L’attore teatrale Giuseppe Di Mauro, sensibile interprete e voce dei poeti, è stato il protagonista di un pomeriggio gradevole e stimolante sulla figura umana e il mondo poetico di Giacomo Leopardi dietro invito specifico dell’Associazione Primavera Onlus, che ha ben predisposto i suoi locali in via Cellini a Senigallia per l’atteso incontro di martedì 18 febbraio alle ore 17.

A dire il vero, l’Associazione Onlus di familiari e volontari per il disagio psichico e sociale ha voluto organizzare questa conferenza in preparazione della visita di gruppo con meta Recanati fissata proprio per il prossimo sabato 22 febbraio.

Per rispondere meglio a quest’obiettivo culturale programmato con cura dai responsabili, l’ex docente di filosofia Di Mauro ha puntato su una formula semplice e d’impatto immediato per catturare l’ascolto attento di tutti i presenti mediante una conversazione condotta con garbo, stile e maestria comunicativa sulle vicende note e meno note e su alcune perle poetiche del poeta e pensatore recanatese.

Assistito anche qui nei locali semplici ed accoglienti del Casale dall’abile regia tecnica del fido Roger Conti per la proiezione di alcuni suoi video – peraltro molto ricercati e commentati su Internet e YouTube – (“Alla Luna”,Nerina da “I fugaci giorni” e “A se stesso”– video RAI con la ballerina Monica Miniucchi, in cui Leopardi morente chiede un bacio alla donna amata), il bravo e coinvolgente Di Mauro ha letto e raccontato Giacomo da par suo, mettendo soprattutto in rilievo la straordinaria cultura e l’eccezionalità del pensiero di Leopardi (oggi riconosciuto finalmente, negli Stati Uniti e a livello internazionale, il più grande filosofo italiano dell’età moderna grazie al poderoso e ricchissimo “Zibaldone”), d’una persona sensibilissima e portata ad un’introspezione così marcata che ce lo rende attualissimo e partecipe dei misteri della natura e della fugacità dell’esistenza.

Di Mauro si è soffermato sugli ultimi sette anni trascorsi a Napoli con l’amico Ranieri ed ha pure raccontato della passione di Giacomo per i sorbetti ed i gelati nonché della ribellione alla morte in maniera spaventosa – quando muore nel 1837 tra le braccia di Ranieri e al cospetto della sorella Paolina -, “all’ingiuria suprema”, come la definiva Vincenzo Cardarelli, grande voce poetica del ‘900 e supremo interprete leopardiano. Per fare un omaggio a Napoli che custodisce le spoglie del nostro grande poeta marchigiano, Di Mauro ha voluto regalare una chicca del suo pregevole repertorio, declamando la celebre “A’ livella” del mitico Totò (principe Antonio De Curtis) per la sua sconcertante verità e sorprendente attualità, poesia in cui “Totò in sostanza ci invita ad essere seri almeno di fronte alla morte.”

Rispondendo poi amabilmente alle domande e curiosità di alcune signore ed aderenti dell’Associazione sui presunti amori di Giacomo nei confronti di Silvia e di Nerina, Di Mauro – citando una documentata lettera del fratello Carlo che attesta come Giacomo in verità non era innamorato né di Silvia né di Nerina -, ribadisce che Leopardi era innamorato certo ma bensì dell’Amore, della vita e delle bellezze naturali, nonostante il pessimismo cosmico ed universale di cui certa critica letteraria ha imbevuto i testi e le antologie dove abbiamo assaporato i capolavori lirici e le opere fondamentali del pensiero leopardiano. Alla fine dell’applaudita e coinvolgente conversazione, i responsabili dell’Associazione Primavera hanno gentilmente invitato il relatore, ospiti, amici ed aderenti a fermarsi per un piacevole e simpatico intrattenimento conviviale.

Un ringraziamento speciale va, pertanto, indirizzato all’attore Di Mauro per la sua squisita disponibilità e bravura recitativa, nonchè al garbato Roger Conti per il suo efficace contributo tecnico-operativo; un plauso doveroso va pure tributato all’Associazione Primavera Onlus per il costante sostegno sociale nei confronti dei suoi aderenti e per le valide iniziative culturali messe in atto con le proprie modeste risorse.

A cura di Vincenzo Prediletto