Nessuna Festa della Donna: tre femminicidi in Italia a cavallo dell’8 marzo
Donne picchiate e accoltellate a morte a Vigevano (PV), Gualdo Tadino (PG) e Frosinone
Femminicidio: una parola che vorremmo dimenticare e che ancora meno vorremmo affiancare alla Festa della Donna. Invece la cronaca nera, in Italia, accosta per ben tre volte in poche ore l’assassinio di una donna alla data dell’8 marzo.
Sono Vigevano, in provincia di Pavia, Gualdo Tadino, in provincia di Perugia, e Frosinone i teatri di tre femminicidi che vedono di nuovo vittime le donne e carnefici gli uomini che dicevano di amarle, invece volevano solo possederle.
Nella città lombarda la tragedia si è consumata nel bar che Assunta Sicignano, 43enne che gestiva insieme all’ex-compagno Francesco Albano, 71 anni. Una storia finita, lei che aveva lasciato lui e da alcuni giorni si era trasferita da un’amica con le due figlie adolescenti. La vista dell’auto del 38enne, con cui Assunta aveva ora una relazione, vicino al bar a Vigevano è stata la scintilla che ha scatenato la furia omicida di Albano: entrato nel locale, ha accoltellato a morte la sua ex e se n’è andato. I Carabinieri lo hanno arrestato mentre era vicino alla caserma: forse si stava andando a costituire.
A Gualdo Tadino la vittima si chiamava Ofelia Bontoiu, era una badante romena di 28 anni ed è stata anch’essa accoltellata a morte dal fidanzato, suo coetaneo e connazionale, nella stanza di una struttura ricettiva della cittadina umbra. Il movente non è stato chiarito, ma ci sarebbe stata una lite tra i due, forse nata perchè lei non voleva trasferirsi in Gran Bretagna con lui e finita con la morte della ragazza e il tentativo di suicidio del ragazzo, ora piantonato in ospedale.
La terza storia, che ha reso, se possibile, ancora più drammatica la Festa della Donna in Italia, si è consumata in un’abitazione di Frosinone, dove Silvana Spaziani, 46 anni, è stata picchiata a morte dal marito, Sebastiano Fedele di 44 anni. Una lite tra i due, episodio sembra frequente, avrebbe generato la violenza dell’uomo, che nella notte tra il 6 e il 7 marzo ha percosso la moglie con una spranga di ferro e l’ha scaraventata dalle scale, uccidendola. Solo la mattina seguente, dopo aver riportato il corpo della donna sul letto e aver dormito, Fedele ha chiamato un amico e cercato di ricondurre la morte della donna ad un incidente domestico. L’amico ha chiamato i Carabinieri che in poco tempo hanno smascherato e arrestato l’uxoricida.
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