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M5S Senigallia: “Finanze e Tributi, il biscotto comunale”

"Incentivi per oltre 38.000 euro a impiegati dell'Ufficio Tributi, pagati nel 2013 per il 2012. Si rinnoveranno?"

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Il 12 febbraio dell’anno scorso, la Giunta Comunale deliberava un “Regolamento per l’attribuzione degli incentivi per l’attività di accertamento dell’Imposta Comunale sugli Immobili” (D.G.M. 25/2013).

Una settimana dopo, sulla base di questo regolamento il Dirigente dell’Ufficio Organizzazione e Risorse Umane passava a determinare l’entità dell’incentivo per l’anno precedente: il 3% dell’importo complessivo, pari a 38.427 euro, da ripartirsi tra 15 dipendenti dell’Ufficio Tributi e Canoni che, a vario titolo e in diversa misura, avevano contribuito ad accertare le omesse, infedeli o incomplete dichiarazioni ICI e TARSU. Un biscottino: così si premia il cane che riporta il tartufo.

Il provvedimento premiante faceva seguito a precedenti deliberazioni regolamentari del Consiglio Comunale e veniva legittimato con il richiamo a una lontana legge, la Finanziaria 2007 (una più recente no, eh?), la quale stabiliva che il Comune può disporre l’incentivazione con lo scopo di potenziare gli uffici tributari del Comune.

Tutto legittimo, dunque, tutto ben fatto. È solo questione di scelte. L’Amministrazione Comunale di Senigallia sceglie di caricare sulle spalle dei cittadini anche il potenziamento della macchina umana che serve a far loro pagare recuperi – a volte pesantissimi – di contribuzione.
Una contribuzione dovuta, ma per certe cose anche non dovuta, a nostro parere. Non avessimo già espresso dubbi e convinzioni opporte circa la correttezza complessiva dell’azione di riscossione ICI retroattiva del Comune per mancata autocertificazione del carattere di pertinenzialità di molte aree private, non saremmo forse qui a sottolineare quanto sia sfacciata la pretesa di mettere in testa al contribuente il premio per chi lo ha perseguito: un po’ come fanno in Cina, che fanno pagare il costo del proiettile alla famiglia del “giustiziato”.

Altri dubbi si propongono, però.
In che modo una simile colletta può avere potenziato l’Ufficio Tributi? Forse che senza l’azione premiante il personale dell’ufficio avrebbe fatto un numero minore di accertamenti, o li avrebbe fatti per importi minori, o meno ben fatti e dunque più esposti al contenzioso, facendo in questo modo riscuotere meno denaro all’Amministrazione Comunale? Non dovremmo noi presupporre che i dipendenti comunali facciano già pienamente il loro dovere anche senza incentivi?

E perché – questa è un’altra obiezione – il vantaggio dell’incentivazione per obiettivi raggiunti dovrebbe essese attribuito solo ai dipendenti degli uffici finanziari? Altri settori dell’apparato comunale non li ricevono solo per il fatto che non trattano denaro?

Una terza: il regolamento si prende molta cura nel dire che l’importo dell’incentivazione esclude il prelievo nei casi di contenzioso in corso o perso, e recupera per contro quelli in cui il contenzioso è stato vinto dal Comune; non stabilisce però che questi incentivi vengano assegnati sull’effettivamente riscosso. Dobbiamo pensare che il Comune anticipa a suoi dipendenti quegli importi?

Una quarta: se la legittimazione dell’incentivo è quella dell’ICI, perché il Comune la estende anche alla TARSU?

Una quinta, di carattere politico amministrativo un po’ più ampio. 38.427 euro sono una bella somma: non c’era modo di spenderla meglio che spartirli tra quelli dell’ufficio?

Un’ultima osservazione è per sapere: questo regolamento è tuttora in vigore? Dobbiamo pensare che anche quest’anno tornerà operante? E in questo caso la potestà regolamentare in materia di ICI pregressa verrà comunque estesa ad altre forme di contribuzione?

È superfluo chiedere per una volta che i responsabili della politica del Comune di Senigallia ritornino sui loro passi e cancellino la bruttissima impressione di un apparato che, invece di servire i cittadini, vivacchia sulle loro spalle?

Gruppo di Studio Bilancio e Finanze del M5S

Commenti
Ci sono 3 commenti
leobad
leobad 2014-03-09 19:44:23
Vorrei precisare che, per cause non dipendenti dalla vostra redazione, l'articolo è stato attribuito al Movimento 5 Stelle senza la precisazione che è stato curato dal Gruppo di Studio Bilancio e Finanze del M5S, cosa importante per il tipo di organizzazione che il Movimento Unificato si è dato a Senigallia. Prego quindi la redazione di provvedere cortesemente alla rettifica.
anfatti
anfatti 2014-03-10 05:12:46
Certo che se fate parte di un gruppo unificato (cosa positiva dato che di lotte interne siamo stufi), che senso ha specificare chi ha scritto cosa? primo, lo si capisce dal contenuto che dietro c'e' qualcuno che ha seguito la vicenda senza dover sperare in riconoscimenti ulteriori (non e' che tutti possano seguire tutto). Secondo, io darei precedenza al soggetto politico in toto. Alle prossime elezioni, vi presenterete come gruppi di studio?
leobad
leobad 2014-03-10 09:15:17
Ringrazio Anfatti per l'opportunità. Al momento il M5S senigalliese non sa se potrà presentare una propria lista civica alle elezioni. Non esiste ancora una lista certificata e le certificazioni avverranno a partire da sei mesi prima la data elettorale. La prudenza nella scelta è importante perché possono nascere molti sosia indotti dall'esterno per cavalcare l'improvvisa ascesa di questo movimento (non solo scouting, anche dirottamenti, interessi privati e quant'altro). Interessante io credo sia il tema dell'inversione del rapporto tra cittadini e organizzazione. I gruppi di studio nascono dalle iniziative dei cittadini (che a Senigallia sono oltre 40.000 di cui due terzi in età di ragione) e non sono propaggini, articolazioni dell'organizzazione. Anzi, è l'organizzazione che dipende dai gruppi di studio. Il lavoro sui temi pare a noi il migliore certificato di autenticità. Ognuno ci può partecipare. Questo non significa che non ci sia scambio, osmosi, integrazione, o un comune denominatore; ma qui ogni gruppo si prende la responsabilità di quello che fa e dice: non siamo un partito, che ha bisogno di centralismo: siamo un movimento. Una prova di questo modo di operare è quella dell'ex Arena Italia: se ne è interessato il nostro gruppo urbanistica. Questo gli ha permesso di avanzare osservazioni senza tentare di imporre al comitato locale una presenza che finirebbe per infastidirlo e per indebolirlo; per non rispettarlo, insomma. Noi siamo cittadini non diversamente da quelli che sono nei comitati. Gli abbiamo camminato a fianco e abbiamo firmato il loro appello individualmente, non come gruppo politico.Perché a volte simo più civili di quanto si pensi, e certamente di più di chi mette il suo cappello sopra ogni cosa. Questo almeno è il carattere che vorremmo dare a questo movimento. Grazie di nuovo. Leo.
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