turismo per 365 giorni. Noi abbiamo un progetto che prevede l’utilizzo di Senigallia sotto la forma turistica per 365 giorni con un target ben preciso. Un target che va a prendere determinate cose, poi le scoprirete man mano. Come esce fuori il progetto da un’idea di un cittadino normalissimo come te e come me. Noi riceviamo tantissime mail e tantissimi cittadini si sono preposti con le loro idee che abbiamo vagliato e che alcune abbiamo ritenuto valide e con loro con la persona le stiamo portando avanti, perché non siamo politici, non rubiamo le idee a nessuno. Tu vieni, mi porti un progetto, se io penso che sia valido, io ti dico OK vieni lo metti giù per noi, con noi. Ed abbiamo questo progetto che sarà una cosa enorme. Da lì partirà tutto.
Urbanistica e Viabilità sono le altre due cose, altre due priorità, la seconda e la terza. La Viabilità sono le strade, ma non solo. Io giro tanto e rompo tanto le scatole, lo so, me lo dicono da quando sono piccolo: ad esempio a Senigallia abbiamo una marea di cartellonistica sbagliata. Non lo so quanti ce ne saranno. Non so quanti se ne sono accorti. Spesso il Comandante dei Vigili deve correre per far levare un palo metterne un altro perché c’è stato un errore, gira di quà ma c’è il senso unico, capitano queste cose. Quindi abbiamo in essere anche un riordino della cartellonistica con la viabilità. Vi siete resi conto che a Senigallia per fare 100 metri ti fanno fare 2km e mezzo con la macchina? Quindi inquinamento, consumiamo la macchina, tempo perso inutile. Un’altra cosa rimettersi lì e rifare l’intera viabilità di Senigallia. Anche questa è un’idea non del sottoscritto, di qualche cittadino che ce l’ha sottoposta, che l’abbiamo valutata, l’abbiamo controllata, siamo andati in giro, non era sbagliata. Ok ed ora c’è qualcuno che ci sta lavorando su questa cosa.
Quarta priorità l’edilizia popolare. Abbiamo, a fronte di una serie di domande di abitazioni popolari, pochissime case. Dalle nostre stime, mi posso sbagliare, dovremmo costruirne 200-300 per poter soddisfare tutti. Sono state facili alcune battute di chi mi ha scritto – tu vuoi dare le case solo agli italiani, sei razzista – assolutissimamente, noi vogliamo dare la casa a tutti. Purtroppo le attuali leggi italiane vanno un po’ più a favore, diciamo, per gli extra-comunitari, quindi in una graduatoria loro che hanno molti figli, riescono sempre a stare a galla. Io non voglio escludere loro, ma voglio darle anche agli italiani. Quindi qual’è il sistema per ovviare a questo? Le costruiamo in modo da soddisfare tutte le domande. Penso che non sia una cosa complicata!
Ed in ultima la Sicurezza. Qui sono un po’ polemico perché continuiamo a leggere che il Sindaco continua a dire che tutto è nella norma, che Senigallia è tranquilla, che Senigallia è sicura, ma ogni giorno sul giornale vediamo che non è così. La gente ha paura e questa sicurezza fino a due anni fa, tre, c’era ed adesso non c’è più. Non è una colpa della nostra Amministrazione, lungi da noi dare una colpa a loro che in questo momento c’è questa non sicurezza e che ciò sia una loro causa, no! La crisi l’ha sicuramente portata ma non si è fatto niente per combatterla e ci sono i mezzi per combatterla. Partiamo dai parcheggiatori abusivi, dagli scippi. Il giorno del giovedì al mercato è un dramma per le signore anziane. Purtroppo è un dramma! I poliziotti di quartiere sono pochi, le persone che girano in borghese sono poche e non si è pensato di fare un piano di sicurezza un pochino più tosto per cercare di abbassare certe questioni. E’ impossibile eliminarle ma sicuramente le possiamo abbassare. Se sono cento casi, forse riusciamo a portarli a settanta”.
G – Tu hai scritto che – i pilastri fondamentali su cui si fondano l’azione ed il pensiero del nostro programma sono pochi ma chiari: Onestà, Fiducia, Qualità, Trasparenza, Benessere e Dignità – permettimi di fare l’avvocato del diavolo, sono anche parole condivisibili, ma non pensi che di questi tempi le parole e le frasi fatte siano troppe ed ad onor del vero queste mi ricordano un po’ troppo il credere, obbedire e combattere. Per carità, analizzate una ad una sono tutte belle parole, ma forse destinate a lasciare il tempo che trovano? Tu in che modo pensi di renderle attuabili?
L – Intanto posso dirti che fanno parte dei miei principi! Rispondo alla tua domanda. Tu chiedi come fai? E’ chiaro che è una valutazione personale. Io ho iniziato questa avventura avendo delle conoscenze a Senigallia però ovviamente non come adesso. Ho fatto un lavoro particolare. Come sai ho fatto un lavoro per 32 anni a Monte Citorio nelle stanze dei bottoni più rossi possibili, quindi un po’ sono scafato, immagino, lo spero, penso, saranno gli altri poi a dirlo, quindi una certa praticità a trovare queste persone penso di averla. E’ un anno e mezzo che parlo con tantissimi cittadini, ogni giorno ne incontro e qualche volta mi è capitato di incontrarne qualcuno che io ho giudicato un gradino superiore alla media, diciamo. Non che gli altri siano stupidi, per carità. Da lì un approccio più continuo fino ad arrivare alla domanda classica “che dici se…?” Qualche volta la domanda spaventava, qualche volta no. La persona che hai dietro alle spalle ne è una dimostrazione. Trovato per caso, parlato e dopo un po’ di tempo fatto una certa domanda, rimasto un po’ spaventato all’inizio, però adesso è uno di quelli che se non è l’anima del gruppo, poco ci manca.
G – Indubbiamente sono esperienze in cui “acquisti” e lo dico per esperienza personale!
L – Certo che le persone che ho scelto le ho scelte secondo un mio criterio, spero di non sbagliarmi. Ma se Marcello Liverani si sbaglierà viene davanti alle telecamere e lo dice – scusate ho sbagliato – Non sono un politico, è questo che voglio dire, sono un cittadino come tutti quanti noi. perché non dire che ho sbagliato? Cosa c’è di male? Non esiste una persona che non sbagli. Siamo tutti con dei piccoli difetti! L’importante che siano fatti in buona fede.
G – Ad un certo punto della bozza di programma parli di “tagli” allo stipendio di Sindaco ed Assessori per devolverlo al comparto del sociale. Io personalmente non ritengo che sindaco ed assessori prendano tanto, eventualmente se dovessi contestare, contesterei più la bontà del lavoro che essi svolgono. Comunque me ne puoi e vuoi parlare più dettagliatamente?
L – Il discorso è questo: io parlo di un 30% in meno per gli eletti (NdR: Assessori) eventualmente con la mia lista Nuova Senigallia. Ti articolo la risposta. C’è la crisi, mancano i soldi. I soldi mancano per gli sprechi e nel Comune, come nel Governo nazionale, avvengono. Solo quello è il problema! Cominciamo a tagliare tutti i manager di questo Comune, come sono da tagliare tutti i contratti dei telefonini, cosa che ha fatto solo l’Assessore Campanile e che non ha fatto nessun altro. L’Assessore Campanile ha il mio plauso per questa cosa e so per vie traverse che aveva detto anche agli altri di farlo, ma non l’ha ascoltato nessuno. Ma ti stavo dicendo che è problema di crisi, si fanno tanti tagli, giustamente dentro ci sono anche le famiglie, questo è un piccolo impegno, ma per quanto riguarda il sottoscritto io ho una buona pensione, non la nascondo, la si può vedere sul sito Governo.it e la trovate, non c’è problema, e quando mi son tenuto 1.500€ di spese, forse anche meno, poi vediamo, penso per me non ci sono problemi. Per gli assessori è un piccolo impegno che loro prendono con me a mano a mano che arriveranno, qualcuno è già arrivato, c’è questa piccola cosa nonostante che quello che tu hai detto meglio di più che una questione di lavoro. Gli Assessori lavorano, ci mancherebbe, anche tanto. Questo Comune ha sbagliato, e lì si mascherano cose fasulle, nei regolamenti. Tu lo sai quanto prende un Consigliere in una seduta del Consiglio? 26 € netti. Può stare due ore come ne può stare nove, a fare che? Alcuni discutono, altri sono impegnati con tablet, telefonini ed allora mi sembra un attimino che ci sia qualche cosa da rivedere. In primis proprio il regolamento. Una delle cose che ritengo aberranti è gestire appalti, contratti, consulenze, oltre il mandato del Sindaco. No, mi dispiace, perché colui che viene dopo non può trovarsi qualche cosa di vecchio. Così ora devono fare un appalto, non ce l’ho con la persona dell’appalto, e questo va dal 2014 al 2019, nel 2015 abbiamo le elezioni, dovesse cambiare il Sindaco e la Giunta, quello nuovo deve subire quello che trova dal precedente. No. Tutti i contratti, tutti gli appalti devono andare a naturale scadenza con il mandato del Sindaco. Penso che sia normale questo. Quello nuovo può benissimo prorogare senza nessun problema, ci mancherebbe. Non è una lotta che vogliamo fare contro qualcuno. No. E’ una questione di coerenza, perché se viene Franco Giannini e ha un modo diverso di gestire quella questione, ma si trova quell’appalto lì non lo può gestire. E questa è una cosa importante!
G – Qui ho una domanda “brutale”, ma la risposta non me la dai. Mi sono appuntato – Si Marcello, è tutto molto bello quello che scrivi, ma i soldi dove li prendi?
L – Per fare che cosa ?
G – Per fare tutto quello che ti sei proposto. Già in campagna elettorale per come la vuoi fare tu, lunga e continua, assillante!
L – Escono dalla tasca mia e non devo rendere conto a nessuno. Non ho un Partito alle spalle. Loro hanno i partiti. Io penso che la mia più grossa difficoltà sia solamente questa. Loro faranno un milione di manifesti ed io ne farò mille. Questo sicuramente è un difetto, poi qualcosa può darsi possa arrivare, perché in campagna elettorale ci sta chi può finanziare qualche cosa, il resto ci penserò io, ma quello è l’ultimo dei miei problemi anche se so che è un problema. Io conto che al momento di andare alle elezioni di aver raggiunto singolarmente, attenti a quel che dico, tutti gli elettori di Senigallia. Elettori che se non vado errato sono 36 mila. Fino ad adesso ne ho raggiunto 8 mila. Uno per uno singolarmente, parlandoci. E’ un lavoro che non avete idea, un anno e mezzo che ci sto sopra, domani ne incontro tre, quindi dove non ce la faccio con i soldini dei partiti ho altri mezzi. Poi dici i soldi per il programma, immagino. Investimenti dei privati e tagli abissali nel Comune. Ma per abissali intendo, via tutti i contratti da manager. L’ho scritto quindi non mi vergogno, non mi verranno voti dalle Lobby e dalle caste, via i manager, via le consulenze, via tutti i contratti dei telefonini come dicevamo prima, via tutti gli sprechi immaginabili e sono già tanti soldi risparmiati. Investimenti di privati, finanza a progetto su tutto ciò che potrà essere utile per Senigallia con lo scopo di creare lavoro di dare sostanza a Senigallia non per arricchire lobby o caste. Posso fare un esempio ed essere cattivo? Ti offendi se lo faccio? L’ho criticata e l’ho scritto questi giorni: spacciare l’aumento di due piani degli alberghi per un rilancio del turismo penso che sia non una cosa abominevole, di più! una presa in giro per i Senigalliesi onesti e non. L’ho scritto anche l’altro giorno su un articolo che ha fatto Ceresoni. Non ci sto a queste cose. Il Bilancio del Turismo parte da tutta altra cosa, non per i due piani in più. E sapete come va a finire questa cosa, io ve la anticipo adesso, poi ne parliamo tra un po’ di anni. Questi due piani in più rimarranno vuoti perché gli albergatori si lamentano adesso che hanno le stanze vuote. Allora fatemi capire o hanno detto una bugia o è la verità. Se è la verità le stanze rimarranno vuote con due piani in più e fra due anni che richiesta arriverà? L’ennesima di cambiare, di fare un’altra variante per magari destinarli ad appartamenti privati per recuperare i soldi e le spese dell’investimento fatto. Ne parliamo tra qualche anno! Non siamo stupidi o perlomeno io non lo sono. So come si muovono le cose. Non mi venite a menare il can per l’aia.
G – Vogliamo parlare di Servizi sociali, privatizzazioni delle Farmacie, dei cimiteri?
L – Se lo vuoi sapere sono contrario alle privatizzazioni, io. Per lo meno quelle del cimitero se non gestite sempre con un contratto particolare. Lì posso capirla perché i cimiteri si costruiscono con la finanza a progetto. Chiaramente il privato che non ti chiede una lira, in cambio ti chiede qualche cosa. Però quel qualcosa lo stabilisci con me. Non mi puoi fare prezzi particolari, così come la gestione dei parcheggi. Attenzione è un bene come adesso la vendita dei negozi del Palazzo Gherardi, io sono contrarissimo. Quello è un mio bene che io devo trovare il modo di sfruttare. Perché dare una farmacia ai privati che ho delle entrate anche in positivo? fatemi capire! Che cosa mi viene da pensare, che c’è qualche cosa che dietro. Mi spiace!
G – Ma sui loculi, in caso di privatizzazione, poi ci sarebbe il carico dell’IVA che ora non c’è.
L – Apposta ti ho detto che basta mettersi al tavolino, io capisco il privato – io ci devo entrare e guadagnare – io capisco, hai ragione ed allora anzichè per 15 ti do la concessione per 25 anni, ma non mi puoi caricare il cittadino normale di un costo che con me non avrebbe. Prenditi 10 anni di più di concessione, non ho problema a dartelo. Ecco il buon senso nella politica dove sta.
G – Come pensi di gestirli? Nel senso che magari già sono stati fatti degli errori e immagina che non si possa tornare indietro.
L – Quello che troverò è difficile darti una risposta, proprio perché sono onesto, non sono opinioni e quindi non verrò a dirti una cavolata sulla risposta. Su quello che troverò cercheremo di mettere le mani dove possibile. Può darsi che su qualche cosa non possiamo mettere le mani. I contratti che troverò li dovrò tutti assolvere. Se poi non potrò fare una cosa istituiremo un canale tematico un po’ particolare, non il sitarello che ha adesso il Comune. Ogni giorno il Sindaco o chi per lui scriverà – c’è questo problema, abbiamo fatto questo, non siamo riusciti a fare quest’altro – avrò quindi una problematica di questo tipo e la dirò. Purtroppo qui non possiamo fare niente, è una situazione pregressa che troviamo, potremmo promettere la volta dopo di cambiarla, ma se non possiamo fare niente lo diremo tranquillamente, porteremo le prove con i documenti on-line, non abbiamo di questi problemi. La partecipazione di cui oggi tutti si riempiono la bocca, non è che è poca: da parte di questo Comune, onestamente non solo di Senigallia, è inesistente. Quelle quattro delibere stupide che sono messe on-line, non è la “partecipazione”. Noi per partecipazione intendiamo tutt’altra cosa. Noi faremo anche i referendum sulle varie decisioni sul territorio. Per avere una direttiva. Non saranno referendum chiaramente che mobiliteranno, però, sai, se mille persone mi dicono – Ohh, ma che sei matto a fa quella cosa – beh devo tenè conto che mille mi hanno detto così, è chiaro! E noi istituiremo anche questa piccola cosa.
G – Mi hai parlato proprio di partecipazione ed io me lo ero proprio segnato di farti questa domanda sul che cosa vuol dire per te essere un “Movimento Partecipativo”? Molti ne parlano poi all’atto pratico…
L – Io penso che l’aver messo, l’aver dato la possibilità ai cittadini di Senigallia di scrivere loro il Programma, che è la cosa che stava già avvenendo, questo te la dico, ti lancio questa cosa, stava già avvenendo.
G – beh una cosa normale, perché non fate questo, perché non fate quello…
L – Beh, oddio, proprio normale non è, perché noi abbiamo ricevuto tante, tantissime persone che avevano delle idee, ed hanno voluto parlare con noi. Ci siamo resi conto che questo Programma stava venendo fuori con la voglia dei cittadini e non ti dico che tutto quello che ci hanno detto ci sta, perché è chiaro qualcuno ci ha detto qualche cosa irrealizzabile o molto personale chiaramente, anche se in buona fede, niente in malafede. Ed allora abbiamo detto facciamolo, noi abbiamo delle linee guida nel nostro programma che abbiamo messo. Scrivetelo voi tutti quanti, più participativo di questo?
G – Io te l’ho chiesto perché io sono rimasto a quel famoso Bilancio Partecipativo che è rimasto…
L – Non l’ha fatto nessuno, non esiste, il Bilancio Partecipativo non c’è. Se tu vai in Comune, loro hanno un librone di questa portata. Lo sai quanto ti ci vuole per leggerlo tutto? Quello a Monte Citorio era alto così, provate a leggerlo se ne siete capaci. Partecipativo significa mettere tutte le pagine on-line avanti e dietro, è anche Un lavoro duro da fare però ci sono anche altri sistemi.
G – Ti accennavo prima al problema Cultura. Quali sono i vostri progetti, programmi per la sua incentivazione, che poi, almeno io, la ritengo molto legata al fattore Turismo?
L – Si, rientra anche quello in un programma di turismo a livello di mostre e tutto quello che viene inteso per valorizzazione del territorio.
G – Mostre si, ma come le vorreste attuare, perché anche oggi le mostre si fanno…ma le mostre sono un po’ sempre quelle e con i soliti personaggi…
L – E’ un problema che sta curando una certa persona. Ti rispondo per quello che so. Ci sarà un qualcuno che curerà questa cosa con un’Agenzia di Eventi che porterà tutto ciò che è Cultura. Ma non è solo una mostra per Cultura, è Musica, può essere un cantante famoso, può essere una mostra che si va a vedere collegata con il nostro territorio. Può essere un cambiamento di lezione nelle scuole. E qui sono un pochino più preciso, perché è una cosa che ho fatto proprio io. Io mi ricordo di aver studiato Educazione Civica appena appena quando andavo a scuola. Io, 55 anni, pensa quanto tempo. Non posso rimettere Educazione Civica, perché chiaramente non sono il Provveditorato, però posso fare determinate cose. Le scuole all’Estero iniziano dalle elementari avendo un pezzetto di territorio a fare i corsi di scuola guida, un pò per gioco, con i bambini, non so se lo avete mai visto? Già il bambino inizia per gioco con le viuzze, il cartello, lì mi devo fermare, devo far passare il pedone, ed anche questo a casa mia si chiama “Cultura”. Idem per l’Educazione Civica è possibile insegnare un senso civico fin da piccoli. Non buttare la cartaccia. Capisco che può essere da qualcuno ritenuta una stupidaggine, ma credo che non lo sia.
G – Quindi se ho capito bene, ti affideresti ad una Agenzia?
L – E’ un’Agenzia di eventi che ti porta tutto, sia la Cultura che l’Evento di grido, la cosa bella, lo spettacolo.
G – E per il turismo che cosa vedi nella sfera di cristallo del futuro di Senigallia?
L – Intanto noi il Turismo lo vediamo in un periodo temporale di 12 mesi. Un piano che prevede una serie di eventi in tutti i 12 mesi. Si tratta di programmare degli eventi particolari e belli da portare a Senigallia. Ci sono tante persone, anche famose, che sono delle eccellenze, prendi Guenci, prendi Costantini, solo per dirne due, e non siamo stati capaci a mettere su degli eventi. Abbiamo Mauro Guenci con una pista bella, tra parentesi, giusto qualche ritocchino, i Campionati del Mondo li hanno fatti a San Benedetto mi pare, o Ascoli?
G – Non ci sono ancora, mi sembra, spogliatoi, docce, sala stampa, cose che per certi campionati sono assolutamente indispensabili.
L – Si infatti sono tutte da fare. Sono le incompiute della nostra politica. Ma io un Mauro Guenci lo devo “sfruttare”. Guenci è una persona che ha delle idee belle, non trova risposta nel Comune. Ma come lui ce ne sono tanti altri. Ci sono personaggi grossi che fanno spettacoli che vorrebbero venire a Senigallia. Persone che vengono a costo zero ma non ti danno neanche la possibilità di svilupparle a costo zero perché nella politica non c’è il loro guadagno, ritorno, e quindi non si fa. Mauro c’ha degli oggetti che non avete idea, è incavolato nero: dice c’ho gli sponsor, c’ho tutto, perché non mi date una mano a mettere in piedi questa roba? Vedi i cittadini quante idee hanno? Ripeto, la Politica non li ascolta solamente perché non trova il suo interesse. Vengono ascoltati solo quando c’è il suo interesse. No, non è questo il modo di andare avanti. Noi lo vogliamo cambiare. Ritornando al discorso iniziale, abbiamo in progetto di realizzare due tensostrutture da utilizzare tutto l’anno. Diciamo che le zone sono state quasi identificate. Perché anche lì tocca sedersi e vedere le problematiche ed eventualmente risolverle. Quindi le idee ci stanno! D’estate, a chi viene a fare una vacanza al mare e prende l’albergo verrà abbonata la spesa del parcheggio. Una piccola cosa che però invoglia il turista.
G – Legato al problema Turismo, va di traino quello dei Trasporti. Che cosa mi racconti?
L – Siamo stati chiamati da qualcuno che gestisce i trasporti e ci hanno fatto vedere come funzionano i trasporti a Senigallia. Dire che sono pietosi è poco. E’ vero che ci sono dei tagli che sta a fare la Regione e più di tanto non si può spendere, ma diciamo di stare dentro quel preventivo, hai mai fatto le corse giornaliere con i vari pullman? Avanti e dietro, bus vuoti che si riempiono ad un solo orario al giorno. Allora è un problema di organizzazione, ragazzi! Queste corse allora vanno ridistribuite in maniera diversa.
G – E mettere dei bus per sole corse bagnanti dall’entroterra esempio Jesi-Fabriano, come li vedresti?
L – Quello che hai suggerito tu di andare a prendere i bagnanti giornalieri a Jesi o Fabriano è un’idea. Basta dire che sappiamo che viene questa invasione? allora ci mettiamo 3 pullman, 54 persone ognuno, o ne mettiamo due per quanti costoro sono, vediamo, si tratta di organizzarsi. Ma se queste cose non le facciamo. Poi avresti meno traffico, avresti più parcheggi disponibili! Ma tu Franco vedi, hai usato il buon senso, ma, del resto, non sei un politico!
G – Ci sarebbe da parlare del Piano Cervellati, piste ciclabili, ecc, ma tu mi hai detto che rientra nel dettaglio di altre voci di cui abbiamo già parlato…
L – Vai, vai, vai. il Piano Cervellati lo rifacciamo completamente o meglio lo andremo a rimodulare. Abbiamo tante lamentele, non concepiamo noi che lo abbia fatto uno che non è di Senigallia. Anche qui di architetti, ingegneri Senigallia ne ha una tombola e “pre pa ra tis si mi”. Gente che è nata e che ha vissuto a Senigallia. Quindi lo devono fare qui a Senigallia. Non deve venire il nome di grido da fuori. Cervellati è sicuramente un genio, tanto di cappello, ma la realtà di Senigallia penso che la conosca meglio qualcuno di Senigallia. Quindi lo rifaremo. Ti dico subito una cosa che è piaciuta ai commercianti, chiaramente. Noi siamo per gli arredi urbani, cosa che questa Amministrazione ha levato, a cominciare dalle pedane dei vari bar. A noi non piacciono le pedane dei bar, a noi piacciono gli arredi urbani che permettono di lavorare, che sono un pochino diversi. Noi, io ho girato il mondo, ho girato l’Europa, dovunque vai ci sono delle cosette carine tutte chiuse che gli arredi urbani in linea ed in stile con il posto, la piazza dove sta che danno la possibilità di lavorare ai bar. Ti faccio io una domanda molto semplice, ma quello schifo di quei due ombrelloni in mezzo a Piazza Roma, che fanno parte di un bar è una cosa bella? Non sarebbe più carino una strutturina in sintonia con la piazza fatta dagli architetti con le regole che diamo noi Comune, chiaramente? Non è più carina, che anche con la pioggia permetterebbe l’ingresso delle persone e quindi permette di lavorare? perché non farlo? perché questi continui divieti di Senigallia? Noi siamo un po’ più aperti, ma con le regole, attenzione. Io vengo da destra le regole quindi io ce l’ho per natura, però sono più liberi, più possibilità di creare lavoro, di dare lavoro. Cervellati ti dice anche che viti devi usare, è assurdo!! Idem per il piano degli arenili. Lo sdraiamo e lo rifacciamo. Ma lo rifacciamo con i bagnini, con i quali stiamo già parlando e ci hanno fatto le loro richieste e ci hanno detto secondo loro che cosa vogliono e dico onestamente che non tutto ci è piaciuto, perché è normale, no, ma un buon 70% è attuabilissimo. Un 30% ci sono sembrate richieste un po’ strane. Non faremo costruire, qualcuno pensa chissà a che cosa, no, non faremo costruire. Gli daremo modo di lavorare in maniera più tranquilla. Apriremo le spiagge, questo lo puoi dire, 12 mesi l’anno. Sarà problema del bagnino aprirla e chiuderla quando lo vuole lui, ma se c’è una bella giornata come c’è stata la domenica scorsa e vuoi far giocare qualcuno sul campo di pallavolo lo potrai fare perché non ti faremo levare i pali.
G – E che mi dici sulle barriere architettoniche?
L – E’ un punto del nostro programma. Non c’è proprio a Senigallia. Zero, zero. Attenzione, non so se la sai, te la dico. Per quanto riguarda il Centro, roba di pochi giorni fa, un commerciante è andato in Comune. Ha detto, metto la pedanina, sono obbligato a mettercela da una legge, e si è sentito rispondere, si ma se la metti mi devi pagare l’occupazione del suolo pubblico. Ecco la differenze tra me Marcello Liverani e la Politica. Lo devi fare per un problema collaterale e devi dare un servizio a chi non riesce a superare le barriere, quindi non ti posso chiedere soldi per mezzo metro quadrato di pedana. No, non te li posso chiedere. Cambio il regolamento, ecco come stanno le cose.
G – E sulle piste ciclabili, quali panorami mi apri?
L – Quelle che abbiamo a Senigallia non sono piste ciclabili. Il Sindaco le chiama così solo perché hanno una riga ed una copertura di vernice e molte di quelle fatte sono da cancellare o da rimodulare. Comunque abbiamo il progetto di una sola pista ciclabile di 25 km continuativi per tutta Senigallia con un solo dislivello: un ponticello simpatico sopra il Misa in legno. Una cosina carina. Una pista ciclabile fatta bene, non sui tombini, e su un fondo buono, separato dall’intrusione delle macchine. perché la pista ciclabile del lungomare è di una pericolosità unica. Un bambino che può andare in mezzo alla strada o una macchina che può andare sulla pista ciclabile. Ma tu lo sai il perché, basta pitturarla e l’Europa, tot a km, ti dà il soldino. Ecco come hanno fatto le piste ciclabili. Anche qui mi fa specie che abbiamo avuto diversi personaggi nei verdi, tra i quali l’Ass. Ceresoni, avesse mai detto niente qualcuno di questa cosa.
Allegati
Guarda l’intervista VIDEO a Marcello Liverani
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