Al Perticari di Senigallia si parla della nascita della biomedicina
Giovedì 6 febbraio una conferenza di Fiorenzo Conti su Claude Bernard
Giovedì 6 febbraio (ore 16) presso l’Aula Magna del Liceo Classico di Senigallia, il prof. Fiorenzo Conti, docente di fisiologia all’Università Politecnica delle Marche, presenterà il suo ultimo libro “Claude Bernard e la nascita della biomedicina“, un’opera su un genio assoluto della scienza che, per molti versi, profeticamente ha fondato e definito una serie nutritissima di presupposti scientifici rivoluzionari in campo medico.
Questo “Claude Bernard” visto con gli occhi di Fiorenzo Conti, in poco più di 150 pagine prende vita la figura del padre della fisiologia moderna e della “biomedicina”, come sottolineato nel titolo.
Se in campo medico siamo i ricercatori che siamo, lo dobbiamo soprattutto a questo scienziato francese di cui quest’anno si celebra il bicentenario della nascita, il quale con una naturalezza sconfortante ha rivoluzionato la conoscenza in campo scientifico.
Quando si è di fronte alla storia di un grande uomo si immagina che abbia avuto una vita densa di fatti e d’avventure, ebbene leggendo la prima parte del volume, dedicata appunto a una concisa biografia del ricercatore, si delinea invece la figura di un uomo poco brillante nella vita quotidiana, in rotta con la moglie e con le figlie, senza passioni particolari, con una vita grigia. Ma quando veste i panni del ricercatore l’uomo medio si trasforma e diventa un gigante, capace di vedere ciò che altri non hanno visto, di ipotizzare ciò che altri non hanno neppure lontanamente pensato.
In tempi tanto tribolati per la scienza italiana, in cui monta la protesta popolar-animalista contro gli esperimenti sugli animali, val la pena di rileggere quanto scriveva Bernard, in un secolo, ricordiamolo, in cui c’era ancora la schiavitù e il rispetto per gli animali non era certo quello attuale.
E bene fa l’autore del volume a ricordare anche una citazione di un contemporaneo di Claude Bernard, un tale… Charles Darwin: “Temo che in qualche parte d’Europa si sia riservata poca attenzione alla sofferenza degli animali… e in questo caso sarei lieto di apprendere che in questi paesi si intende legiferare contro questa disumanità.D’altra parte so che la fisiologia non può progredire se non attraverso l’esecuzione di esperimenti su animali viventi e ho la forte convinzione che coloro che ritardano lo sviluppo della fisiologia commettono un crimine contro l’umanità”.
Insomma, in questo libro possono trovarsi spunti quanto mai attuali, ma anche e soprattutto una traccia della nostra evoluzione come ricercatori che tanto debbono a Claude Bernard e che in molti oggi, a detta di Conti, neppure sanno chi fosse.
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