La nostra Città è la migliore della provincia di Ancona, per quanto riguarda l’affluenza alle elezioni per il segretario regionale del Partito Democratico. Hanno partecipato 395 votanti, di cui 302 si sono espressi a favore di Francesco Comi, poi risultato vincitore delle primarie, 90 per Luca Fioretti e tre schede bianche.

Nonostante le polemiche – e i disdicevoli inviti alla non partecipazione al voto – 12 mila marchigiani hanno scelto di recarsi ai gazebo: il numero dei partecipanti è stato quindi superiore a quello degli iscritti e dei votanti alle primarie dello scorso ottobre.
In rapporto alla popolazione della regione, i votanti delle Marche sono più di quelli della Lombardia (regione di quasi 10 milioni di abitanti dove hanno votato poco più di 24 mila persone) e del Lazio (dove su 6 milioni di abitanti hanno votato in 47 mila).

Certo il risultato complessivo non è brillante.

Credo sia opportuna una riflessione profonda sull’uso, o meglio sull’abuso, di elezioni primarie, soprattutto per organismi di partito, in particolare se previste a distanza da altri appuntamenti congressuali, quando anche i mass media parlano d’altro, come successo in questi giorni, in cui l’attenzione dei mezzi di comunicazione e dei cittadini era concentrata su quanto avvenuto nel corso della Direzione nazionale del PD, che ha deliberato la sostituzione di Enrico Letta da parte di Matteo Renzi.

In ogni caso, ora Francesco Comi è legittimamente Segretario regionale delle Marche e noi, a Senigallia, siamo contenti di aver dato il nostro significativo contributo al risultato, pur in questo contesto. Siamo certi che Comi lavorerà cercando la collaborazione e il coinvolgimento di tutti, per rafforzare il PD Marche in un momento complesso e delicato, ricco di appuntamenti elettorali locali, e non solo.