Pubbliche Assistenze, l’ANPAS non firma l’accordo con la Regione Marche
La decisione è stata assunta all'unanimità dalla Conferenza Regionale dei Presidenti
Dopo circa due mesi di presidio dei volontari di fronte alla Regione Marche, e dopo vari incontri con i massimi vertici della sanità regionale per discutere di sei punti fondamentali per garantire il futuro alle associazioni ANPAS e quindi la reale sostenibilità di un sistema di trasporto sanitario da sempre considerato di eccellenza solo grazie ai volontari, non si è risolto nulla, continuando la tendenza di anni di confronto con l’assessore Mezzolani ed i vari managers alternatisi.
E’ offensivo e lesivo della dignità di circa 30.000 marchigiani soci delle Pubbliche Assistenze ANPAS leggere le affermazioni dell’Assessore circa un presunto accordo che, come ben noto a chi ha partecipato ai lavori, recepisce solo uno dei sei punti sul tappeto, escludendo nel contempo l’unica tutela conquistata dai volontari con un accordo del febbraio 2013, firmato ma mai applicato dalla Regione.
Nel gran caos di riunioni in cui si alternano oracoli e sentenziatori di ogni genere l’Assessore ed i suoi manager hanno forse perso di vista l’ordine del giorno, che i volontari ANPAS ricordano invece benissimo dal momento che solo dalla soluzione di tutti quei sei punti dipende il loro futuro. Oppure, più verosimilmente, il nuovo dirigente del Servizio Salute ed ex D.G.
ASUR – a cui fino a martedì (4 febbraio) è stato riproposto in extremis e per intero l’elenco dei punti – ha semplicemente assolto al suo compito di portare a casa un presunto risultato mediatico con il minimo sforzo, salvo lasciare spazio all’Assessore per stigmatizzare la mancata adesione di ANPAS Marche ad una intesa inutile e dannosa.
Tale mancata adesione è stata confermata all’unanimità da tutti i Presidenti delle associazioni ANPAS riunitisi a Sirolo, i quali hanno giudicato del tutto impossibile accettare nebulose e generiche assicurazioni verbali, di fronte all’evidenza che ben 3 accordi sottoscritti fra le parti negli anni 2011-2012-2013 sono stati del tutto disattesi.
Le associazioni di volontariato ANPAS hanno bisogno di certezze ed atti concreti, non di conquistare posizioni o di acquisire la benevolenza fumosa di chi sta nelle stanze dei bottoni, con cui occorre un confronto più serio e realmente capace di individuare le soluzioni per garantire ai cittadini servizi essenziali e non per togliersi furbescamente di torno una vertenza che danneggia l’immagine di una sanità marchigiana di cui continuano a sbandierare la pretesa eccellenza…
Le “Croci ANPAS” continueranno a sventolare sotto il palazzo della Regione, sui mezzi scortati da decine di volontari in divisa da tutta la regione, da domani impegnati anche in altre e più rumorose iniziative utili a far riflettere su altri e più nobili interpretazioni del concetto di “condivisione”.
da ANPAS – Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze
Comitato Regionale Marche
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