Al Consiglio Comunale: riqualificazione, riduzione, rilassamento… urbanistico
Ovvero: "Azioni per la riqualificazione dell’offerta turistico-alberghiera e per la sostenibilità ambientale attraverso la riduzione ed il rilassamento dei carichi urbanistici"
Dal sottotitolo deduco – non essendo un dipendente comunale e senza il timore di dover incorrere nella perdita del “posto di lavoro” – che questo è il solito parlare “guzzo” politichese, del politologo comunale di turno. Immagino a quanti con la tessera di partito, faranno invece su è giù con la testa a conferma di aver compreso il contenuto, seppur la maggior parte di costoro non avrà compreso assolutamente nulla. Salvo qualche addetto ai lavori, ma del resto vorrei vedere!
Non parliamo poi del cittadino comune, che comunque è interessato solo al borbottio in piazza o per i più acculturati di costoro che esprimono il loro parere in qualche mesto “cinguettio”, o ad una battaglia virtuale predestinata all’oblio di una sconfitta per rinuncia, su FB.
Non essendo un dipendente comunale, spero di poter criticare anche il funzionamento degli apparati tecnologici del Comune (video streaming e collegamento radiofonico interruptus). Qualcuno direbbe “Si poteva far di meglio…”. Io aggiungo, “Sicuramente molto di più e solo se lo si volesse”. Il collegamento in video è partito in ritardo e quello radiofonico terminato in anticipo. Una giusta compensazione! Cosa quest’ultima anche apprezzabile, perché ad onor del vero, mi ha permesso di non fare le ore piccole.
L’unico, a quanto pare dai documenti in rete, che funzionava più che perfettamente era proprio il tanto vituperato facebook!
Forse timorosi di concludere troppo presto questa “pratica burocratica”, si è pensato bene di perdere una quindicina di minuti con una questione di lana caprina tra REBECCHINI facentisi parte di difensore d’ufficio di un 5/6 cittadini che erano intervenuti per assistere al punto di loro interesse e dall’altra il SINDACO che si sentiva, se non offeso, però un po’ piccato, perché Rebecchini aveva formulato la richiesta al presidente Monachesi e non a lui direttamente che aveva invece presentato la mozione. Nella discussione, come se non bastasse, entrava anche il solito timidone: FIORE. Ed alla fine salomonicamente MONACHESI proponeva la votazione se anticipare o meno questo benedetto punto dell’OdG.
Quali fossero le regole e a chi dovesse essere aggiudicata la palma della ragione non saprei e, ad onor del vero, neppure mi interessava più di tanto. Sta di fatto però, che come al solito a guadagnarci sono stati i cittadini, con un nulla di fatto… sia quelli presenti, sia quell’altra dozzina che segue in rete ed in audio, che hanno solo perduto del tempo ad ascoltare diatribe non di persone adulte, ma sicuramente di navigati politici e chissà perché, in questo frangente mi sono rivisto passare le scene del film del “Marchese del Grillo” con Alberto Sordi in quella sua celebre frase che non sto qui a ricordare.
Sicuramente leggeremo a posteriori che i lavori consiliari alla variante al Prg si sono svolti in un caldo, intenso, interessato dibattito. E forse per qualcuno sarà ancor vero, ma non per me che mi risulterebbero solo parole di circostanza. Almeno fino a che l’ho seguito! E’ stato un dibattito (si fa per dire) circoscritto a Rebecchini da una parte e Ceresoni dall’altra, come personaggi più appariscenti e da sempre battaglieri tra loro. Encomiabile, comunque ognuno la pensi, la loro vera passione per la tipologia del lavoro che hanno svolto e che svolgono, anche se il più delle volte, tra l’indifferenza di coloro che se la ridono, scherzano, postano le loro foto e quelli delle cadreghe loro dirimpettaie e quelle “direzional-padronali” su FB, come avvenuto, del resto, anche in questa occasione. Fare le due di notte a questo modo è una cosa che dovrebbe riempire di orgoglio e di rabbia sia il Consigliere che l’Assessore… gli altri, forse, un po’ meno. Anche se poi qualcuno alla fine dirà che si è fatto per sdrammatizzare! Eccellenze i primi due, gli altri un semplice riempitivo burocratico (i ben pensanti diranno che si è duramente lavorato in Commissione… vabbè! Si, è vero!) da cui escludo la figura del presidente del Consiglio Monachesi, se non altro per le oltre 150 omelie ripetitive relative alle votazioni che ha dovuto gestire.
Ogni tanto, poi, non volendo del resto rimanere fuori dalla mischia politica, la voce sempre ben impostata, quasi a sottolineare un velo polemico, del Sindaco, al quale va riconosciuto, o almeno io glielo riconosco, la “caparbia determinazione” in quello che fa. Comunque un’occasione che non si fa mai sfuggire, per togliersi, ogni volta che se ne presenta l’opportunità, qualche sassolino dalla scarpa. Da qui il suo pensiero trasmesso, a quel che emerge dagli interventi, anche ai suoi assessori, che l’Amministratore deve decidere e FARE, dopo le debite valutazioni, senza pensare troppo ai troppi SE. Un pensiero che sembra, ad onor del vero, attualissimo ancor più oggi, seppure fino a qualche mese fa le mani applaudivano altri “premier”. E’ vero, solo gli imbecilli non cambiano idea, ma neppure mutarla spesso ed in breve tempo, diciamocelo francamente, è un sintomo incoraggiante.
Gli altri personaggi in Consiglio, solo un contorno insipido formato da tanti soldatini di piombo, telecomandati, per le dichiarazioni di voto ed il voto stesso, che sciamano per l’aula e che alla parola magica “Votazione” si precipitano correndo al loro banco.
In conclusione, l’esito finale che ne è saltato fuori da questo OdG principale, è che avremo 1) “una città più bella che pria”, 2) con gli alberghi che potranno essere più alti toccando sky a 26 metri di altezza, 3) regalando più spazio ai turisti e più chance di lavoro agli imprenditori e più ricchezza alla città. 4) Maggiori spazi, all’entrata sud della città, studiati per i parcheggi delle auto e… 5) in cambio di una chiusura di un ventilato quanto possibile contenzioso con i proprietari dell’area, l’accordo su la creazione di tanto verde boschivo alla base della collina di via Cellini, con un “nuovo insediamento” con vista panoramica, ma sottoposto ad un minor “carico edilizio” e… insomma così vissero tutti contenti, felici e chissà forse anche più… ricchi, se non altro di aria più respirabile visto il nuovo “polmome” alla base.
Comunque, ancora una volta, mi sento di dover esprimere pubblicamente una nota di apprezzamento al Vice Sindaco nonchè Assessore Maurizio Memè, per la sua predisposizione alla sintesi. Semplici risposte tecniche, concrete, relative al tema dell’interrogazione o interpellanza, lasciando ad altri i voli pindarici da perenne campagna elettorale politica arma prediletta dagli eroi masochisti delle lunghe Sedute Consiliari.
Come sempre a dare lo squillo di tromba del “Si cominci” è stato sempre lui, il presidente Enzo Monachesi, che dopo il solito appello nominale ha aperto lo spazio di 60 minuti riservato alla presentazione di interrogazioni e interpellanze.
Il primo in lista di attesa PERINI che rivolge la sua interrogazione scritta a risposta orale all’Assessore: “La mia interrogazione deriva da alcune segnalazioni di alcuni cittadini circa ripetuti episodi di inciviltà che riguardano quei padroni di animali che soprattutto nel centro storico portano i loro animali per la classica passeggiata e poi non raccolgono gli escrementi dei loro animali. Quindi in ordine a questo, comunque è un problema anche questo diciamo di tutela del nostro centro storico chiedevo all’Assessore di riferimento, a Memè, qual’è lo stato di riferimento di attuazione di quel regolamento che prevede la sanzione per coloro i quali infrangono questa norma oltre che di legge anche d’inciviltà. Con l’occasione altri due temi, della stessa interrogazione che sono alcune segnalazioni sullo stato di cattiva manutenzione del “Piccolo parco” presente in zona Vivere Verde e dall’altro tornando sempre all’argomento Centro Storico sempre se è possibile prevedere nelle immediate vicinanze del Centro Storico un’area dedcicata agli animali. In modo tale che in qualche maniera chi vive nel centro storico ed è educato e civile possa in qualche maniera portare gli animali in un luogo adeguato per la sgambatura e anche per le funzioni fisiologiche. Grazie“.
Risponde MEME‘: “Per quanto riguarda l’interrogazione del consigliere Perini, riguardo alla gestione diciamo delle aree verdi che sono assegnate per quanto riguarda gli animali, è vero che nel Centro Storico non ci sono aree diciamo così adeguate per poter portare a spasso gli animali e comunque avere un’area riservata però ricordo che le aree più vicine al Centro Storico sono in prossimità del Parco della Pace e un’altra alla zona sud della nostra città. Per quanto riguarda invece poi diversi mesi dell’anno chiaramente gli animali possono usufruire anche della spiaggia, perché come recita un’ordinanza dal 30 di ottobre al 30 di aprile la spiaggia è anche libera per portare a spasso gli animali. E’ chiaro che a prescindere da questo nelle aree o anche sulla spiaggia chiaramente si fa sempre riferimento al buon comportamento dei proprietari che poi il tutto deve avvenire in condizioni di rispetto verso le altre persone che utilizzano questi spazi comuni. Per quanto riguarda ad una sua puntuale domanda rispetto alla diciamo attività di controllo della Polizia Municipale come nella sua interrogazione lei chiedeva, il comandante mi ha comunicato i seguenti dati e cioè: nel 2012 sono stati fatti 81 controlli e nel 2013, 73. Le violazioni riscontrate per quanto riguarda diciamo questo tipo di controlli, nel 2012 sono stati 28 e nel 2013, 26. Per quanto riguarda invece le violazioni accertate per deiezioni non raccolte nel 2012 sono state fatte 6 sanzioni e nel 2013, 2 sanzioni, è chiaro che per le altre sanzioni riguardo ad esempio il mancato utilizzo del guinzaglio, il mancato possesso di strumenti per raccogliere, l’ingresso ai parchi e giardini vietato all’accesso ai cani, questo per quanto riguarda quello che lei ci chiedeva. Penso di aver risposto a tutte le sue domande. Grazie“.
Perini alla replica: “Sono perennemente insoddisfatto, ma come stile di vita (sorridendo) non riguardo all’interrogazione. Avevo fatto una domanda specifica anche sullo stato di manutenzione del Vivere Verde, perché ci sono state alcune segnalazioni su questo non mi posso dire soddisfatto perché non ho avuto una risposta puntuale ma avrò modo di confrontarmi direttamente con l’Assessore. Per quanto riguarda l’area diciamo sud, che è stata indicata cercherò di verificare personalmente l’esistenza di questa zona dedicata perché ritengo sia fondamentale averla. Sul discorso delle sanzioni vedo un leggerissimo calo nella quantità di controlli. Spero sia dovuto soltanto a persone più civili, in realtà vedo, vedo spesso qualche cosa che non mi piace vedere, ma anche le segnalazioni della gente. Importante è invece mantenere alto il livello d’attenzione nei cittadini che questa interrogazione aveva principalmente quello scopo, di far si che i cittadini senigagliesi prima di tutto, prima di quanto possano prevedere i propri amministratori siano responsabili nei confronti della propria città anche quando escono con il cane. Grazie“.
Il secondo a cui viene concessa la parola è FIORE che pone la sua interpellanza al Sindaco: “Gentile sindaco alcuni operatori del lungomare mi chiedono se sia possibile incentivare i controlli alla luce dei piccoli episodi di tentati furti e furti comunque modesti avvenuti negli ultimi giorni. Anche se non si tratta di un fenomeno allarmante mi chiedono se magari le pattuglie della polizia municipale nel pomeriggio e nella sera possono aumentare i passaggi sul lungomare. Grazie“.
Risponde il SINDACO: “(Omissis i saluti ed i ringraziamenti!) Abbiamo visto che la stampa ha dato particolare risalto ad un episodio che è accaduto qualche giorno fa e che attiene alle strutture che sono rimaste fortunatamente presenti sul nostro arenile e che possono essere più oggetto di azioni vandaliche che di intrusioni per recuperare chissà che cosa. Quindi prendiamo per buona la sua sollecitazione e invitiamo le F.O. ad un passaggio ulteriore ma è vero può essere un problema assolutamente circoscritto di là del fatto specifico che tutti sanno che i box-office sono pieni di strutture solo al servizio della attività estiva e quindi non ci sono elementi di valore e quindi per forza di cose lo riconduciamo ad un atto vandalico come tanti altri. Verifichiamo se fosse solo un momento, un elemento occasionale che se dovesse ripetersi porremo un’ulteriore attenzione. Però…! Ringrazio per aver riconfermato quello che avevamo visto ed aver raccolto questa istanza dei nostri operatori di spiaggia. Sarà una vigilanza insieme per capire la natura del fenomeno. Grazie“.
La replica di Fiore:” Si, per dirmi molto soddisfatto per la risposta del Sindaco che ha colto le preoccupazioni degli imprenditori balneari che comunque rimane un episodio; un passaggio in più della nostra Polizia Municipale potrebbe essere un deterrente maggiore a questi atti sporadici e vandalici. Grazie“.
Il presidente concede la parole al terzo iscritto a parlare, CICCONI MASSI che si rivolge, vista l’assenza dell’assessore Curzi, direttamente al Sindaco: “Come avevo già preannunciato nei social network...” allora non perdo tempo ed copio ed incollo direttamente dalla pagina FB di Cicconi Massi (anche perché l’intervento non sarà così breve, ma impegna tutto il tempo a lui concesso. Due prove tecniche di oratori a confronto: “Presentata un’interpellanza in Consiglio Comunale sulla necessità di regolamentare l’apertura di nuovi distributori automatici nel bel mezzo del centro storico della città. Vorrei un centro con attività commerciali che diano lavoro garantendo la socializzazione e non solo brutte ed impersonali macchine self service“.
Ed ecco quanto risponde il SINDACO anche lui non certo con il dono della sintesi: “Cicconi Massi la ringrazio per aver messo a disposizione del Consiglio Comunale una riflessione che lei aveva voluto condividere attraverso quasi un twitter su FB. Non è una contraddizione, ma così è stato. Un elemento stringato che però ha trovato la piena condivisione del Sindaco. perché questi non luoghi, non attività, colgono oggi un po’ in contropiede e quindi averne due a poche decine di metri dal Centro Storico mi rassicura, perché non auguro lunga vita a quel tipo di attività. perché sono spazi più virtuali che di relazione, sono luoghi impersonali che invece non trovano quella armonia che c’è invece dentro il Centro Storico di Senigallia. Dico pure che afferiscono a tipo di clentela che forse non è quella dei nostri pub, dei nostri bar, delle situazioni che abbiamo che comunque stridono fortemente con la città di Senigallia. Ed allora l’impegno che mi prendo appellandomi anch’io al vituperato più volte, oggi mi fa molto piacere che ci sia un richiamo, al rigore del Piano Cervellati, che nel frattempo è diventato Piano della Città Antica di Senigallia che sta riqualificando il nostro centro storico che sta rendendo sempre più bello e sempre più adeguato. Io lo dico senza paura di essere smentito su questo. La città Pentagonale ha ritrovato la sua dignità. La ritrova con gli ambiti di riqualificazione urbana, che avremo poi occasione di discutere con il passaggio nella prossima delibera, di parlarne e che impone un rigore per i prospetti, perché i prospetti non sono dei proprietari, i prospetti sono della città. Lo sono gli infissi,…sono della Società, non sono del proprietario. Quello che vediamo è di tutti. Allora ha ragione,… allora ha ragione, siamo stati colti un po’ in contropiede perché, una volta ovvio il tempo passa e diventa galantuomo, avevamo paura di questo Piano che entrasse dentro le case, forse non era lei Consigliere, ma qualche vicino suo, qualche candidato, paura di questo terrore che il Piano imponesse l’apertura delle proprie porte, dei luoghi, potesse decidere anche dentro gli spazi. Purtroppo non è così. O per fortuna! perché io continuo a dire che uno, la proprietà privata solcata la porta può fare quello che vuole, quello che vuole, magari se ci sono chiostri no, quelli si vedono dall’alto, però in questo caso vedere sventrata un, un prospetto, e non riposizionato l’infisso, stride con il Piano. E quindi mi faccio carico di quella sottolineatura sua, mi registro una rivalutazione del Piano del Centro Storico che in modo subliminale può cedere totalmente all’evidenza facciamo così per gradi, però penso che sia un tema che va sviluppato perché non possiamo creare non luoghi perché noi abbiamo lavorato per anni per creare vitalità, per creare armonia per sicuramente non un’attività con il gettone e con la bevanda presa, lasciata, senza alcun tipo di relazione. Quindi mi faccio carico personalmente di questa sua indicazione, sa che lì ci sono funzionari attenti, precisi, disponibili, integerrimi che possono trovare la soluzione che serve una volta per aiutare l’attività, un’altra volta per rimetterla in riga rispetto alle previsioni del Piano. Grazie“.
Al che Cicconi Massi gli replica con un “volemose bene” d’impronta oggi di moda in seno al Governo Nazionale: “Prendo atto della risposta del Sindaco e quindi positivamente valuto l’impegno che si è preso per la risoluzione di questa, come dire, bruttura che in effetti si è venuta a produrre in una parte importante bella del nostro Centro Storico. Le valutazioni sul Piano Cervellati meriterebbero un approfondimento più lungo, comunque non è questo il luogo ed il momento per farle e il giudizio lo riconfermo e lo risottoscrivo il giudizio espresso più e più volte nei confronti del Piano e di quella regolamentazione, perché tutto può essere fatto nelle forme e nei modi con quello che i latini dicevano cum salis con quell’adeguata, adeguato buon senso, adeguata moderazione, credo che con gli atteggiamenti dei Pasdaran non si risolve nulla. Quindi io credo che l’evoluzione dopo una fase di dura applicazione dovrà essere avviata una fase di, come dire, ragionevole, ragionevole adeguamento alle esigenze che molti operatori bravi che hanno ottemperato alle norme del Piano Cervellati, che lo hanno rispettato, che hanno investito una marea di quattrini per le loro attività, per adeguare le loro attività al Piano Cervellati, però ecco, è anche giusto ascoltare, valutare quello che loro hanno da dire e di cose sul Piano Cervellati che ne hanno tante da dire quindi sarebbe giusto ed opportuno aprire un confronto insomma credo che questo sarà però un altro capitolo un altro argomento da affrontare in seguito“.
Il quarto che scalpita per prendere la parola è REBECCHINI, che intende rivolgersi, guarda caso, a Ceresoni: “La mia interpellanza è rivolta all’Ass. all’Urbanistica Ceresoni. L’interpellanza riguarda Assessore, il progetto Area Ex-Arena Italia. E’ un progetto che va a ricadere nell’area della Porta Lambertina che è uno dei massimi monumenti della città. Ne abbiamo parlato assessore lunedì scorso in Commissione dove era intervenuto anche lei ed il Sindaco ed oggi ne voglio parlare anche in Consiglio. Ne voglio parlare anche qui in Consiglio per sensibilizzare quanto più possibile i cittadini e quindi ad invitarli a produrre le osservazioni al piano votato dalla Giunta, osservazioni che riguardano che ricordo vanno prodotte entro il 11 Marzo prossimo. La Giunta in data 3 Dicembre 2013 con atto deliberativo N° 217 avete votato l’adozione della variante al Pr particolarieggiato del Centro Storico per l’attuazione degli interventi appunto nell’Area dell’Ex-Arena Italia. Il Progetto prevede una costruzione al posto dell’Area Ex-Arena Italia, prevede una costruzione alta ben 13 mt. e 22 cm. Quando il Piano Cervellati già nella relazione prevede se mai ci fossero aumenti di cubatura di modeste dimensioni, ma poi assessore le ricordo che nelle norme particolari il Piano Cervellati parla come particolari, parla dice è possibile realizzare un numero massimo di due piani fuori terra più un piano interrato o semi interrato. Qui invece ci troviamo di fronte si ad un fabbricato di tre piani, quindi sarebbe mezzo piano in più, solo che assessore il piano terra è alto circa 5 mt. e l’ultimo piano è alto sicuramente più di 5 mt. tant’è che l’altezza definitiva alla linea di gronda è di ben 13 mt. e 22cm. Io chiedo come mai assessore questa altezza di questo fabbricato che diventa così imponente e va a turbare la gradevolezza della Porta Lambertina che ricordo è alta, proprio nella parte più alta nella sommità della punta superiore del medaglione del fregio è 14 mt. e 22 cm. marca all’architrave al piano d’imposta è bene al di sotto dei 13 mt. e 22 cm. Allora io chiedo come mai dei due piani e mezzo previsti da Cervellati e quindi di 9 mt.circa,… 7 mt. e mezzo circa si passa ai 13 mt e 22 cm.? Grazie“.
Puntualmente come sempre, a replicare a Rebecchini è CERESONI: “Ma dunque, intanto anche io approfitto dopo un intenso dibattito delle scorse settimane per rifocalizzare la questione dicendo che il Progetto è depositato è un progetto fino al 10 Marzo in osservazione, c’è un impegno e devo dire che questa Ammninistrazione comunale gli impegni li mantiene, di lavorare sulle osservazioni che associazioni, singoli, comitati, partiti politici, faranno volte a miglioramento di quel brano di città. Noi, consigliere Rebecchini, partiamo intanto da un presupposto che è il seguente: noi pensiamo che l’Arena Italia oggi sia un vulnus, un punto di estrema debolezza per questa città. E come abbiamo fatto in una storia lunga ormai alcuni anni ci stiamo confrontando con la comunità del quartiere Porto, con il Consiglio Comunale, con i cittadini per raggiungere un ulteriore migliore tassello all’interno di quel quartiere. Quel quartiere che nel 2002 era invaso dalle auto, che aveva via Carducci come uno dei punti peggio qualificati della città, che aveva il giardino davanti alla chiesa che era luogo ricettacolo di rifiuti, questo per dire che cosa? che conosciamo bene il percorso di confronto vero che da anni percorriamo con quel quartiere anche sui progetti sui modelli di inclusione con etnie diverse che in quel luogo hanno trovato nel tempo anche residenza e punti d’incontro. E quindi non stiamo facendo altro che proseguire questo confronto che come ha già avuto modo di dire il Sindaco che porterà prima dell’estate anche alla conclusione di quell’opera pubblica strategica per la città come l’apertura del sottopasso ferroviario di via Mamiani e quindi il collegamento con la messa in sicurezza dell’Area Sacelit-Italcementi tra centro antico e lungomare di ponente. Ogni volta che abbiamo introdotto un elemento in quel quartiere c’è stato molto fermento, c’è stato soprattutto paura. Ecco noi non pensiamo di dover amministrare con la paura, ma dobbiamo e tentiamo di amministrare con la conoscenza. La conoscenza che arriva dallo studio, dall’approfondimento, dal dibattito, dall’ascolto reciproco. Quindi se ci saranno osservazioni capaci di migliorare la qualità del progetto, noi siamo disponibili ad accoglierle. Un progetto che è stato lungo. Dal 2006 si sta studiando quell’area quindi oggi siamo nel 2014 sono otto anni di lavoro che ad un certo punto dobbiamo concludere con una decisione: chi amministra riflette, pensa, progetta, dopo otto anni si ha necessità di chiudere i percorsi decisionali perché ci si amministra a governare una città e non solo, lo dico per me ovviamente, passeggiare per il centro antico pensando quanto sarebbe bella una cosa pittosto che un’altra, ma non concretizzando nulla. Ed allora con la stessa metodologia con cui abbiamo assunto l’impegno che entro il mese di gennaio si sarebbe bonificata l’Area completamente dal materiale contenente amianto e lo abbiamo fatto le assicuro con un lavoro quotidiano, responsabile, di rispetto della proprietà privata, ma di tutela assoluta della salute pubblica. Dopo il 10 Marzo ci confronteremo con le osservazioni rispetto un progetto che pensiamo possa essere più sobrio, un progetto che possa essere anche riformulato a livello architettonico definendo come dire, passaggi diciamo meno ridondanti. Ovviamente quel progetto ha un significato quello di disegnare una quinta urbana coerente con il Centro Antico collegato al monumento principale della via e la Porta Lambertina e cercando anche di mettere in assoluto risalto e questo è il tema, la città pubblica di quella zona. Quando si amministra e si rappresenta un ente la prima domanda che ci si deve fare è qual’è l’interesse dell’Ente pubblico che io sto amministrando. In quel brano di città l’interesse dell’Ente pubblico che stiamo amministrando è intanto riqualificare una zona che così com’è non va. Pensare di lasciare tutto così non fa parte del ben amministrare una città. L’altra questione è di pensare che la città pubblica in quel luogo debba vedere restaurate le mura urbane debba vedere liberato l’ingombro che oggi è sopra una parte importante delle mura urbiche che sono appunto sotto terra e quindi debbono essere scoperte e attestando l’edificio più verso est in una sorta di quinta urbana il cui studio è stato effettuato su comittenza privata da un architetto definito dalla proprietà perché così vanno le questioni quindi come dire parlare di qualità architettonica fa bene il Consiglio a parlarne, ma occorre sapere che ad oggi lo strumento di governo della qualità architettonica potrebbe essere quello del concorso per i progetti cosa che ancora non è molto sviluppato nel nostro Paese. Occorre confrontarsi con i progetti che le proprietà redigono. Noi abbiamo bocciato quattro progetti. Dico questo perché? perché possiamo ancora ripensare rivalutare rivedere, ma dentro una cornice che deve portare quel brano di città prima dell’estate ad essere ripulito messo in sicurezza e nelle more dell’ avvio di un cantiere poter essere utilizzato come area parcheggio e non più quindi come luogo di degrado, di pericolo, e di desolazione, ma come un brano di città formalmente compiuta“.
A cui fa seguito l’immediata replica di Rebecchini: “Ma assessore io rimango insoddisfatto della risposta perché non ha risposto alla mia precisa domanda. Io mi auguro che possiate veramente rivedere questa altezza impattante a seguito di osservazioni che verranno sicuramente da più parti. Voi dite che vi state confrontando con gli abitanti del quartiere Porto ed è giusto, però non basta perché quella porzione di Centro Storico, appartiene a tutti. E tutti i cittadini ed io dico di Senigallia e non solo, perché il rispetto dei muri, il rispetto dei volumi deve venire prima di ogni cosa. E l’architetto Cervellati se nella sua prescrizione descrittiva del suo Piano Particolareggiato alla pagina 46 parla che “la progettazione deve riferirsi ai caratteri tradizionali dell’edilizia storica della città murata” quindi giustamente sono stati bocciati progetti che non andavano in questa direzione però poi dice ” E’ possibile realizzare un muro massimo di due piani fuori terra più un piano interrato”. Quando parliamo di piani non è che si può intendere che faccio un solo piano ma alto 25 mt., ma se i piani sono alti 3 mt. Voi siete andati si 3 piani ma ma ad una altezza di 13 mt e 22 cm. che Cervellati non prevedeva. Grazie“.
Il quinto prenotato a parlare è SARDELLA che pone il suo intervento al Sindaco: “L’interpellanza che rivolgo al Sindaco sull’argomento che avevo già sollecitato qualche mese fa e che riguarda i lavori per il completamento della terza corsia autostradale e della adiacente complanare. In primo luogo sulla complanare chiedo al Sindaco delucidazioni di quanto sta accadendo sulle varie rotatorie tra le uscite sul lato Nord perché più di una volta erano dati per definiti e i vari svincoli ed invece mi sembra che tutto sta procedendo molto a rilento e quindi vorrei capire quali problemi ci sono e quando si prevede il definitivo completamento dell’opera lato Nord con tutti i vari svincoli tra i quali molto importante anche quello che collega il lato Nord della Complanare con il Casello Autostradale che comunque chiuso sarebbe uno svincolo molto importante per allegerire per esempio il traffico che arrivando dalla Strada Arceviese comunque deve affrontare la rotatoria di Borgo Molino quando per dirigersi ad esempio verso l’Ospedale o verso il Cesano potrebbe entrare dal casello autostradale direttamente in complanare e quindi dirigersi verso Nord. E collegate a ciò delucidazioni in merito alla ripartenza dei lavori sulla terza corsia autostradale, perché anche lì si è detto più volte si è trovato l’accordo i lavori partono ripartono e mi sembra sia tutto fermo e questo è per quanto riguarda il territorio comunque un problema non indifferente sia perché non riusciamo a vedere il completamento dell’opera complanare e quindi che troverebbe il suo compiuto senso sia completa fino al Ciarnin, sia perché questo blocco di lavori continua soprattutto a Marzocca a bloccare diverse strade di accesso in collegamento tra il mare e la collina con la strada della Marina innanzi tutto. Quindi Sindaco delucidazioni su quello che le chiedo in maniera più possibile chiara. Grazie“.
Come richiesto a dare le risposte richieste è il SINDACO: “La delucidazione chiara sta nelle competenze puntuali del Sindaco e dell’Amministrazione rispetto ad un cantiere che è.. che… che è determinato e strategico. Guardi che ogni giorno rispetto le sollecitazioni alle interrogazioni le tensioni che si pongono rispetto ad un progetto inevitabilmente riportano indietro nel tempo quel tempo che è sempre come quello del Centro Storico è galantuomo per chi è in grado di guardare non al contingente a chi non si fa tirare per la giacchetta chi pensa che governare una città sia un obbligo ed una imposizione e guardare oltre lontano in prospettiva. Allora consigliere Sardella mi da la possibilità che qualche giorno della settimana scorsa ho avuto un incontro con i cittadini di Borgo Coltellone, un intero quartiere riunito nella stanza condominiale e c’erano anche quei volti che verniciavano le lenzuola, che inveivano contro il Sindaco, contro l’ assessore che impedivano qualche volta di presentarsi mai al sottoscritto perché sapete è stato sempre nell’agone più profondo, beh c’erano tutti e mi sono emozionato, mi sono emozionato, perché di fronte agli stessi, quelli, quelli lì che ci riconoscevano e mi riconoscevano la determinazione e la forza per portare avanti un progetto. Si forse abbiamo contribuito anche noi, magari avremmo preferito un contributo diverso, ma abbiamo contribuito anche noi a migliorare il progetto. E siccome Ceresoni prima diceva sono sempre abituato ad ascoltare prendere il meglio, allora ritrovarmi lì con i cittadini che chiedevano le cose che sta dicendo lei giustamente, vogliono sapere quando, allora una sorta di afflato con un pezzo di territorio di città, fatto non, come diceva Rebecchini prima, da chi è fuori dal quartiere, fatto dagli stessi che non vedevano che l’Arena Italia era lì, giusto farla in quel modo, non la vedevano come non la vedono adesso. Ma io ho l’obbligo di guardare più lontano dove più lontano ci sono quelle sottolineature che lei mette in campo. Intanto sembra paradossale, ma il tratto della Complanare ancora è nei tempi di contratto che erano stati stipulati. Tutto, quindi il continuo richiamo a ritardo continuo, no erano troppo in anticipo che è un altro temaaaa! E’ un altro tema. Quindi il…ogni vol… vedo sulla stampa, su FB ognuno ci mette una pu…il ritardo…ennesimo…intanto il tratto quello che doveva essere il braccio Nord intanto è aperto e funzionante, quindi chi esce dall’autostrada lo può prendere e va verso Cesano che a Cesano può andare verso l’autostrada, quello è il dato! Poi stanno finendo i lavori che sono stati concordati con noi nelle modalità che interferiscono con l’Ospedale con il parcheggio con l’apertura e la chiusura della stessa tratta e proprio oggi hanno concluso i lavori della rotatoria quella del parcheggio dell’Ospedale senza sottrarre un posto auto, che penso che anche questa sia stata una cosa intelligente come l’abbiamo gestita. Lunedì partiranno i lavori dell’altra rotatoria per chi la ricorda, su Via Po. perché c’è un altro intervento su Via Po che ricollega prima del ponte e riconnette. Dopodichè ci sono i collaudi e saremmo pronti per prenderla in carico ed aprire definitivamente con tutti quei vantaggi che ha descritto. Compreso quello della bretellina che collega l’ex-casello con la nuova rotatoria. Che se fosse stata nell’afflato di questi giorni forse avrebbe avuto anche la sorella, cioè quella che dalla rotatoria dell’ex-casello arrivava fino a quella di Via Capanna, che sarebbe stato utile. Ma qualche volta la solitudine non riesce a esordire quegli effetti che avremmo voluto e ci siamo un po’ persi nelle giacche tirate di quello o di quell’altro comitato di quella o di quell’altra persona. Oggi però siamo ormai in direttura di arrivo nei tempi. Purtroppo non darle invece ragguagli rispetto al tratto della terza corsia, perché in quella proprio non abbiamo competenze e come dire noi prendiamo la risultanza. Io le trasferisco quelli che sono gli atti ufficiali che m’arrivano e che erano nelle condizioni di far ripartire il cantiere ad ottobre. Questo non è avvenuto! Non so quali altri tipi di problemi ci siano, penso complicati, però sarà mio compito come lo è stato nel sollecitare ANAS, anche grazie alla sua interrogazione di ridisegnare la rotatoria Sud, perché anche quella non un atto di competenza nostra, proprio lì Strada Statale Adriatica ed è arrivato il sollecito qualche giorno fa che impone ANAS impone Società Autostrade di rivedere le modalità di gestione di quella rotatoria. Ultima, ma non per ultima un’altra grande soddisfazione ecco l’abbiamo presa quando ho visto lo sostituire le barriere antirumore a Sud che erano state realizzate in dubbie qualità cromatiche ed invece da Rimini, quindi Emilia Romagna, hanno copiato da noi. Vedo tra il pubblico l’architetto che ha imposto quel tipo di soluzione, Rimini si è adeguata e si stanno adeguando anche a Sud delle Marche sostituendo ed omogenizzando quel tipo di soluzione che penso sia la meno impattante, la più duratura e la più gestibile. E quindi oggi con la sua interrogazione mi riprendo qualche soddisfazione. Consigliere Sardella sui ritardi della terza corsia scrivo domani stesso a Società Autostrade per capire quella che è la loro posizione ufficiale. Grazie“.
Il presidente invita Sardella alla eventuale replica che è la seguente:” Si Sindaco, prendo atto della sua risposta che aggiunge anche un impegno per quanto riguarda la rotatoria del Ciarnin che era stata oggetto di una mia, anche in questo caso, precedente interpellanza proprio sulla idoneità di quella rotatoria e prendo atto del fatto che anche lei domani prendera l’iniziativa di contattare Società Autostrade. Mi sento di sollecitare, ma non dubito che sia così, la necessità di tempi certi, non possiamo avere “la fortuna” di ritrovarci l’unico tratto di corsia autostradale non concluso proprio all’interno del nostro territorio comunale. Quindi, ripeto, prendo atto e mi auguro, insomma, che l’Amministrazione sia estremamente incisiva.Grazie“.
Il Consiglio s’interrompe qui per una pausa in occasione del collegamento con la trasmissione radiofonica Caterpillar in occasione di “M’illumino di meno”.
Alla ripresa del Consiglio, l’ultimo prenotato a parlare è GIROLAMETTI anche lui con una interpellanza rivolta al Sindaco: “Sindaco avrà pazienza se da un po’ di tempo mi sono autoassegnato un ruolo di promemoria della riorganizzazione del Sistema Sanitario nel nostro territorio. Allora qualche giorno fa ho sentito il Sindaco esprimere soddisfazione per l’imminente concorso per la nomina del primario di cardiologia e per il concorso di due dirigenti medici in gastroenterologia. Allora, anch’io sono assolutamente soddisfatto, credo non solo io che tutta “Città Futura”, ma tutti i cittadini di Senigallia lo siano. Però tengo a precisare che non era mai stata messa in discussione la nomina di queste importanti figure, addirittura erano scritte nella proposta, addirittura Ceccarelli era venuto qui a dircelo a Giugno, in Consiglio Comunale, anzi io posso dire finalmente arrivano, perché era, forse arrivano con notevole ritardo rispetto a quello che doveva essere. Comunque ne prendiamo atto che sia così, siamo decisamente soddisfatti. Così come lo saremo e mi auguro in tempi brevi, so che il Sindaco si sta attivando, per far ritornare il primario di Neurologia sui suoi passi e quindi avere l’Unità Complessa con tanto di primario a Senigallia per quanto riguarda la neurologia anche perché ribadisco una volta di più, perché avere un primario non significa avere una persona in più con funzioni primariali, significa avere una struttura complessa che si porta dietro tutta una dotazione organica e quindi di risorse umane e tecnologiche che una Unità Operativa Semplice non ha e non avrà mai. Quindi avere il Primario significa non tanto avere una persona in più a cui pagare lo stipendio, ma significa avere una struttura assolutamente di ordine diverso rispetto ad un’altra. Il punto che ci sta a cuore è che venga realizzato quello che io ho inteso come un programma e che sottoscrivo pienamente così come è uscito sulla stampa verso la metà di Gennaio che il Sindaco e l’assessore Volpini hanno, come dire, inteso proporre al nuovo Direttore Generale e soprattutto al Direttore dell’Area Vasta 2 e cioè quella serie di richieste nelle quali mi ritrovo pienamente e che hanno nella loro parte più importante proprio la richiesta di quei 20 posti letto che ci sono stati tolti nella degenza post acuzie che è un vulnus per l’assistenza sanitaria della nostra città, del nostro territorio perché ribadisco se c’è bisogno di incrementare l’assistenza è proprio in quel settore e che va incrementata oggi e in futuro. Togliere 20 posti letto, lasciarne solamente 8, come oggi è veramente creare un grosso disagio ai cittadini senigagliesi. E l’altra cosa, e chiudo, è quella che, l’avrò ripetuto fino alla noia, del mantenimento dell’Unità Complessa di Radiologia, perché come più volte ribadito l’UCR è a prescindere da primario attuale o futuro quello che sarà, quello che ci interessa è di avere una dotazione di risorse umane e di tecnologia che solo una UC può avere e che è fondamentale per le ricadute su tutte le UC dell’ Ospedale. Tutte le UC dell’Ospedale faranno per definizione riferimento alla Diagnostica e quindi alla Radiologia. Mi fermo qui“.
Il SINDACO, invitato, non si fa desiderare: “Sono particolarmente felice il fatto che lei abbia avocato a sé un timing così preciso e che mette nelle condizioni non tanto il Sindaco e l’Assessore di… di…di… di aggiornare di stare sempre sulle questioni in modo puntuale. Questo non lo nascondo è un grande ausilio e una modalità in confronto precisamente corretta. Poi, come dire, mi fa piacere che registriamo dei passaggi che dal Sindaco erano stati richiesti e che non erano così scontati, così scontati che se poi dovessi rifare ora la cronistoria delle interrogazioni che sono pervenute le posizioni quelle ho visto questi giorni sulla stampa bisogna avere, come dire, il quadro, sempre il quadro d’insieme su scala di Area Vasta e su scala regionale. Ed allora i temi che lei pone che saranno oggetto anche di un ulteriore confronto in Commissione proprio qualche minuto fa il presidente mi ha risollecitato la presenza in Commissione Consigliare, il presidente Sardella, ed al quale si deve aggiungere una disponibilità del Direttore di Area Vasta 2 il Dott. Stroppa che salutiamo, e che salutiamo anche in modo positivo. Ecco qui, perché quando c’è un interlocutore diretto, non c’è più un Direttore Generale che aveva avocato a sè, c’è un interlocutore al quale abbiamo presentato l’elenco delle questioni immediate che andavano affrontate ed altre che fanno invece parte di quel percorso che attiene al Direttore Generale e che però sono nelle nostre corde, nelle nostre sottolineature. Allora intanto l’aggiornamento è di oggi purtroppo ho preso impegno di indire entro la prossima settimana, quindi il percorso per una individuazione del primario di cardiologia, che avrà tutte le caratteristiche che ha la cardiologia UTIC compreso. Quindi non serve, non serve dove le cose vanno a posto rimettere il paletto che può distrarre che può fare confusione. Allora dovevamo avere l’Unità Operativa Complessa di Cardiologia indispensabile, che come ha detto il Consigliere Girolametti, nessuno ha mai messo in discussione, il Primario deve essere fatto il Primario dentro quel processo. Io spero nel Primario più bravo, più capace, più competente, perché meritiamo questo per valorizzare anche le competenze che ci sono dentro. Quindi un percorso che mi fa piacere che venga risottolineato come i due dirigenti medici di gastroenterologia che sono al di là delle polemiche elettorali che ci sono con gli altri comuni. L’UOC è della Gastroenterologia di Senigallia deve essere non solo realizzata, ma deve anche essere scritta bene. Io faccio il contrario, realizzata nella, nella impostazione delle reti ma anche scritta bene mettendola nelle condizioni il personale di senigallia deve avere quella valenza dipartimentale indispensabile. Noi consiliere penso che stiamo mettendo in fila le cose, stiamo rimettendole in fila rispetto ad un progetto generale che ha visto la Regione inevitabilmente ridisegnare l’Offerta Sanitaria in questo territorio però il ruolo di Senigallia, come abbiamo sempre detto, deve stare dentro una rete e oggi, oggi, alcuni tasselli li stiamo mettendo a posto. Ovvio che quella della neurologia è un tema, quella della Radiologia è un altro tema, soprattutto sulla dotazione degli strumenti, soprattutto, e dove ovvio che c’è anche, e qui un impegno del Direttore di provvedere al più presto per la risonanza magnetica. E spero che ci sia una piena condivisione di tutti su questo percorso, non può essere messo in discussione la senologia di Senigallia, così metto un pezzo di più io, perché magari potrebbero in questi giorni avere delle valutazioni diverse e ci sono altri servizi che devono tener conto del ruolo estivo di questa città. Penso uno su tutti la dialisi, che ha bisogno del potenziamento della strumentazione e non può essere rinviata come non può essere rinviata e non programmata per tempo la dotazione del Pronto Soccorso. Quindi continuiamo a lavorare così. Io sa che l’Ass. Volpini ce ne stiamo occupando quasi a tempo pieno, però se ci sono ritorni come questo Consiglio ha dimostrato senza strumentalizzazioni con riferimenti che ci possano aiutare penso facciamo una cosa utile per la città, facciamo una cosa utile soprattutto per i pazienti, per i pazienti che sono sempre, sono sempre nella attenzione principe del Sindaco. E vorrei che tutti votano e giurano su, giurano fedeltà a Ippocrate ed allora vorrei che ci fosse questo afflato con i cittadioni che sono sempre al centro dell’azione dell’Amministrazione al centro dell’azione dei medici, al centro dell’azione di tutto il personale e che deve essere per forza anche al centro della Regione che è quella che fa quelle scelte pensando a loro e niente altro“.
Dulcis in fundo la replica di Girolametti: “Grazie Sindaco, vede non è che io lo ribadisco per lei che lo sa benissimo, ma lo ribadisco per i tanti cittadini di Senigallia che magari ci ascoltano. La mia, come dire, ossessione quasi per l’UC ribadire alcune UC fondamentali è perché avere delle tecnologie è importante è fondamentale avere operatori che poi gestiscono e fanno funzionare queste tecnologie ed è chiaro a tutti che in una UC ha una dotazione organica di un certo tipo ed una US ne ha tutt’altra. Quindi non è solo questione di tecnologie di cui si può disporre o non disporre, a parte che ho i miei dubbi che in un concetto generale di distribuzione delle risorse, le risorse vengono distribuite in una US, sarebbe un controsenso, no, abbiamo detto per quanto ci riguarda in gastroenterologia, abbiamo detto no, le risorse servono a noi perché siamo UC di Gastroenterologia e non ad altri che sono US. Bene lo stesso discorso ci verrà fatto se non riusciremo ad avere UC di Radiologia, nel momento in cui noi chiederemo organici e tecnologie ci diranno ah, Alt! Prima all’UC tu sei una US. Quindi eccolo il motivo perché avere una risonanza magnetica in più è fondamentale, ma è fondamentale avere il personale che poi la faccia funzionare su un periodo lungo della giornata. Ma questa era una precisazione per quei pochi volenterosi o tanti che ci possano ascolate. Chiaro? Così come noi siamo contenti che sia stata assegnata L’UC di Otorinolaringoiatria, però è vero che questa cosa noi non l’avevamo chiesta. Onestamente non l’aveva chiesta neanche gli altri, allora perché, perché in dieci anni noi riuscivamo anche a fare in modo che i nostri cittadini fossero seguiti a Fano o a Torrette per i problemi di Otorino. Avere una cosa in più ci fa piacere, ci mancherebbe, però il Sindaco sa bene che non si da nulla gratuitamente. Se abbiamo avuto questa UOC ovviamente questo nella distribuzione delle varie risorse in Area Vasta conterà per Senigallia e questo è chiaro. Ed allora queste e lo cito solo come esempio, perché a me fa piacere di avere una UOC di Otorino, ci mancherebbe, ma lo cito come esempio che di queste sottigliezze nel riordino della Sanità di questa Area Vasta ne sono state fatte e non molto a vantaggio di Senigallia, anzi assolutamente no, anche se il Sindaco di Jesi un giorno si ed un altro pure sui giornali sbraita nonostante che poi l’Ospedale di Jesi sia l’Ospedale capofila della Area Vasta 2. Io non chiedo al Sindaco di fare altrettanto sarebbe poco serio e non mi permetterei di chiederlo, però io chiedo al Sindaco non il massimo impegno perché son convinto che ci sia il massimo impegno sulla Sanità, di coinvolgere, questo lo faccio a titolo personale, il più possibile, non me, ma l’Ass. alla Sanità che della Sanità sia per quanto riguarda il territorio sia per quanto riguarda l’Ospedale lo metta sotto sferza, lo coinvolga, faccia si che si impegni. Lui conosce negli intimi i meccanismi della Sanità Senigaliese. Grazie“.
PS: Non so quanti addetti ai lavori arriveranno a leggere questo punto, ma se qualcuno degli intervenuti dovesse rileggere quanto dagli stessi espresso, li inviterei ad un esame di coscienza e ritenere quante parole hanno speso solo per dare inutilmente fiato alla bocca. Inviterei non certo a coloro che sono destinati a rispondere, ma a coloro che interrogano a scriversi in anticipo 4 righe evitando di “distrarre” spazio ai loro stessi colleghi di interpellanze ed interrogazioni. Intanto, in “odore di oratoria”, siete in numero limitato. Credetemi, ma nel contempo, vi prego di scusarmi per la franchezza.
......come ha già avuto modo di dire il Sindaco che porterà prima dell’estate anche alla conclusione di quell’opera pubblica strategica per la città come l’apertura del sottopasso ferroviario di via Mamiani e quindi il collegamento con la messa in sicurezza dell’Area Sacelit-Italcementi tra centro antico e lungomare di ponente........... FINALMENTE termina il silenzio assordante di TROPPI sul milione "escusso" per Italcementi e per sottopasso Mamiani!
Resta il mistero su: come quando e perché via Mamiani dal sottopasso al mare sia diventata via borgo Torri?
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