Sostanze stupefacenti, segnalati cinque giovani a Senigallia
Controlli della Polizia tra stazione ferroviaria, Rocca Roveresca e via Abbagnano
Gli uomini del Commissariato di P.S. di Senigallia hanno segnalato cinque giovani nel corso di alcuni controlli antidroga compiuti negli ultimi giorni, anche a seguito di alcune richieste di intervento giunte dalla cittadinanza.
Tra coloro che sono incorsi nei controlli di polizia vi sono due ragazzi fermati tra la stazione ferroviaria ed i giardini della Rocca Roveresca. I due, alla vista dei poliziotti, avrebbero tentato di nascondersi, ma, raggiunti, venivano identificati: si tratta di P.D, 30 anni, e S.G., 19; entrambi tossicodipendenti, sono stati segnalati in Prefettura per il possesso di poco meno di 3 grammi di hashish.
Stessa sorte accaduta ad un giovane albanese, H.B., 34 anni, residente a Falconara, che in nottata veniva fermato a bordo della sua auto in compagnia di un connazionale. Visto l’atteggiamento ritenuto sospetto, i poliziotti del Commissariato, unitamente al personale del Reparto Prevenzione Crimine di Perugia, effettuavano un controllo che consentiva di scoprire un quantitativo di marijuana e di cocaina, complessivamente di poco inferiore ai 10 gr. L’uomo, inoltre, veniva trovato in possesso di un coltello e, pertanto, anche alla luce dei precedenti penali, denunciato all’Autorità Giudiziaria per porto illegale di armi. Nell’occasione veniva deciso pure il fermo amministrativo del mezzo sul quale viaggiavano i due albanesi, in quanto privo di revisione.
Inoltre, nel corso di un controllo nella zona del centro commerciale di via Abbagnano, gli agenti identificavano tre giovani ventenni della zona. Nell’occasione uno dei tre consegnava una bustina contenente marijuana e veniva dunque anch’egli segnalato alla locale Prefettura.
Infine, di nuovo nei pressi della stazione ferroviaria, una volante fermava una donna di 40 anni anni originaria dell’ascolano, apparsa agli agenti in evidente stato confusionale. Un controllo appurava che la donna aveva fornito false generalità, aveva dei gravi precedenti in materia di stupefacenti e si era da poco allontanata da una comunità per tossicodipendenti in provincia di Arezzo, alla quale era stata assegnata da un giudice: per la quarantenne – rimandata in comunità – scattava così la denuncia per aver fornito una falsa identità.
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