“Droghe leggere libere a Senigallia? Speriamo sia uno scherzo”
Udc fortemente critico: "ogni dipendenza rende l'uomo schiavo!"
In questi giorni sono circolate delle notizie, speriamo infondate, circa la possibile presentazione di un Odg sulla liberalizzazione delle cosiddette droghe leggerenel nostro Consiglio Comunale.
Riteniamo si tratti con tutta evidenza di un mal riuscito scherzo di carnevale, poiché non solo si tratta di materia sottratta alla competenza dei Consigli comunali, ma soprattutto perché in una città come Senigallia in cui un giorno si e l’altro pure compaiono articoli, note politiche contro l’abuso di alcol, come pure reprimende per quei genitori che contestano le giuste sanzioni elevate ai loro figli sorpresi a consumare alcolici, sembrerebbe assurdo sostenere anche solo politicamente la liberalizzazione di quelle che impropriamente vengono definite droghe leggere.
Per noi, come per tutte le persone consapevoli del problema reale, responsabili e di buon senso, non fa differenza alcuna essere fuori di sé per l’assunzione eccessiva di alcolici piuttosto che per l’essersi fumati la cannabis. Non possiamo piangere e fare dello scontato moralismo quando muore un giovane vittima di un pirata della strada in preda all’alcol e agli stupefacenti e poi sostenere questo genere di iniziative che vanno proprio nella direzione di un buonismo irresponsabile e deresponsabilizzante.
È indecente far passare l’idea che le droghe si possano “gestire”, poiché chi ne fa uso ne viene “avvelenato” tanto fisicamente, quanto moralmente e anche spiritualmente. Ci impegniamo perchè le persone siano libere e quindi desideriamo una società che permetta di essere veramente liberi. Ogni dipendenza rende l’uomo schiavo! É inevitabile! Non si possono promuovere campagne scolastiche, aderire ai programmi contro le dipendenze da gioco d’azzardo e poi legittimare l’uso della cannabis che è comunemente riconosciuta una delle principali cause di abbandono scolastico. Ci sono famiglie e genitori, che hanno perso i loro cari per colpa di queste sostanze e noi non possiamo né vogliamo dialogare su quello che danneggia il nostro tessuto sociale, i legami tra le persone, la dignità dell’uomo!
Tanto meno vogliamo che un tema così delicato, venga strumentalizzato a meri fini di propaganda, come ulteriore ricettacolo di consensi! Non si gioca sulla pelle dei nostri giovani e delle famiglie!
Perchè altrimenti è un pò come dire che un cuoco cucina male, senza averne assaggiato le sue ricette. Come criticare una trama, un attore o un regista, senza averne visto il film. Bibliocastia in pubblica piazza, senza averlo letto i libri, o censura di brani musicali, senza averli capiti o ascoltati.
Ad ogni modo, "indecente" non è voler gestire il fenomeno delle droghe leggere. Indecente è semmai voler abdicare da una loro gestione e da un loro controllo da parte dello Stato, per lasciarne la gestione nelle mani della MAFIA, la quale sicuramente "avvelena" il mercato legale del nostro paese, con denaro proveniente da traffici illeciti di varia natura (droghe leggere, prostituzione, ecc, ecc). Non serve un disegnino per capire il funzionamento di certi meccanismi.
Magari l'Odg in questione si propone solo di richiamare lo Stato, affinchè legiferi su questo fenomeno, e ne (ri)assuma il controllo.
Magari questo eventuale documento, servirebbe ad invitare lo Stato a fare un legge chiara e precisa, sull'uso di marijuana a livello terapeutico per tanti malati gravi o terminali, e per le terapie del dolore.
Magari l'Odg avanza solo una proposta di buonsenso, affinchè un'eventuale diversa legge sulle droghe leggere, non finisca per intasare i tribunali e le galere, e smetta di ingrassare gli avvocati.
Magari l'Odg, serve unicamente per proporre soluzioni alternative a problemi che mai sono stati risolti dai tempi della "War on drugs", o avviare un semplice ed innocuo dibattito cittadino sul tema, che è sempre meglio che andare a ficcare la testa sotto mezzo metro di terra come gli struzzi, censurare in modo bigotto la questione, o renderla un "tabù", dicendo "noi non possiamo né vogliamo dialogare".
Dunque, al netto del comunicato dell'UDC cittadino, le domande che sorgono spontenee sono:
Quanto è facile, per spudorati personaggi politici in manifesta mancanza di onestà intellettuale, adottare un'equiparazione totale di problemi, fenomeni e questioni che sono nei fatti, radicalmente diversi tra loro (gioco d'azzarddo, come alcol, come marijuana, ecc, ecc)?
Cosa ha portato di buono, questo atteggiamento da parte della politica, che vuole e brama proprio la "clandestinità" delle droghe leggere, e quindi una totale libertà del loro utilizzo?
Quali risultati sono stati raggiunti a livello globale, dal proibizionismo di stampo conservatore e moralista?
ma prima organizzo il biglietto aereo ..l’hotel ecc ecc e poi se avanza il tempo la bicicletta…per come la vedo io…ora tu vuoi affittare la bicicletta a Sidnay…ok fai pure.. non critico affatto la cosa.. solo che non la condivido. Buon viaggio!!
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