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Sabato 8 marzo la giornata internazionale della donna

Il Consiglio delle Donne promuove un incontro con il professor Umberto Curi

La mimosa, simbolo per la festa della donna

Per la Giornata Internazionale della Donna che si celebra sabato 8 marzo sono tre gli appuntamenti in programma che fanno parte del ricco calendario di eventi che interessa tutto il mese di marzo. La programmazione di Marzo 2014 – Mese delle donne è organizzata dal Comune di Senigallia – Assessorato alle Pari Opportunità – in collaborazione con il Consiglio delle Donne e le associazioni del territorio.

La giornata inizia alle ore 11.00 nella sala consiliare del Palazzo Municipale in piazza Roma, con la consegna degli attestati di partecipazione alle iscritte al “Corso Femminile Antiaggressione” organizzato dal Consiglio delle donne con la collaborazione dell’associazione Allblacks Taekwondo Marche.

Nel pomeriggio alle ore 16.15 alla Sala del Trono di Palazzo del Duca incontro a cura del Consiglio delle Donne con il Prof. Umberto Curi dell’Università di Padova, uno dei maggiori filosofi italiani nonché raffinato interprete della mitologia classica, che condurrà una lezione magistrale sul tema dell’attuale condizione femminile dal titolo “Donne tragiche: Antigone, Euridice e Alcesti. Dall’antichità ad oggi, le donne sono capaci di atti eroici”,  accompagnato da letture teatrali a cura di Catia Urbinelli.

Che rapporto ci può mai essere tra l’8 marzo e un professore emerito di storia della filosofia che narra di miti, tragedie e liriche?    L’evento promosso dal Consiglio delle Donne si basa sull’assunto di fondo del Prof. Curi secondo cui la storia e la civiltà dell’antica Grecia, al di là dello stereotipo della misoginia, sono ricche di personaggi valorosi, come Antigone, Euridice e Alcesti, che fanno riscoprire il concetto di eroismo femminile anche nelle battaglie della vita quotidiana. Curi parlerà di eroine antiche, potenti ed emblematiche, il cui protagonismo assoluto relega le figure maschili a ruoli convenzionali fino alla mediocrità. Donne forti, fortissime, da guerra. È questo il profilo della condizione femminile che, secondo il filosofo, emerge dalle fonti, teatrali e letterarie dell’antica Grecia.

La grecità aveva delle donne, e in particolare dell’eroismo femminile, un concetto più attuale di quello contemporaneo. Antigone ne è l’archetipo, nella straordinaria coerenza con valori a lei sacri: la sua dissidenza, tanto più imperdonabile perché femminile, sfida non soltanto la legge del sovrano Creonte, ma l’intero sistema di convenzioni sociali. Da queste figure femminili alle donne di oggi. Donne protagoniste di una battaglia certamente più impegnativa: la vita quotidiana. L’eroismo vero è nel quotidiano.

Un pomeriggio filosofico, dunque, per un approccio alla filosofia intesa come terapia, come esercizio dello spirito e della mente, come educazione all’umanità, all’equilibrio e alla saggezza, come disciplina degli affetti. Perché i miti, le tragedie e le liriche incontrate sui banchi di scuola sono impastati della nostra stessa  materia, delle nostre passioni e dei nostri dubbi. Quindi, quello che sarà possibile apprendere dell’ascolto delle parole del Prof. Curi è che nella vita, quando si riflette sui grandi temi dell’esistenza con il linguaggio del quotidiano, ma senza mai banalizzare, è possibile imparare molto. Con l’ottimismo della volontà che non spegne, ma alimenta la ragione.

Umberto Curiè professore emerito di Storia della filosofia presso l’Università di Padova e docente presso l’Università “Vita e salute” San Raffaele di Milano. E’ stato visiting professor presso numerosi atenei europei e americani. Nei sui studi più recenti, si è volto a uno approfondimento della tradizione filosofica imperniata sulla relazione tra dolore e conoscenza e sui concetti di amore, morte, guerra e destino, oltre che del rapporto cinema- filosofia.

Il Centro Italiano Femminile promuove l’ultimo appuntamento della giornata alle ore 18.00, con la celebrazione da parte del vescovo Mons. Giuseppe Orlandoni della Santa messa dedicata alle donne in Cattedrale (Piazza Garibaldi).

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