“Senigallia 5 Stelle si fa garante della trasparenza, ma non conosce la legge”
Il Sindaco Mangialardi risponde alle critiche del movimento: "abbiamo eseguito gli adempimenti"
Che delusione. Il Movimento 5 Stelle di Senigallia, il quale pensa di essere il supremo garante del livello di trasparenza all’interno della comunità locale e che invece non conosce nemmeno il contenuto della legge fondamentale in materia, il D.Lgs. 33/2013.
Già perché questo decreto impone ai Comuni di predisporre all’interno dei propri siti internet istituzionali un’apposita sezione, chiamata Amministrazione trasparente, con tutte le informazioni riguardanti gli organi e l’attività dell’Ente (dagli stipendi dei dirigenti ai redditi degli amministratori, dalle deliberazioni e determinazioni alle assunzioni ed incarichi, dall’erogazione di contributi alle concessioni edilizie, agli strumenti urbanistici e così via).
Questo adempimento è stato regolarmente eseguito dal Comune di Senigallia e a costo zero. Questo non è che lo diciamo noi ma lo ha certificato l’organismo al quale la legge assegna l’obbligo di controllare, vale a dire l’organismo di valutazione.
Del resto per accorgersene è sufficiente entrare nell’apposita sezione attivata e che compare nella home page nel nostro sito internet istituzionale (Amministrazione trasparente) dove le informazioni ed i dati richiesti dalla legge sono chiaramente visibili.
Da quale fonte credete che la stampa abbia acquisito quei dati su redditi di consiglieri ed amministratori che alimentano l’appassionante dibattito di questi giorni?
Il problema che voi avete posto è di tutt’altra natura e non riguarda affatto l’adeguamento agli obblighi di trasparenza da parte del Comune di Senigallia. Si riferisce al fatto, da noi già segnalato ai gestori del sito governativo da diversi mesi, che lo strumento automatico di verifica attivato come bussola della trasparenza nel sito governativo non “legge” la tecnologia con la quale è stato realizzato il sito comunale.
Risultato: gli indicatori compaiono regolarmente nel nostro sito ed i cittadini possono comodamente leggerli ma non sono rilevati invece nel sito della bussola della trasparenza.
Lo stesso inconveniente riguarda molti altri Comuni italiani tanto che il quadro generale con le relative “faccette” che viene fuori dalla bussola della trasparenza non corrisponde al reale contenuto dei siti.
Un esempio a caso: se navighiamo nel sito del Comune di Abbateggio che nel portale governativo (www.magellano.it) figura al primo posto con tutti i 66 indicatori presenti ci accorgiamo che sono presenti tutti i link, ma molte caselle relative alle informazioni da fornire sono vuote.
E’ come dire che lo strumento di misurazione della trasparenza apprezza maggiormente una bella scatola vuota, piuttosto che il suo contenuto. Insomma una gran confusione della quale, evidentemente, non siamo noi i responsabili.
Per il momento chiediamo al movimento 5 stelle non certo di fare un safari amministrativo ma semplicemente di navigare nella sezione amministrazione trasparente del nostro sito accedendo alle tante informazioni che vi sono contenute.
Sono certo che la faccetta tornerà ad essere verde.
Maurizio Mangialardi
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