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“Sei di Senigallia se…” scrivi il tuo aneddoto sul gruppo Facebook

Esploso in pochi giorni l'ennesimo tormentone social, tra amarcord, dialetto e modi di dire

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Il social network Facebook

Si chiama “Sei di Senigallia se…” e vuole essere una sorta di centro di raccolta di frasi, vecchie foto, luoghi, personaggi, aneddoti tutti senigalliesi: un vero e proprio viaggio nel tempo costruito dai senigalliesi stessi, che a centinaia stanno lasciando il loro contributo su un gruppo Facebook.

In pochi giorni sono quasi 600 gli utenti del social network più usato del mondo che si sono iscritti al gruppo Facebook “Sei di Senigallia se…”, uno spazio che sembra ispirato al fortunatissimo post scritto qualche anno fa da Mattia Lepri Berluti e Francesco Mallucci, che all’epoca aveva raccolto decine di commenti da persone che volevano esprimere in quali situazioni una persona si identificava come senigalliese.

Ma è anche ispirato a un “esercizio” che in rete viene spesso proposto agli utenti, declinando di volta in volta l’invito ad indicare cosa li lega a un luogo di appartenenza, piuttosto che a una generazione, a una scuola frequentata, a uno sport praticato…

Nel caso di Senigallia sono letteralmente esplosi i commenti all’interno del gruppo con tantissime frasi dialettali che rappresentano modi di dire tutti nostri, ma anche che ci parlano di personaggi, che nella maggior parte dei casi non ci sono più (il Pacchio e Neno, per citarne un paio che ricorrono spesso) e delle loro disavventure, molto spesso ambientate negli anni ’70, ’80 e ’90, ma con alcuni aneddoti si arriva anche ai tempi di Pio IX.

Nel gruppo Facebook “Sei di Senigallia se…” si susseguono foto d’annata, nomi di locali, bar, discoteche che oggi non ci sono più, ricordi legati a imprese o disfatte della Vigor, storie che sembrano uscite da un libro di Stefano Benni, ma che erano la Senigallia più o meno di una trentina di anni fa, un paesotto dove le “avventure da bar” erano decisamente più marcate e frequenti che al giorno d’oggi.

Ecco allora apparire e tornare in attività il Caffè dei Cacciatori, il Dancing Maurizio, la Standa, l’Italian Fast Food, il Clackson, il Bar Roma… insieme a tutti quei posti che invece sono “sopravvissuti” agli anni e alle mode che passano: luoghi in cui quella stessa Senigallia che troviamo nei racconti continua a vivere e dove, sicuramente, i tanti aneddoti, che ora vengono affidati alla “freddabacheca di Facebook, troverebbero non solo la giusta collocazione, ma anche il calore di chi le narra e di chi le ascolta e non smette di riderci sopra.

Commenti
Solo un commento
fedri 2014-02-10 09:11:02
"Sei di Arcevia se.." ha i stessi risultati!
ATTENZIONE!
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