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Arvultùra si muove da Senigallia verso Lampedusa per scrivere la Carta dei diritti

Collettivi, centri sociali e sindacati delle Marche in Sicilia per rivendicare una società più equa

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Carta dei diritti-Arvultùra a Lampedusa

Dal 31 gennaio  al 2 febbraio, una composizione ampia di associazioni, movimenti, collettivi, sindacati, mediattivisti e singoli cittadini, italiani, europei e nordafricani, si ritroveranno a Lampedusa per costruire dal basso una nuova mappa dei diritti di tutti coloro che hanno deciso di mettersi in cammino rivendicando, per sé e per tutti, un futuro migliore, libero dal ricatto della povertà e dello sfruttamento.


Come Spazio Comune Arvultura e Centri Sociali delle Marche, saremo anche noi presenti sull’isola per scrivere quella che abbiamo chiamato la “Carta di Lampedusa”.

Il nostro scopo è di ripensare definitivamente le attuali politiche migratorie e Lampedusa rappresenta il territorio dal quale partire per restituire l’isola ai suoi cittadini e costruire un campo di battaglia per la libertà di movimento e di scelta.

Pensiamo a questo momento come alla tappa di un processo costituente che, oltre le codificazioni della Carta stessa, parli alle lotte che quotidianamente animano i nostri territori, dal diritto alla casa al reddito, dalla dignità del lavoro alla difesa dei beni comuni, consapevoli che dal rifiuto degli status e delle gerarchie imposte dalle politiche dell’immigrazione passa anche il futuro di un governo della crisi economico-finanziaria al di fuori delle ricette di austerità imposte dai mercati e dalla Troika.

L’isola diventata famosa per gli sbarchi di migranti, per le stragi in mare, per i soprusi consumati all’interno del CIE, dal 31 gennaio al 2 febbraio sarà il luogo d’incontro per pensare a un’altra politica possibile dei fenomeni migratori.

Questo quindi non è solo un viaggio verso quella che oggi è considerata la “frontiera per eccellenza”.

Andare, per noi, significa pensare allo spazio euro-mediterraneo come alla nuova dimensione del cambiamento: una nuova geografia delle opportunità, della vitalità e della ricchezza sociale contrapposta ai dispositivi di controllo e respingimento della “Fortezza Europa”.

Il nostro scopo è quello poi di riportare a Senigallia tramite la costruzione di un evento ad hoc, le riflessioni, le idee, le immagini di un’isola straordinaria ed incredibilmente, forte ed accogliente, malgrado il ruolo che l’Europa ha preteso di darle.

Qui e qui le informazioni sulla stesura del testo completo della Carta e sull’incontro di Lampedusa.

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