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Antibracconaggio: bilancio positivo in provincia di Ancona

Casagrande: “Un ringraziamento a chi svolge un importante servizio a difesa della fauna selvatica"

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Bracconaggio

Chiusa la stagione venatoria, è tempo di bilanci per gli organi preposti alla tutela della fauna selvatica. Sicuramente positivo è quello della Polizia provinciale di Ancona, impegnata ormai da anni a far rispettare rigorosamente le normative che regolano la caccia.

L’ultima azione compiuta è di appena qualche giorno fa, quando nei pressi di Montesicuro si è proceduto a denunciare alla Procura della Repubblica un uomo che aveva appena abbattuto un colombaccio, specie pregiata e particolarmente “appetita” dai cacciatori, ma la cui caccia è vietata in questo periodo dell’anno. Oltre alla denuncia, per il bracconiere è scattato anche il sequestro della preda e del fucile.

Sempre nel mese di febbraio, altre azioni antibracconaggio hanno riguardato altre località della Provincia: a Sassoferrato è stato sequestrato un richiamo acustico vietato per le quaglie e comminata la relativa sanzione al proprietario; a Falconara un settantacinquenne del luogo è stato multato per la detenzione di una trappola destinata alla cattura dei mammiferi selvatici.

Nell’ottobre scorso, invece,  un cacciatore è stato sorpreso nelle campagne di Falconara ad abbattere un esemplare di specie protetta, mentre a Osimo un cacciatore di frodo plurirecidivo è stato denunciato per caccia notturna all’interno di un’area protetta, motivo per cui sono state inoltrate informative di reato alla Procura della Repubblica e sono stati sequestrati sia i fucili che la fauna abbattuta.

Ma l’attività di controllo ha coperto tutto il periodo di apertura della caccia. Ad Ancona un cacciatore è stato denunciato per l’utilizzo di un’arma non consentita; a Castelfidardo un uomo, anch’esso recidivo, è stato denunciato per esercizio dell’uccellagione e per la detenzione di fauna protetta. Tra gli oggetti sequestrati in varie località del territorio anche reti, nasse abusive, tagliole e lacci ed altri mezzi vietati.

Soddisfatto il commissario della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande: “Un sentito ringraziamento al personale della Polizia provinciale, che con impegno e serietà continua a svolgere un importante servizio per la tutela della fauna selvatica del nostro territorio e la repressione del fenomeno del bracconaggio”.

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