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Ancora lavoro nero in laboratori cinesi: denuncia e multa per 28.000 euro

Controlli speciali in due aziende nell’hinterland senigalliese

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Il laboratorio controllato

Nuovo blitz  messo in atto dalle forze dell’ordine al fine di contrastare l’immigrazione clandestina e lo sfruttamento di lavoratori irregolari sul territorio italiano. A finire sotto la lente di ingrandimento della Polizia due laboratori di altrettanti imprenditori cinesi, uno calzaturiero ed uno di abbigliamento, situati nell’hinterland senigalliese.

All’operazione hanno preso parte anche il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ancona e il personale della, la Polizia Municipale e gli uomini dell’Asur di Senigallia.

Nelle due aziende sono stati trovati intenti a svolgere il loro lavoro in piena notte  complessivamente 18 persone, 8 nel fabbricato adibito al confezionamento di abiti, 10 in quello calzaturiero, tutti con regolare permesso di soggiorno. Le maggiori violazioni sono state riscontrate dai funzionari del Servizio Ispezione del lavoro, che hanno Un lavoratore cineserilevato che nella ditta adibita al confezionamento vi era un lavoratore in nero, mentre nell’altra, erano addirittura  5 i lavoratori privi di contratto.

In quest’ultimo caso, visto il superamento della soglia massima prevista per legge del 20% di personale impiegato non in regola con le norme del lavoro, i funzionari ispettivi hanno applicato il provvedimento della sospensione dell’attività produttiva;  a seguito del quale, al fine della revoca, la ditta ha provveduto  a regolarizzare con contratto di lavoro subordinato i 5 lavoratori  e al pagamento dell’importo della somma aggiuntiva di euro 1.950.

Per l’impiego del personale in nero la vigente normativa prevede, inoltre, l’applicazione delle maxisanzioni nonché le altre sanzioni pecuniarie per un importo pari a circa 26.000 euro.

Diverse anche le irregolarità riscontrate dagli uomini dell’Asur.I locali in questione, adibiti anche ad alloggi e  ricavati con divisori provvisori, erano fatiscenti, alcuni privi di illuminazione, in condizioni igieniche pessime, con servizi igienici e cucina in comune in uno stato di insalubrità.

Il personale dell’ASUR di Senigallia ha provveduto a redigere verbale circa le problematiche relative alla salute accertate con riferimento alla presenza di sostanze nocive ed infiammabili, carenza di illuminazione ed in genere assenza di alcuni sistemi di sicurezza, impartendo le relative prescrizioni, valutando eventuali violazioni a carattere penale.

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