Un Oriente tutt’altro che minaccioso nelle opere della senigalliese Cingolani
Grande successo a Pesaro per la mostra della ceramista
Gettare un ponte – artistico, culturale ma forse ancor più intimo e strettamente personale – tra Oriente e Occidente, e farlo attraverso quella che è la propria passione, oltre che il proprio campo di lavoro, la ceramica.
E’ questa l’operazione compiuta dalla senigalliese Cinzia Cingolani, ceramista che in questi giorni sta riscuotendo un notevole successo a Pesaro con una propria mostra personale – aperta da venerdì 22 novembre fino al 14 febbraio 2014 presso la storica Casetta Vaccaj – dal titolo “Elementi in superficie”.
E sono tanti, gli elementi che l’artista mette in mostra: 12 pezzi fra tasselli in ceramica, mosaici, supporti in creta rossa, argilla pirofila, terraglia bianca, gres; tanti pure i colori, dal blu, al giallo, fino al turchese.
Perché tutto ciò? “Perché questo itinerario di materiali e tinte riflette le suggestioni e le emozioni del mio percorso professionale e di vita“, replica Cingolani, che evoca ripetutamente l’incontro di civiltà tra Medio Oriente e mondo occidentale.
Una scelta che è quasi un’esigenza perché risponde al cammino compiuto della stessa artista, che dalla periferica Senigallia si è allontanata più volte, pur senza mai perdere le radici e il legame con la propria città, dove ancora adesso vive.
Dopo un’esperienza in Tunisia, Cingolani infatti ha studiato materiale ceramico in collaborazione con l’Università americana del Cairo (Egitto), operando poi nello stesso paese ed in Siria nello studio dei problemi conservativi del materiale fittile archeologico; ha inoltre insegnato presso l’Istituto universitario di Architettura di Venezia, compiendo studi apparsi su riviste specializzate italiane e straniere.
Esperienze che l’hanno segnata in positivo non soltanto dal punto di vista lavorativo ma ancor più da quello umano: “in particolare – sottolinea la ceramista – nonostante le normali difficoltà iniziali di ambientamento in una società per molti aspetti ancora agli antipodi della nostra, il lungo periodo trascorso in Egitto – dove arrivai per la prima volta ormai molti anni fa – è stato straordinario“.
Insomma, tra la civiltà orientale e quella occidentale non deve esservi necessariamente scontro, ma può nascere un dialogo: lo lascia intendere Cinzia Cingolani, ma lo dicono in maniera ancor più chiara le sue opere, i cui colori lucenti fanno sperare in un mondo arabo per noi tutt’altro che minaccioso.
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