Successo per la Festa della Fotografia alla Rocca Roveresca
Elio Marchegiani ha guidato il pubblico tra le opere di Maria Mulas e Antonio D'agostino
Senigallia è la capitale della fotografia e l’afflusso del pubblico a Senigallia per gli eventi fotografici è sempre notevolissimo perché nel settore sono programmate con continuità iniziative espositive e didattiche importanti. E’ quanto hanno dimostrato sabato scorso le sale letteralmente gremite della Rocca Roveresca per l’inaugurazione delle mostre di Maria Mulas e Antonio D’Agostino.
A guidare il pubblico nella visita al percorso espositivo è stato Elio Marchegiani, uno dei maggiori artisti italiani d’avanguardia, già direttore dell’Accademia di Belle arti di Urbino. Marchegiani è stato affettuosamente attorniato da fotografi, artisti e salutato con emozione da suoi ex allievi, come l’ assessore alla cultura di Senigallia, Stefano Schiavoni e la poetessa visiva Chiara Diamantini. L’importante percorso espositivo, alla Rocca Roveresca, che si apre con tre storici pannelli fotografici di Maria Mulas, considerata dalla critica la regina della fotografia italiana. Un percorso, che consente una panoramica sulle maggiori personalità dell’arte del Novecento. Gli artisti e le artiste, che sono stati protagonisti della storia dell’arte sono fotograficamente raccontati con amicizia dalla Mulas e interpretati attraverso una raffinata tecnica di ripresa. Nei tre pannelli sono incorporati complessivamente oltre una cinquantina di ritratti.
Nel primo Pannello ( Pac 1979,) sono ritratti: Ignazio Gardella, Lea Vergine, , Emilio Tadini, Guido Ballo, Gae Aulenti, Carlo Tonioli ,Germano Celant, Ettore Sottsass, Carla Accardi, Enrico Baj, Giotto Stoppino, Emilio Battisti, Nanda Vigo, Ugo La Pietra, Rodolfo Aricò. Nel secondo pannello sono ritratti : Carlo Bertelli, Ottiero Ottieri, Vittorio Gregotti – Tommaso Trini, Valentina Berardinone, Umberto Eco, Giorgio Marconi, Mario Rossello, Enzo Mari, Gianfranco Pardi, Bruno Di Bello, Emilio Isgrò, Gianni Colombo, Mario Nigro, Vanni Scheiwiller, Fernanda Pivano, Alba e Francesco Clemente. Nel pannello, intitolato “L’altra metà del cielo” sono ritratte Sonia Delaunay, Marevna, Bice Lazzari, Alma Fidora, Gisele Prassinos, Viera da Silva, Meret Oppenheim, Isabelle Waldberg, Anne Beothy-Steiner, Marcelle Cahn, Gina Pane. L’importanza artistica e storica della testimonianza fotografica della Mulas, illustrata al pubblico nella visita guidata da Elio Marchegiani di fronte agli storici pannelli, è stata sottolineata negli interventi di apertura dell’assessore Schiavoni e del prof. Carlo Emanuele Bugatti, direttore del Musinf, i quali hanno segnalato anche il rilievo della vasta ed appassionante rassegna dei protagonisti di Fluxus, fotografati da Antonio D’Agostino. Un itinerario allestito nelle sale della Rocca contigue alla sala dedicata ai pannelli di Maria Mulas. Si tratta di una selezione, operata dallo stesso D’Agostino dalla raccolta fotografica, con centinaia di immagini, che documentano le fasi di partecipazione dell’artista alle esperienze di Fluxus. Questa suite fotografica è recentemente entrata a far parte dell’archivio del Musinf, attraverso un lungo lavoro di ricerca, nuova catalogazione e ristampa nel classico formato 30×40. Un lavoro guidato, nel laboratorio del Musinf dallo stesso D’Agostino, che è stato chiamato a partecipare alla mostra itinerante, curata da Bonito Oliva, intitolata “il gioco è fatto”, al Museo Wostell ed ai musei di Cordova e Siviglia (2008). D’Agostino nel 2010 ha anche partecipato alla
“Biennale Fluxus” all’Auditorium di Roma, Biennale curata da Bonito Oliva. Il pubblico, che ha seguito Elio Marchegiani, Stefano Schiavoni e Antonio D’Agostino nella visita alla mostra si è lungamente intrattenuto nelle sale espositive, scambiando opinioni con i molti noti fotografi ed artisti presenti, tra cui Lorenzo Cicconi Massi, Bruno Mangiaterra, Gioacchino Castellani, Maurizio Cesarini, Aroldo Governatori, Giorgio Pegoli, Alberto Polonara, Marco Mandolini. Il prof. Gianmario Raggetti, dell’Università di Ancona, che sta seguendo il progetto del Musinf, intitolato “fotografia come documento storico, economico e sociale”, si è complimentato con l’assessore Schiavoni per l’importanza anche didattica della mostra alla Rocca Roveresca si è interessato con il pubblico alle riprese fotografiche degli allievi del corso di fotogiornalismo e la sperimentazione di riprese video screen di Patrizia lo Conte, Alfonso Napolitano, Anna Mencaroni e Alberto Polonara. L’assessore Schiavoni ha comunicato che in occasione della chiusura della mostra è fissato l’atteso incontro Maria Mulas e che, tra gli eventi programmati nei prossimi mesi c’è una vasta mostra di opere di Elio Marchegiani, nell’ambito della rassegna sui protagonisti dell’arte concettuale.
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