E’ stato raggiunto e sentito dai reporter dell’agenzia di stampa ANSA il ristoratore Massimo Conditi, originario di Senigallia e gestore di due locali di Sebastopoli, città della Crimea dove è stanziata la flotta russa del Mar Nero: un luogo del mondo in cui sembrano agitarsi forti venti di guerra, dopo che gli scontri di piazza in Ucraina hanno portato alle dimissioni del presidente Yanukovich.

”Qui non c’è nessuna guerra, e comunque Sebastopoli non la teme”: questa la dichiarazione ferma e sicura rilasciata dal senigalliese. Un’affermazione che sembra contrastare con le notizie che i media ci raccontano da giorni, riferendo di movimenti di mezzi militari russi di mare e di terra sul suolo e nelle acque ucraine. Ma evidentemente il ristoratore, come buona parte della popolazione della Crimea, si suppone, dall’interno percepisce tutt’altro clima, sentendosi di rilasciare frasi tranquillizzanti.

Parlando del suo lavoro e dei traguardi raggiunti negli anni trascorsi in Crimea, il senigalliese Massimo Conditi ha concluso: ”Sono stato io a portare la pizza qui a Sebastopoli, 15 anni fa, grazie a due locali dove usiamo rigorosamente ingredienti che arrivano dall’Italia”.

Il parlamento della Crimea, nel frattempo, ha indetto un contestato (secondo alcuni illegale) referendum, che permetterà agli abitanti della penisola di pronunciarsi sulla secessione dall’Ucraina e l’annessione alla Russia. Gruppi di cosacchi (filorussi) si muovono attorno ai palazzi sede delle istituzioni della penisola, costituendo una sorta di autonomo servizio di difesa degli stessi. Truppe russe, con procedure contestate da molti paesi occidentali che parlano di inaccettabile invasione, si trovano sul territorio ucraino e avrebbero anche assediato una caserma.